Meta progetta nuovi visori, occhiali smart e smartwatch con interfaccia neurale

Meta si appresta a lanciare, entro i prossimi anni, diversi nuovi prodotti, anche AR e VR, tra cui visori e occhiali smart, senza dimenticare però anche uno smartwatch con interfaccia neurale.

Meta progetta nuovi visori, occhiali smart e smartwatch con interfaccia neurale

Nel corso di una riunione col team interno di Reality Labs, Meta ha illustrato la scalette delle sue prossime novità in tema di AR e VR previste per i prossimi 4 anni circa, sottolineando come, nonostante gli ingenti licenziamenti e gli scarsi risultati ottenuti nel settore (specie dalla piattaforma Horizon Worlds e come fondi “bruciati”), continui forte l’impegno nello sviluppo del Metaverso. Ovviamente, il succo di tale riunione non è tardato ad arrivare alla stampa.

Ciò ha permesso di appurare come siano in sviluppo tre nuovi visori Quest. Schedulato per la fine dell’anno, il Quest 3, noto internamente come “Stinson“, sarà un po’ più costoso del predecessore, che supererà per leggerezza, sottigliezza e potenza (almeno doppia). Potrà essere indossato più a lungo perché con esso non ci si isolerà dalla realtà quotidiana, visto che sarà possibile anche bere un caffè o poggiare le cose sulla scrivania, grazie a fotocamere frontali che permetteranno di vedere l’ambiente esterno. Arriveranno nuovi giochi e app (41) parte dei quali sfrutteranno proprio le nuove funzioni di realtà mista.

Arriverà nel 2024 il Quest più economico, noto internamente come “Ventura“, che offrirà la qualità migliore ad una prezzistica accessibile. Dopo, arriverà il Quest più potente di sempre, codename “La Jolla”, in grado di supportare alterego estremamente realistici, i Codec Avatar. 

Passando ai visori, quest’autunno potrebbe arrivare il modello per ora noto come “Ray-Ban Stories Gen. 2”. Lo curerà di nuovo Luxottica, anche se non è chiaro quale brand metterà in campo, se ancora Ray-Ban, visto che nel suo portafoglio ha anche altri marchi spendibili (come Persol, Oakley, Ralph Lauren, etc). 

Nel 2025 dovrebbe arrivare il modello battezzato provvisoriamente come “Ray-Ban Stories Gen. 3“. Quest’ultimo potrebbe avere un viewfinder, cioè un piccolo display per leggere le traduzioni dei testi, le notifiche, scansionare dei codici QR. Potrebbe essere controllato anche tramite un braccialetto con interfaccia neurale per leggere i movimenti della mano: l’obiettivo sarà di far sì che si digiti su una tastiera virtuale sospesa in aria con la stessa velocità con cui lo si fa sul touchscreen d’uno smartphone. 

Sempre nel 2025 è previsto uno smartwatch. Tecnicamente sarà il braccialetto con interfaccia neurale visto poc’anzi con in aggiunta la parte da smartwatch e preinstallate le principali app del gruppo, come Instagram e WhatsApp. La seconda generazione di questo smartwatch arriverà nel 2027, assieme agli occhiali AR, codename Orion, che saranno nel frattempo rilasciati ai dipendenti per test interni a partire dal 2024. 

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