A poco più di un anno dall’ultimo grande varo tecnologico, ed a diversi mesi dall’annuncio di novità in quota mirrorless, la nipponica Nikon ha finalmente confermato da oggi la disponibilità sul mercato della sua nuova fotocamera mirrorless Nikon Z9, prezzata (per il solo corpo) a 5.999 euro (per ora in Germania e Francia).
Quest’ultima (149 x 149.5 x 90.5 mm per 1.16 kg per il solo corpo macchina), realizzata in lega di magnesio, è stata messa a dieta (-20% di spazio, -8% di peso) rispetto a una D9 e presenta la capacità di autoilluminarsi, per operare al meglio al buio, in favore degli LCD di controllo e dei pulsanti, riposizionati per essere più a portata di dito: sul retro, il display, un LCD TFT da 2.1 pollici, con 170° di angolo visuale, può essere inclinabile in orizzontale e verticale, cioè lungo 4 assi, mentre il mirino elettronico, un pannello OLED QVGA, ha 3.69 milioni di punti, 3.000 nits di luminosità massima, e copre il 100% dell’inquadratura in orizzontale e verticale.
Un trattamento conduttivo allontana le particelle d’impurità dal sensore, un full-frame stacked BSI CMOS da 45.7 megapixel, capace di girare video a 120p dall’8K UHD al 4K (4K UHD compreso), con uno schedulato aggiornamento firmware che porterà la possibilità di raggiungere i 60p in 8K in formato RAW. A proposito di quest’ultimo, per occupare meno spazio (la metà), arriva il formato High Efficiency RAW, con la stessa qualità di un normale RAW.
Tra le specifiche della mirrorless Nikon Z9 spicca anche l’autofocus: quest’ultimo, migliorato (ora a 493 punti e 405 punti area) nella sostanza e nelle capacità (addestrato a riconoscere veicoli, persone ed animali), nella modalità AUTO riconosce automaticamente quel che si inquadra senza che sia prima necessario settarne la categoria d’appartenenza. La presenza del processore EXPEED 7 porta poi in dote almeno due positive conseguenze: innanzitutto, si possono ottenere raffiche di 20 fps in RAW, da 120 fps con risoluzione da 11 megapixel, o da 30 fps in JPEG. Nel realizzarle è praticamente eliminata la distorsione rolling shutter, sì che si possa far a meno dell’otturatore meccanico: la velocità dell’operazione elimina anche i blackout tra uno scatto e l’altro.
Inoltre, le capacità elaborative del nuovo chip avallano la tecnologia Dual Stream che, gestendo separatamente i flussi di contenuti che vengono stoccati sulle SD (due slot per CFexpress/XQD) e quelli che vanno sul mirino, fa si che su quest’ultimo i movimenti siano riprodotti “in tempo reale e senza ritardi“. Completano le specifiche della Nikon Z9 le connettività senza fili Bluetooth 5.0 e Wi-Fi ac, il localizzatore GPS (QZSS, Glonass) per geotaggare i contenuti, una porta HDMI-A, una USB Type-C, un mini-jack da 3.5 mm, e la batteria Li-ion EN-EL18d.