Tutti aspettavano l’evento Apple d’inizio autunno non solo per conoscere gli iPhone del 2018, ma anche per venire edotti sulla completa proposta hardware di Cupertino per il venturo anno ma, a quanto pare, il team di Tim Cook ha deciso di sorprendere tutti, annunciando anzitempo i rinnovati MacBook Pro.
I nuovi MacBook Pro (i più potenti e veloci mai realizzati, secondo il vice-responsabile del marketing globale, Philip Schiller) hanno un sottilissimo telaio in alluminio (anche in grigio siderale) e guadagnano in silenziosità grazie alle tastiere che passano dal meccanismo a farfalla ad un sistema di terza generazione, molto meno rumoroso.
Anche il display, sempre Retina, migliora elevandosi alla qualità True Tone (ricavata dagli ultimi iPhone, con 500 nits di luminosità e gamma colore P3), mentre il chip proprietario T2 Apple assicura la sicurezza necessaria alla crittografia dei dati sensibili e permette di supportare l’assistente virtuale nel celebre comando “Ehi Siri”.
Ottima anche l’autonomia, che pur difficile da valutare in concreto vista l’abituale discrezione di Apple sulla capienza delle sue batterie, dovrebbe assicurare una giornata di operatività completa. Il nuovo sistema operativo, macOS Mojave, invece, conferma il suo arrivo in autunno, quando porterà in dote le app più popolari di iOS (Memo Vocali, News, Borsa, Casa), le videocall FaceTime con 4 partecipanti, la feature “Stacks” che riorganizza automaticamente i file sui Desktop, e quella “Dark Mode” che metterà in evidenza – in modo accattivante – i contenuti dell’utente.
I modelli da 15 pollici (particolarmente idonei per la postproduzione multimediale anche dell’audio multitraccia, e per manipolare corposi set di dati) hanno processori (i7, in arrivo anche i9) Intel di 8° generazione, del 70% più veloci che in passato: nel modello base, si va da 2.2 a 4.1 GHz, con GPU Radeon Pro 555X (4 GB GDDR5 dedicati), mentre nel modello pompato si va da 2.6 a 4.3 GHz, e la scheda grafica (sempre con 4 GB di memoria GDRR5 assegnati) passa ad un’ancor più performante Radeon Pro 560X. Le memorie RAM, DDR4 a 2400 MHz, possono spingersi sino a 32 GB (installati 16), mentre lo storage – espandibile fino a 4 TB – arriva di default a 256 GB in SSD2. Ovviamente, non manca né il TouchID né la TouchBar, e grazie alla 4 porte Thunderbolt3 si possono connettere tanto 4 schede grafiche esterne quanto 2 monitor 5K: in tema di prezzi, si va dai 2.899 euro della variante basilare ai 3.399 di quella senza compromessi.
Pur restando in vendita le vecchie versioni senza la Touch Bar animate dai processori Intel di 7° generazione (listini da 1549 a 1799 euro), anche i MacBook Pro 13 (2.099 euro) sono stati rivisitati e, ora, propongono processori Intel i5 (presto anche i7) a quattro core (sempre di 8° gen) due volte più potenti dei predecessori, con clock da 2.3 a 3.8 GHz, mentre le GPU sono le integrate Intel Iris Plus Graphics 655 (qui la memoria dedicata – eDRAM – è di soli 128 MB). La RAM propone 8 GB in DDR3 e lo storage, incrementabile a 2 TB, di base propone 256 GB in SSD2.
Da segnalare che dai MacBook arrivano ai nuovi MacBook Pro di quest’anno le custodie in pelle (colori blu notte, cuoio, e nero) con fodera interna protettiva in microfibra, e che tutti i nuovi laptop professionali aderiscono anche alla promozione “Back to School” (dedicata a studenti e personale della scuola), ottenendo in regalo le cuffie Beats e prezzi education su vari prodotti come l’assistenza AppleCare.