Nothing Power (1): il power bank fantasma che non ha visto la luce

Nothing Power (1) era un power bank trasparente che avrebbe dovuto accompagnare le cuffie Ear (1), ma è stato cancellato per problemi di design e prestazioni.

Nothing Power (1): il power bank fantasma che non ha visto la luce

Nothing è un’azienda che ha fatto molto parlare di sé negli ultimi mesi, grazie al lancio delle sue cuffie wireless Ear (1), che si distinguono per il loro design trasparente e le loro funzionalità avanzate. Tuttavia, quello che forse non tutti sanno è che Nothing aveva in mente un altro prodotto con lo stesso stile: il power bank Nothing Power (1), che avrebbe dovuto essere il compagno ideale delle Ear (1).

Purtroppo, però, il power bank non ha superato i test interni e il suo sviluppo è stato annullato. A rivelarlo è stato lo stesso Carl Pei, il fondatore e CEO di Nothing, in un video pubblicato sul suo canale YouTube. Nel video, Pei mostra il prototipo del power bank e spiega i motivi del suo fallimento. Il power bank Nothing Power (1) avrebbe dovuto avere una capacità di 10.000 mAh e supportare la ricarica rapida a 65 W tramite cavo USB Type-C.

Inoltre, avrebbe dovuto integrare una bobina per la ricarica wireless Qi, in modo da poter ricaricare le Ear (1) o altri dispositivi compatibili semplicemente appoggiandoli sopra. Il punto di forza del power bank, però, sarebbe stato il suo design trasparente, che avrebbe permesso di vedere all’interno la batteria, i circuiti elettronici e i componenti interni.

Un design che si sarebbe allineato con la filosofia di Nothing, che vuole creare prodotti “senza filtri e senza compromessi. Tuttavia, proprio il design trasparente si è rivelato essere il tallone d’Achille del power bank. Come spiega Pei nel video, la plastica trasparente usata per la scocca si è dimostrata troppo fragile e sensibile alle cadute e agli urti. Inoltre, la plastica si è macchiata e graffiata facilmente, perdendo il suo aspetto pulito e cristallino. Ma non solo: il power bank ha mostrato anche problemi di surriscaldamento e di durata della batteria. Pei afferma che la temperatura interna del power bank raggiungeva i 60 gradi Celsius durante la ricarica rapida, il che era troppo elevato per garantire la sicurezza e l’affidabilità del dispositivo.

Inoltre, la batteria si scaricava troppo velocemente quando era in modalità wireless, rendendo inutile la sua funzione principale. Di fronte a questi problemi, il team di Nothing ha cercato di trovare delle soluzioni alternative, come usare un materiale diverso per la scocca o ridurre la potenza della ricarica rapida. Tuttavia, queste soluzioni avrebbero compromesso il design e le prestazioni del power bank, andando contro la visione originale dell’azienda.

Così, dopo aver investito molto tempo, denaro ed energia nel progetto Power (1), Nothing ha deciso di abbandonarlo definitivamente. Una decisione difficile e dolorosa, ma anche coraggiosa e responsabile. Come dice Pei nel video, “non volevamo lanciare un prodotto che non fosse all’altezza delle nostre aspettative e dei nostri standard di qualità”. E aggiunge: “è normale commettere errori, soprattutto se si riesce a trasformarli in una fonte di preziosa esperienza”. Pei conclude il video ringraziando i suoi collaboratori e i suoi fan per il loro sostegno e promettendo che Nothing continuerà a lavorare su nuovi prodotti innovativi e trasparenti. Per ora, però, dovremo accontentarci delle Ear (1) e dimenticarci del power bank Nothing Power (1), il gadget che non vedremo mai.

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