Con l’avvicinarsi della scadenza per il supporto ufficiale di Windows 10, previsto per ottobre 2025, Microsoft ha introdotto una nuova politica per gli utenti che desiderano continuare a utilizzare il sistema operativo, proponendo un pacchetto di aggiornamenti di sicurezza a pagamento. Questa decisione ha suscitato diverse reazioni tra gli utenti, molti dei quali sono ancora riluttanti a passare a Windows 11. Parallelamente a questa strategia, Microsoft sta esplorando nuove opportunità nel mercato dei dispositivi indossabili, considerando la creazione di un wearable basato sull’intelligenza artificiale. Questa mossa potrebbe rappresentare un importante ritorno dell’azienda in un settore in continua evoluzione, cercando di unire le forze con le attuali tendenze tecnologiche e offrendo ai consumatori nuove esperienze interattive. Analizziamo più in dettaglio le implicazioni di queste scelte e le reazioni del mercato.
Continuare a usare Windows 10 costerà caro
Con l’avvicinarsi della data di scadenza per il supporto ufficiale di Windows 10, che terminerà nell’ottobre 2025, Microsoft ha recentemente annunciato un nuovo pacchetto di aggiornamenti di sicurezza a pagamento. Gli utenti che desiderano continuare a utilizzare il sistema operativo e ricevere aggiornamenti essenziali per un anno dopo la fine del supporto dovranno pagare 30 dollari.
Questa iniziativa, sebbene sia una novità nel panorama dei servizi Microsoft, ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti, molti dei quali sono ancora riluttanti a passare a Windows 11. Secondo le informazioni rilasciate, il pacchetto di aggiornamenti di sicurezza estesi (Extended Security Updates, ESU) sarà disponibile per un anno a partire dalla fine del supporto ufficiale. Per i consumatori domestici, il costo sarà di 30 dollari, una somma relativamente modesta se paragonata ai 61 dollari richiesti alle aziende, che desiderano mantenere il supporto per un anno.
Tuttavia, le imprese che desiderano continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza dovranno affrontare costi crescenti negli anni successivi: 122 dollari per il secondo anno e 244 dollari per il terzo. Il pacchetto ESU non includerà nuove funzionalità, correzioni di bug o supporto tecnico, limitandosi agli aggiornamenti di sicurezza, una scelta strategica da parte di Microsoft per incentivare gli utenti a effettuare il passaggio a Windows 11. Questo sistema operativo, lanciato nel 2021, ha visto un’adozione relativamente lenta, con solo il 33,42% degli utenti Windows che lo utilizza attualmente. La maggior parte degli utenti è ancora legata a Windows 10, che detiene il 62,75% della quota di mercato, un fattore che ha probabilmente contribuito alla decisione di Microsoft di estendere il supporto, anche se a pagamento.
Yusuf Mehdi, vicepresidente esecutivo e chief consumer marketing officer di Microsoft, ha sottolineato l’importanza della transizione a Windows 11, affermando: “Poiché Windows 10 termina il supporto, è giunto il momento di passare a Windows 11 con fiducia“. Tuttavia, le ragioni per cui molti utenti esitano nel passaggio a Windows 11 sono varie, e tra queste spicca la necessità di hardware compatibile. Molti PC più vecchi non possono aggiornarsi a Windows 11 a causa dei requisiti più severi, inclusa la necessità di un chip di sicurezza TPM.
Questa situazione ha spinto Microsoft a rivedere le proprie strategie per garantire la sicurezza degli utenti di Windows 10. L’introduzione del pacchetto ESU è una mossa che, sebbene controversa, dimostra un impegno nell’assicurare che gli utenti possano continuare a utilizzare il sistema operativo con un certo grado di sicurezza. È anche un tentativo di mantenere gli utenti all’interno dell’ecosistema Microsoft, spingendoli verso la nuova versione del sistema operativo.
Microsoft pensa a un indossabile con AI?
Dopo aver abbandonato l’ennesimo tentativo di affermarsi nel mercato mobile, Microsoft sta riaccendendo le speranze di un nuovo dispositivo indossabile. Secondo un’intervista di Yusuf Mehdi, l’azienda è attivamente impegnata nella valutazione di un potenziale wearable, in particolare dopo i deludenti risultati delle sue precedenti esperienze con smartband e cuffie. Fino a ora, Microsoft ha investito nella creazione di modelli basati sull’intelligenza artificiale, integrandoli nell’ecosistema esistente, ma non sembra ignorare le tendenze di un mercato in continua evoluzione. Mehdi ha sottolineato che i dispositivi indossabili, in grado di interagire con l’ambiente e dotati di capacità AI, potrebbero rivelarsi estremamente preziosi. “Questi dispositivi possono riconoscere le immagini e fornire informazioni in tempo reale, rappresentano un’area affascinante da esplorare”, ha affermato il dirigente. Si ipotizza che Microsoft possa sviluppare smart glasses dotati di fotocamera e supporto AI, un trend già abbracciato da Meta e, in futuro, da Apple. Questo approccio potrebbe rappresentare un’importante opportunità per Microsoft di riemergere nel mercato indossabile, ora che il colosso tecnologico ha definitivamente chiuso i battenti nel settore mobile.