Meta: smantellata divisione sviluppo etico, ritrovato esemplari di visore Meta Quest Pro

Alle prese con una riorganizzazione interna che ha fatto discutere, Meta si è vista "scippare" un altro segreto prezioso, stante il ritrovamento di un esemplare per sviluppatori del visore Meta Quest Pro destinato a essere presentato il prossimo Ottobre.

Meta: smantellata divisione sviluppo etico, ritrovato esemplari di visore Meta Quest Pro

Mantenere i segreti è sempre difficile per un’azienda costantemente sotto i riflettori, come nel caso di Meta che, non a caso, si è vista sfuggire alcune preziose informazioni interne, riguardanti la sua riorganizzazione e un nuovo visore per le realtà simulate. 

Di recente, il Wall Street Journal ha condiviso una notizia secondo cui Meta avrebbe sciolto il team Responsible Innovation che, formato da oltre 20 tra specialisti, esperti in etica e ingegneri, era incaricato di scovare potenziali criticità verso la società da parte della piattaforma social e dei suoi prodotti: non si è fatta attendere la replica ufficiale di Meta Platforms che, tramite il portavoce Eric Porterfield, ha spiegato come in realtà si tratti semplicemente di una riorganizzazione interna (comunque trapelata in modo non proprio perfetto, anche quanto a tempismo), dacché la quasi totalità di coloro che formavano il team per l’innovazione etica lavorerà nelle varie divisioni incaricate di progettare in concreto le future novità. 

Un’altra indiscrezione emersa a proposito di Meta ha coinvolto invece il pezzo pregiato dell’evento annuale Connect, fissato per il prossimo 11 Ottobre, ovvero il venturo visore Meta Quest Pro, sino a poco tempo fa noto come Project Cambria. 

Come già accaduto per un prototipo di Pixel Watch scordato in un ristorante, per un Pixel 7 venduto su eBay e prima ancora (2010) per un iPhone 4 dimenticato sempre in un ristorante, nelle scorse ore, all’interno di una camera d’albergo, forse in seguito a un evento di presentazione privato, è stata rinvenuta una copia “dimenticata” del nuovo visore (poi riconsegnata al legittimo proprietario) che, sotto il nome del dispositivo, Meta Quest Pro, recava la dicitura di prodotto “demo” non vendibile.

Il nuovo visore, prontamente documentato dallo scopritore, Ramiro Cardenas alias Zectariuz.Gaming, si presenta simile al modello di Project Cambria emerso in passato, ma più compatto, con una diversa disposizione dei 3 sensori fotografici sul davanti alloggiati su una cover nera: anche i controller Oculus Touch risultano differenziati nel design visto che, rispetto al passato, pur conservando gli array di pulsanti e il joystick visti sui controller dei Quest 1 e 2, non hanno la parte cava ad anello, all’insegna di una maggior “solidità”, in stile paddle di Nintendo Wii.

Secondo quanto emerso in passato, il visore Meta Quest Pro dovrebbe avere pressappoco lo stesso hardware del Quest 2, supportare il tracking di occhi e viso, e consentire il passthrough a colori in alta risoluzione: per il prezzo, si parla di un listino più alto di quello del Quest 2, dalla scorsa estate rincarato di 100 dollari globalmente, e di 100.99 euro in Italia nei tagli da 128 (ora a 449.99 euro) e 256 GB (549.99 euro). 

 

Continua a leggere su Fidelity News