Nonostante sia impegnata in forti licenziamenti – secondo Mark Zuckerberg questo è l’anno dell’efficienza per la sua azienda – Meta continua a investire una decina di miliardi l’anno in Reality Labs, la sua divisione per le realtà simulate, che non produce utili, ma anzi “brucia” annualmente una notevole fetta dei fondi di Menlo Park, per l’edificazione del Metaverso.
Addirittura da qualche tempo è iniziata una campagna pubblicitaria che mira a mostrare quale sarà l’impatto nel Metaverso nella vita di tutti noi: secondo molti esperti il frutto di questo marketing potrebbe vedersi nei prossimi anni ma, nel frattempo, Meta non sta indugiando e, anzi, si è mossa con ancor più convinzione in questo percorso di cambiamento iniziato nel 2021. Secondo il Financial Times l’azienda di Facebook (e non solo) avrebbe avviato trattative per le proprietà intellettuali con una famosa start-up della Florida.
Quest’ultima risponde al nome di Magic Leap, ed è un’azienda controllata in maggioranza dal fondo sovrano saudita Public Investment Fund: nel corso dei suoi 10 anni di attività tale azienda ha raccolto round di finanziamenti per 3,5 miliardi di dollari da Big Tech come Alibaba, Google e Qualcomm. Nello specifico, Magic Leap si occupa di lenti e software, e potrebbe offrire questo know how, comprese le sue linee di produzione, a Meta, che dal canto suo potrebbe mettere a disposizione i visori Quest: ne nascerebbe un nuovo visore che potrebbe concorrere con l’atteso prodotto che a Giugno verrà presentato da Apple.
Meno di due anni fa, Magic Leap ha presentato un nuovo visore, però calibrato per la realtà professionale (Meta in tal senso potrebbe offrirgli lo sbocco verso il target consumer), rappresentato dal Magic Leap 2. Quest’ultimo, dal peso di 260 grammi, offre una risoluzione totale di 1440 x 1760 pixel con 120 Hz di refresh rate e 20mila nits di luminosità: il tutto entro un campo visivo di 70°. A motorizzare questo prodotto c’è un chipset a 8 threads AMD realizzato a 7 nanometri e con architettura Zen 2, che mette a disposizione 14 core per la computer vision e una GPU AMD RDNA 2. A completarne l’hardware c’è un sensore di luminosità e diverse fotocamere (di profondità, RGB, e una per lente per tracciare il movimento degli occhi).