Le grandi manovre dell’estate hi-tech da parte di Apple, Samsung e Google

Apple, Samsung e Google alzano il livello dell’innovazione con funzioni sempre più intelligenti e dispositivi all’avanguardia, tra aggiornamenti invisibili, intelligenza artificiale generativa e pieghevoli di nuova generazione.

Le grandi manovre dell’estate hi-tech da parte di Apple, Samsung e Google

Il 2025 si conferma un anno di grandi novità nel mondo della tecnologia, con tre giganti come Apple, Samsung e Google pronti a lanciare importanti aggiornamenti e prodotti innovativi. Apple punta a un rilancio deciso della propria gamma con nuovi MacBook Pro, iPhone 17e e diversi modelli di iPad previsti per la prima metà del 2026, accompagnati da innovazioni come l’iPhone pieghevole e un sistema di aggiornamenti invisibili per i Mac. Samsung, dal canto suo, continua a spingere sull’acceleratore nel settore dei pieghevoli con il Galaxy Z Fold 7 in arrivo e il Galaxy G Fold pronto per la produzione, senza trascurare la fascia media con il nuovo Galaxy A17 5G e importanti aggiornamenti per la linea tablet Galaxy Tab S11. Google, infine, amplia l’ecosistema AI con Gemini, che si integra sempre più profondamente in dispositivi Samsung e lancia nuove funzioni rivoluzionarie per la creazione di contenuti, oltre a rinnovare le politiche di YouTube e migliorare la gestione dei servizi di sistema su Android. Questi movimenti mostrano una chiara volontà delle tre aziende di innovare e adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e dei consumatori, preparando un futuro tecnologico ricco di evoluzioni e sinergie.

Mondo Apple

Apple punta al rilancio: nuovi MacBook Pro, iPhone 17e e iPad entro la prima metà del 2026

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Apple sta preparando un’importante serie di nuovi prodotti destinati a rilanciare la crescita dei ricavi, prevista per la prima metà del 2026. Tra le novità più attese spiccano un nuovo iPhone economico, diverse versioni aggiornate di iPad e una nuova linea di MacBook Pro e Air. Questi dispositivi sono parte di una strategia più ampia volta a ritrovare stabilità dopo una fase di vendite altalenanti negli ultimi due anni, in cui la domanda per i prodotti Apple ha mostrato segnali di rallentamento rispetto al boom dei primi anni post-pandemia.

Tra i dispositivi in arrivo figura l’iPhone 17e, un modello entry-level che succederà al 16e lanciato quest’anno. Pur mantenendo un design simile al precedente, il nuovo smartphone sarà equipaggiato con il chipset A19, allineandolo così alle prestazioni della gamma principale iPhone 17. Questa scelta segna un cambio di strategia per Apple, che con il 17e sembra voler adottare aggiornamenti annuali anche per la fascia più economica, abbandonando il precedente ritmo più diluito dell’iPhone SE. Il debutto di questo modello è previsto tra marzo e aprile del prossimo anno.

Anche la linea iPad riceverà un aggiornamento. L’iPad base, attualmente dotato del chip A16, sarà sostituito da una versione più performante ma sostanzialmente invariata nell’estetica. Parallelamente, l’iPad Air sarà aggiornato dal chip M3 al più recente M4, senza significativi cambiamenti nel design, mantenendo la sua posizione di tablet di fascia media apprezzato per il bilanciamento tra prezzo e dimensioni dello schermo, in particolare con la versione da 13 pollici lanciata nel 2024. Questi modelli sono attesi poco dopo il lancio dell’iPhone 17e.

Per quanto riguarda i MacBook, Apple sta lavorando su nuovi Pro da 14 e 16 pollici che adotteranno il chip M5. Sebbene inizialmente previsti per il 2025, questi laptop potrebbero slittare all’inizio del 2026, prolungando la presenza sul mercato degli attuali modelli. Questi saranno gli ultimi con il design industriale introdotto nel 2021; le nuove generazioni prevedono infatti un restyling estetico e l’introduzione di display OLED, tecnologia già adottata da Apple negli iPhone dal 2017 e più recentemente negli iPad Pro. Anche i MacBook Air riceveranno un aggiornamento con modelli in arrivo nella prima metà del prossimo anno, insieme al primo monitor esterno aggiornato dopo il lancio dell’Apple Studio Display del 2022.

Oltre ai dispositivi principali, Apple continua lo sviluppo di un hub per la smart home, un progetto che aveva subito ritardi a causa di funzionalità avanzate di Siri ancora in fase di perfezionamento. Questo dispositivo potrebbe anch’esso vedere la luce nella prima metà del 2026.

Apple prepara l’upgrade invisibile: aggiornamenti pre-consegna anche per i Mac

Con la terza beta di macOS 26 “Tahoe”, Apple lascia intravedere l’arrivo di una funzione simile al sistema “Presto”, già attivo su iPhone, anche per i suoi Mac. L’obiettivo è aggiornare il software dei dispositivi direttamente mentre sono ancora sigillati nelle confezioni, evitando che arrivino nei negozi con versioni obsolete del sistema operativo. Un’ottimizzazione che mira a rendere ancora più fluido l’acquisto, evitando aggiornamenti immediati post-sblocco e bug dell’ultim’ora. Sebbene non siano ancora chiari i meccanismi tecnici per l’attivazione remota dei Mac, Apple potrebbe adottare soluzioni wireless simili a quelle già impiegate su iPhone. La mossa apre anche a scenari futuri: dispositivi che escono dalla scatola già personalizzati per l’utente, in perfetto stile Apple.

AirTag 2 in arrivo: Apple prepara un upgrade mirato su precisione e privacy

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Apple si appresta a lanciare entro i prossimi due mesi la seconda generazione degli AirTag, con un rilascio che potrebbe avvenire in concomitanza con iOS 18.6 o, in alternativa, a settembre insieme ai nuovi iPhone. Gli AirTag 2 manterranno il design attuale ma introdurranno un chip Ultra Wideband più evoluto, simile a quello degli iPhone 15, per migliorare la localizzazione di precisione, e porteranno anche modifiche pensate per rafforzare la privacy, rendendo più difficile la rimozione dell’altoparlante. Un aggiornamento mirato, senza stravolgimenti, pensato per affinare un prodotto già molto apprezzato, mantenendo coerenza all’interno dell’ecosistema Apple.

iPhone 17 Air: il nuovo gioiello ultrasottile di Apple con A19 Pro e look raffinato

Apple si prepara a stupire ancora una volta con il debutto dell’attesissimo iPhone 17 Air, la variante più sottile e leggera mai prodotta nella storia degli iPhone. Spesso appena 5,5 millimetri e con un peso piuma di 145 grammi, il dispositivo punta su un’estetica raffinata e una scheda tecnica che non rinuncia alle prestazioni. I render trapelati confermano quattro eleganti colorazioni – nero, argento, oro chiaro e azzurro chiaro – con un modulo fotografico posteriore da 48 megapixel, affiancato da flash LED, in un design ispirato alla linea Pixel. Il display AMOLED da 6,6 pollici a 120 Hz promette fluidità e brillantezza, mentre sotto la scocca batte il nuovo chipset A19 Pro, lo stesso previsto per i modelli Pro, ma con una GPU da 5 core, scelta pensata per contenere calore e consumi all’interno dello chassis ultrasottile. A supportare il tutto ci saranno 12 GB di RAM e il sistema operativo iOS 26, completo di funzionalità evolute di intelligenza artificiale. Resta un’incognita l’autonomia, data la probabile capacità contenuta della batteria, ma l’iPhone 17 Air si candida già a diventare il modello più iconico della prossima generazione Apple, unendo design, potenza e leggerezza in un solo dispositivo.

iPhone pieghevole: avviata la produzione dei display OLED per il lancio nel 2026

La produzione dei display OLED pieghevoli per il primo iPhone pieghevole di Apple è ufficialmente iniziata, affidata esclusivamente a Samsung Display presso la sua linea dedicata nello stabilimento A3 di Asan, in Corea del Sud. Il dispositivo è atteso sul mercato nel 2026, insieme alla nuova gamma di flagship che comprenderà iPhone 18, iPhone 18 Air, 18 Pro e 18 Pro Max. Samsung Display potrà produrre fino a 15 milioni di pannelli pieghevoli da 7 pollici all’anno, mentre Apple punta a una produzione iniziale tra i 6 e gli 8 milioni di unità nel primo anno di commercializzazione. Il nuovo iPhone pieghevole sarà caratterizzato da un design ultraleggero con uno spessore di soli 4,5 millimetri, un display che si piega verso l’interno, un modulo fotografico posteriore con doppia fotocamera, il chipset A20 e la sostituzione del Face ID con il Touch ID. Il prezzo previsto supererà i 2.000 dollari. La collaborazione con Samsung come fornitore esclusivo dei display pieghevoli dovrebbe proseguire per diversi anni, consolidando l’esperienza del produttore sudcoreano nel settore degli schermi flessibili.

Apple pronta ad abbandonare Face ID per scanner ultrasonici?

L’indiscrezione riaccende il dibattito Secondo un’indiscrezione riportata da una fonte anonima, Apple starebbe valutando l’abbandono del sistema Face ID in favore di una nuova generazione di scanner ultrasonici sotto il display, già adottati con successo da diversi produttori Android. La notizia, non confermata ufficialmente e da trattare con la dovuta cautela, nasce dalle difficoltà tecniche riscontrate dall’azienda di Cupertino nell’implementare una versione affidabile del Face ID completamente nascosta sotto lo schermo. Questo ostacolo avrebbe portato Apple a riconsiderare l’intera strategia di autenticazione biometrica sui futuri iPhone, in particolare sulle versioni Pro della serie iPhone 18. L’obiettivo sarebbe quello di eliminare definitivamente il modulo Dynamic Island, introdotto proprio per ospitare i complessi sensori 3D del Face ID, favorendo invece una soluzione più discreta con una singola fotocamera frontale. Se confermata, questa scelta segnerebbe un cambiamento epocale per Apple, che finora ha puntato tutto sulla scansione facciale avanzata come tratto distintivo della sua offerta premium.

iCloud Password arriva su Firefox per Windows: la svolta che unisce Apple e Mozilla

Apple ha finalmente esteso il supporto della sua estensione Password di iCloud anche al browser Firefox su Windows, segnando un importante passo verso una maggiore integrazione tra piattaforme diverse. Grazie a questo aggiornamento, gli utenti di Windows 11 che preferiscono Firefox possono ora utilizzare il riempimento automatico delle credenziali salvate sul cloud di Cupertino, senza dover rinunciare alla comodità offerta dall’ecosistema Apple. Per attivare la funzione basta installare l’app di iCloud per Windows, disponibile gratuitamente sul Microsoft Store, e aggiungere l’estensione Password di iCloud su Firefox. Nonostante qualche segnalazione di malfunzionamenti su Windows 10, che al momento non supporta ancora la funzionalità, la novità rappresenta un importante passo avanti per chi desidera un’esperienza più fluida tra dispositivi e browser diversi, confermando un crescente spirito di collaborazione tra Apple e Mozilla.

Mondo Samsung

Samsung Galaxy A17 5G si avvicina: pagina di supporto online, specifiche quasi complete

Il lancio ufficiale del Samsung Galaxy A17 5G sembra ormai imminente, dopo che sul sito caraibico del produttore è comparsa la pagina di supporto dedicata al dispositivo: un chiaro segnale che il nuovo entry-level 5G della casa sudcoreana è pronto a fare il suo debutto. Secondo quanto emerso dai vari enti di certificazione, il Galaxy A17 5G sarà dotato di una batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida da 25 W, doppio slot per SIM card e supporto alle reti 5G, confermandosi uno smartphone pensato per offrire connettività avanzata a un prezzo contenuto. Tra le specifiche anticipate figurano anche la connettività Wi-Fi 5, il modulo NFC per i pagamenti senza contatto e, in un’inedita sorpresa per la fascia di prezzo, una fotocamera principale da 50 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS). Il dispositivo sarà basato su Android 15 con interfaccia proprietaria One UI 7.0, offrendo quindi un software aggiornato e fluido. Anche se Samsung non ha ancora confermato ufficialmente la data di lancio, la pubblicazione della pagina di supporto lascia intendere che l’annuncio possa arrivare già nelle prossime settimane, inizialmente nei mercati emergenti.

Galaxy G Fold pronto per la produzione, ma Samsung prende tempo in attesa del mercato

Il Galaxy G Fold, lo smartphone pieghevole a tre schermi su cui Samsung lavora da anni, sarebbe già tecnicamente pronto per la produzione, come confermato da un dirigente a Android Authority, ma l’azienda coreana temporeggia in attesa di risposte concrete dal mercato. Il prototipo, con display OLED da 10 pollici, Snapdragon 8 Elite, fotocamera da 200 megapixel e prezzo stimato attorno ai 3.000 euro, potrebbe entrare in produzione già da settembre con una prima distribuzione limitata a Corea del Sud e Cina. Tuttavia, Samsung riflette sulla reale necessità di questo form factor inedito: un segmento ancora tutto da esplorare, che potrebbe rappresentare il futuro del mobile… o un rischio ancora prematuro. Ecco, a proposito del device, una dichiazione del CEO Tm Roh: “Stiamo lavorando duramente sul triclad per rilasciarlo alla fine dell’anno. Attualmente siamo concentrati sul miglioramento del prodotto e sulla facilità d’uso, ma non abbiamo ancora deciso un nome. Con il lavoro sul prodotto in fase di completamento, prevediamo di prendere presto una decisione finale“.

Samsung pensa già al futuro: Galaxy Z Fold 8 confermato

Mentre il Galaxy Z Fold 7 si appresta a debuttare ufficialmente, un dirigente della divisione sudafricana di Samsung ha confermato che il Galaxy Z Fold 8 è già in sviluppo, segnando una naturale continuità nel ciclo di innovazione della casa coreana. La conferma arriva in un momento di grandi cambiamenti per la serie foldable, con il Fold 7 che ha abbandonato la S Pen e si presenta più sottile e ottimizzato rispetto al passato. Interessante è anche il dibattito interno su una possibile versione SE: il Fold 6 FE, disponibile solo in Asia, è stato un modello “concept” che ha anticipato le caratteristiche di Fold 7, e si ipotizza che un Fold 7 SE possa rappresentare un’anteprima del Fold 8. Samsung ha ormai raggiunto un livello di maturità tecnica elevato nel design pieghevole, lasciando poco spazio a miglioramenti drastici senza stravolgere elementi come la porta USB-C. Nel frattempo, recenti certificazioni suggeriscono che nuovi modelli potrebbero essere versioni regionali del Fold 7 piuttosto che nuovi device, rafforzando l’idea che il vero salto tecnologico sarà il Fold 8, destinato a consolidare la leadership di Samsung nel settore dei pieghevoli.

Galaxy Tab S11 in arrivo a settembre: conferma diretta da Samsung

Durante l’evento Unpacked, Samsung ha lasciato trapelare attraverso un funzionario sudafricano che la serie Galaxy Tab S11 verrà annunciataa breve”, confermando che l’aggiornamento della linea tablet arriverà secondo la consueta cadenza temporale, ovvero a settembre 2025. I nuovi modelli Galaxy Tab S11 e Tab S11 Ultra dovrebbero adottare il potente chipset Dimensity 9400 di Mediatek e batterie maggiorate: rispettivamente da 8.160 mAh e 11.374 mAh. Un lancio atteso che andrà a rafforzare l’offerta flagship Android nel segmento tablet.

Galaxy Z Fold 7 dice addio alla S Pen: ora è ufficiale

Con il lancio del Galaxy Z Fold 7, Samsung ha confermato una scelta di design che rompe con la tradizione dei suoi pieghevoli di punta: la completa rimozione del supporto alla S Pen. Questa decisione, che punta a rendere il dispositivo più sottile e resistente, si traduce nell’impossibilità di utilizzare sia le penne stilo esistenti sia eventuali nuovi modelli sul nuovo Fold. La motivazione principale è legata al design più snello, con uno spessore da chiuso di soli 8,9 millimetri, possibile grazie all’eliminazione del digitalizzatore necessario per la S Pen. Questo spazio liberato ha consentito l’adozione di un vetro UTG più spesso, aumentando la durabilità del display pieghevole. Pur suscitando qualche critica, soprattutto considerando che concorrenti come Oppo mantengono il supporto alla penna anche su form factor simili, Samsung sostiene che l’uso della S Pen sui modelli precedenti fosse limitato, quindi l’impatto per gli utenti sarà contenuto. Questa scelta lascia aperto il dibattito su un possibile addio definitivo al pennino anche per altri dispositivi Samsung, come l’S26 Ultra, e spinge a riflettere sul futuro delle funzioni integrate nei pieghevoli di nuova generazione.

Galaxy Z Flip7 rivoluziona l’interazione: Gemini Live arriva anche sul display esterno

Grandi novità per gli appassionati di smartphone pieghevoli e assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale: con il lancio del nuovo Galaxy Z Flip7, Google ha annunciato che Gemini Live, il suo assistente AI generativa, sarà finalmente disponibile anche sul display esterno, noto come cover screen, di questi dispositivi. L’esperienza offerta sarà completa e pari a quella sui normali schermi principali, includendo funzionalità multimodali come l’accesso alla fotocamera per rispondere a domande o fornire informazioni contestuali su ciò che viene inquadrato. Questa innovazione, già vista in parte su dispositivi Motorola RAZR, assume un peso ben maggiore grazie al supporto diretto di Google. Al momento la compatibilità ufficiale riguarda il Galaxy Z Flip7, ma è plausibile che l’assistente arrivi presto anche su modelli precedenti e su smartphone pieghevoli di altri brand come Xiaomi o Oppo. I preordini del Flip7 sono già aperti, con sconti interessanti e offerte speciali che includono abbonamenti premium a Google AI Pro e spazio cloud aggiuntivo, anticipando una nuova era di interazione immediata e intelligente sugli smartphone pieghevoli.

Samsung abbandona OneDrive: su TV QLED 2021 arriva Google Foto per le tue immagini

Samsung abbandona Microsoft OneDrive sui TV QLED 2021 in favore di Google Foto, segnando una svolta significativa nella gestione delle gallerie digitali integrate nei suoi televisori. La funzione Magic Screen, che trasforma lo schermo in una cornice digitale mostrando le foto personali degli utenti, si appoggerà ora a Google Foto, probabilmente per via della sua maggiore diffusione e compatibilità con dispositivi Android e iOS. Questo cambiamento, limitato ai modelli del 2021, potrebbe dipendere sia da considerazioni tecniche sia da nuovi accordi commerciali tra Samsung e Google, che negli ultimi tempi hanno rafforzato la loro collaborazione in ambito software. Gli utenti che avevano trasferito le proprie immagini su OneDrive per visualizzarle sul TV dovranno quindi adeguarsi al nuovo sistema, mentre Samsung, tramite l’app SmartThings, ha già iniziato a notificare i cambiamenti, sottolineando che l’obiettivo è migliorare l’esperienza d’uso.

Samsung rassicura: Galaxy AI resterà gratuito almeno fino a fine 2025

Nel corso dell’evento Galaxy Unpacked, Samsung ha ribadito che non intende far pagare le funzioni Galaxy AI attualmente disponibili sui dispositivi compatibili, definendole parte integrante dell’esperienza d’uso e quindi offerte “di default”. La dichiarazione arriva in risposta alle crescenti speculazioni su possibili abbonamenti futuri, anche alla luce del disclaimer presente sul sito ufficiale, che ne garantisce la gratuità solo fino alla fine del 2025. L’azienda, pur smentendo piani immediati di monetizzazione, non ha escluso del tutto l’idea di rendere a pagamento eventuali funzionalità più avanzate in futuro, lasciando intendere che una selezione dei servizi Galaxy AI potrebbe diventare premium per sostenere i costi elevati dell’infrastruttura AI.

Samsung punta a portare Galaxy AI su 400 milioni di dispositivi entro il 2025

Durante il Galaxy AI Forum 2025, Samsung ha svelato l’ambizioso obiettivo di estendere la presenza di Galaxy AI a oltre 400 milioni di dispositivi entro fine anno, sottolineando il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale nel suo ecosistema. Con oltre il 70% degli utenti Galaxy S25 che utilizza regolarmente queste funzioni, e un uso triplicato del sistema Gemini di Google, l’AI si conferma sempre più integrata e indispensabile nella vita quotidiana. Secondo un’indagine con Symmetry Research, quasi la metà degli utenti dipende dall’AI per gestire attività come ricerca intelligente, notifiche personalizzate e assistenza vocale, con un 45% che preferisce comandi vocali alla digitazione. Samsung punta così a un’intelligenza artificiale semplice, sicura e sempre più diffusa, adattata alle esigenze reali degli utenti.

Mondo Google

YouTube si prepara a una nuova era: stop ai contenuti AI prodotti in serie

YouTube ha annunciato un importante aggiornamento delle regole sul Programma Partner che regola la monetizzazione dei video, con l’obiettivo di contrastare la crescente diffusione di contenuti generati in massa tramite intelligenza artificiale. A partire dal 15 luglio, la piattaforma definirà in modo più chiaro cosa si intende per contenutonon autentico“, ponendo un freno ai video ripetitivi e di bassa qualità che invadono il sito, spesso prodotti con voci sintetiche e immagini riciclate. Sebbene formati come i reaction video o i clip editing non saranno penalizzati, chi crea contenuti in serie senza valore aggiunto rischierà di perdere la possibilità di guadagnare. Questa mossa nasce dalla necessità di preservare l’esperienza degli utenti e tutelare la reputazione di YouTube, messa a rischio dall’“AI slop”, ovvero la produzione incontrollata di video artificiali poco rilevanti o addirittura ingannevoli. Le nuove policy rappresentano quindi un tentativo di riportare ordine e qualità, consentendo a YouTube di intervenire in modo più deciso contro chi sfrutta l’AI solo per moltiplicare contenuti senza criterio, garantendo così un ambiente più sano e affidabile per creator e spettatori.

Google aggiorna Android: arriva la sezione dedicata ai servizi di sistema nei Play Services

Google ha avviato il rollout di una nuova sezione nelle impostazioni degli smartphone Android, pensata per mettere ordine e trasparenza nel delicato ecosistema dei suoi servizi di sistema. Si tratta della voce “Servizi di sistema”, al momento disponibile solo per i beta tester dei Google Play Services, ma destinata ad arrivare presto anche agli utenti della versione stabile. Collocata nel percorso “Impostazioni > Account Google > Tutti i servizi”, questa sezione consente di monitorare in modo dettagliato lo stato degli aggiornamenti di applicazioni invisibili ma cruciali, come Android System WebView, Play Protect, SafetyCore, Adaptive Connectivity o i servizi AR, tra gli altri. La nuova schermata, in realtà interna al Play Store, distingue chiaramente tra aggiornamenti disponibili e servizi già aggiornati, offrendo così maggiore controllo agli utenti e semplificando la gestione della sicurezza e delle funzionalità integrate del sistema operativo. Il rollout è in fase graduale e sarà compatibile con dispositivi Android dalla versione 6 in su.

Gemini conquista l’ecosistema Samsung: nuove funzioni AI su pieghevoli, smartwatch e Wear OS

Durante l’evento Galaxy Unpacked 2025, Google ha annunciato un’importante espansione dell’esperienza Gemini AI su tutta la nuova gamma di dispositivi Samsung, a partire dai Galaxy Z Fold7 e Z Flip7 fino al Galaxy Watch8, primi prodotti a debuttare rispettivamente con Android 16 e Wear OS 6. Sui pieghevoli, Gemini Live permette ora di condividere lo schermo o la fotocamera per ottenere assistenza in tempo reale, mentre la funzione Circle to Search si arricchisce con un “AI Mode” avanzato che consente ricerche più approfondite su elementi a schermo e persino suggerimenti per i giochi senza uscire dall’app. Sul Watch8, primo smartwatch con Gemini preinstallato, gli utenti possono gestire calendari, promemoria e note vocalmente anche senza lo smartphone a portata di mano. A partire dal 9 luglio, Gemini arriva anche sugli altri smartwatch Wear OS 4+ di marchi come Pixel, OPPO, OnePlus e Xiaomi, offrendo risposte vocali, gestione delle attività, promemoria e accesso rapido alle informazioni. I nuovi Galaxy pieghevoli sono già disponibili con sei mesi di abbonamento a Google AI Pro, mentre le funzionalità di ricerca avanzata sono in rollout globale dopo il debutto in India e negli Stati Uniti.

Gemini dà vita alle foto: con Veo 3 nascono clip animate complete di suoni e dialoghi

Google ha lanciato una nuova funzione che permette a Gemini AI di trasformare semplici immagini statiche in brevi video animati di otto secondi, arricchiti da effetti sonori, ambientali e persino dialoghi generati in tempo reale. La tecnologia, disponibile inizialmente via web per gli abbonati ai piani Google AI Ultra e Pro in alcune regioni selezionate, si basa sull’integrazione con il modello video avanzato Veo 3, già noto per aver dato origine a fenomeni virali come “Skibidi boppy”. Il funzionamento è semplice: caricando una foto e descrivendo tramite prompt il tipo di animazione desiderata – inclusi movimenti, rumori e battute – il sistema genera un file MP4 in formato orizzontale 16:9 a 720p, con watermark visibile e impronta SynthID invisibile. L’obiettivo è offrire uno strumento creativo per dare vita a oggetti, ambienti naturali o illustrazioni statiche, aprendo nuovi scenari per il video storytelling. L’opzione sarà presto integrata anche nelle versioni mobili di Gemini e rappresenta un’evoluzione diretta di Flow, lo strumento per la creazione video ora disponibile in altri 75 paesi. Impressionante la demo di lancio, in cui una semplice scatola prende vita in modo sorprendente, lasciando intuire le potenzialità della funzione anche per un pubblico generalista e creativo.

 

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