Marantz, azienda specializzata in apparati hi-fi fondata nel 1953 a New York ma con una sede importante anche in Giappone, a Kawasaki, essendo del Sol Levante il suo storico progettista Ken Ishiwata, ha annunciato, con disponibilità prevista per Marzo, al prezzo di 2.499 euro, l’amplificatore all-in-one Marantz Model 40n.
Quest’ultimo ha una classica forma a parallelepipedo rettangolare, con misure da 443 x 130 x 432 mm, conferite allo chassis redatto nelle finiture cromatiche alternative bianca e nera: il frontale è concavo con l’eccezione della parte centrale, piatta, sulla quale spiccano i pulsanti di controllo (a meno che non si faccia ricorso alla companion app per Android e iOS), e il display a oblò circolare. A livello di amplificazione sono presenti un amplificatore di Classe A/B, che fornisce 140W complessivi (70W x 2) su un’impedenza di 8 ohm, o di 200W complessivi (100W x 2 ) su un’impedenza di 4 ohm, un trasformatore toroidale a doppia schermatura, la tecnologia DAM-SA3 (Hyper-Dynamic Amplifier Modules) che ottimizza tutta la gamma delle frequenze, e vari accorgimenti per minimizzare le interferenze, come più corti percorsi per il segnale e l’isolamento dei circuiti per veicolare il segnale audio in questione da quelli per l’alimentazione.
Tra le porte, spiccano un ingresso per il pre-amplificatore, una USB Type-A, un’uscita RCA, tre ingressi analogici, un ingresso digitale ottico e uno coassiale, un’uscita per un eventuale subwoofer, una HDMI con canale audio di ritorno ARC per migliorare l’output di una TV, e un ingresso phono MM.
Predisposto per l’audio in alta risoluzione (sI 5,6 MHz IN DSD AI 192 kHz / 24-bit in PCM), l’amplificatore Marantz Model 40n supporta l’AirPlay 2, può inserirsi in un sistema multi-room HEOS (magari assieme a una soundbar Studio 3D Mini) e, via Ethernet e Wi-Fi (comunque presente anche il Bluetooth), permette di fruire della musica da noti servizi di streaming (Tidal, Spotify via Connect, Amazon Music HD), della radio online (TuneIn), e della propria libreria musicale.
Disponendo di appositi dispositivi o speaker esterni, in futuro potrebbe arrivare anche, per quel che concerne l’italiano, il supporto agli assistenti vocali più diffusi, come Siri, Assistant e Alexa.