Reduce dal fresco annuncio del notebook MK III, la britannica Star Labs ha ufficializzato l’avvio dei pre-ordini (principiando da 796 euro, con spedizioni gratuite da questo Luglio) anche per il fratello maggiore LabTop Mk IV, come sempre animato da sistemi operativi Open (anche nel firmware, Coreboot) a base Linux, comprese le versioni simil Windows Zorin OS e elementary OS.
Provvisto di un leggero (1 kg) telaio in alluminio anodizzato color nero opaco, in stridente contrasto con il vetro liscio e preciso dell’ampio touchpad, in una suggestione notturna esaltata dalla tastiera retroilluminata, il nuovo LabTop Mk IV propone un display LCS IPS (178°) da 13 pollici, con retroilluminazione a LED, e rapporto panoramico a 16:9, protetto da un film di grado 3H, e beneficiato da un trattamento anti-riflesso.
Idoneo alle videoconferenze, attraverso i due speaker stereo potenziati e la webcam da 720p HD, il nuovo arrivato permette all’utente di scegliere tra due processori Intel di 10a generazione, tra cui il basico dual core (da 2.1 a 4.1 in Turbo Boost) i3-10110u ed il verticistico esacore i7-10710u (da 1.1 a 4.7 GHz), con la GPU integrata Intel UHD 620.
La RAM, LPDDR4, da 16 GB, beneficia di 2400 MHz di banda passante mentre, per lo storage, sono disponibili 240 GB di SSD con interfaccia SATA: volendo, è possibile ricorrere allo slot per l’SSD PCIe, da 480 GB a 2 TB che, già molto più veloce di suo nella lettura e nelle scrittura dei dati, al pari del SATA dispone della tecnologia acceleratrice dell’over-provisioning.
Connesso senza fili grazie al Bluetooth 5.0 ed al Wi-Fi ax/6, LabTop Mk IV colloca al destra del suo corpo macchina un lettore di microSD, un jack da 3.5 mm, ed una USB 3.0 mentre, a sinistra, ove è posto il jack per la ricarica, campeggiano la HDMI, una seconda 3.0, ed una USB 3.1 Type-C per il veloce trasferimento dei dati, con uscita video e power delivery, in modo che sia possibile caricare la batteria (da 45.6 Wh) del terminale, rapidamente, grazie al caricatore Type-C da 60 watt, utile anche per rabboccare eventualmente e in contemporanea uno smartphone dalla propria USB Type-A con Quick Charge.