Il panorama tech di fine luglio 2025 è animato da due protagonisti d’eccezione: Google e Samsung, entrambe pronte a ridefinire l’esperienza utente nei rispettivi ecosistemi. Da un lato, Google introduce la Beta 14.9 di Android Auto, avvicinandosi al nuovo linguaggio grafico Material 3 Expressive, e spiana la strada all’arrivo di Gemini, l’assistente AI destinato a sostituire Google Assistant. Dall’altro, Samsung anticipa i suoi piani per i futuri Galaxy S26 Ultra e S27 Ultra, tra evoluzioni di design e rivoluzioni fotografiche, mentre affronta le reazioni degli utenti sul Galaxy Z Fold7 — che non si apre perfettamente piatto per scelta progettuale, non per difetto. In parallelo, con la One UI 8, l’azienda coreana decide di chiudere definitivamente le porte al modding, rimuovendo lo sblocco del bootloader dai suoi dispositivi più recenti. Scelte opposte ma complementari: Google punta su apertura e sinergia tra servizi, Samsung rafforza il controllo e la coerenza della propria piattaforma. Entrambe, però, plasmano il futuro della tecnologia mobile.
Mondo Google
La versione 14.9 Beta di Android Auto si prepara per il Material 3 Expressive
Con l’arrivo della Beta 14.9, Android Auto si avvicina a una delle trasformazioni estetiche e funzionali più rilevanti degli ultimi mesi. Tra le novità nascoste nel codice dell’aggiornamento, spicca la prima implementazione del design Material 3 Expressive, già adottato da Google su Android, Wear OS e molte app di sistema. L’interfaccia dell’infotainment in auto si prepara quindi a una nuova fase, caratterizzata da palette cromatiche dinamiche, contrasti visivi più marcati e un layout adattivo capace di armonizzarsi con l’ambiente del veicolo.
Un cambiamento apparentemente cosmetico, ma che riflette la strategia di Google nel voler offrire un’esperienza visiva coerente e fluida su tutti i dispositivi dell’ecosistema. Accanto a questo rinnovamento grafico, Android Auto Beta 14.9 preannuncia l’ampliamento della compatibilità con nuovi marchi automobilistici, tra cui Firefly (di Nio Inc.) e Lepar, segnando l’interesse di Google verso il mercato emergente delle auto elettriche. Ma la vera svolta è rappresentata dall’introduzione progressiva di Gemini, l’assistente vocale basato su intelligenza artificiale che andrà a sostituire Google Assistant. Il nuovo assistente promette una comprensione linguistica più fluida, interazioni più naturali e una gestione più intelligente dei comandi vocali in auto. Sebbene il passaggio sarà graduale e le due soluzioni coesisteranno per un certo periodo, il cambiamento punta a rendere la guida più sicura e interattiva.
Mondo Samsung
Galaxy S26 Ultra potrebbe avere una peculiarità di Z Fold7; addio zoom 3x con S27 Ultra
Secondo le ultime indiscrezioni, il Samsung Galaxy S26 Ultra potrebbe adottare una soluzione tecnica già vista su Galaxy Z Fold7 e S25 Edge: una sottile piastra sporgente di circa 3 mm, pensata per ottimizzare l’alloggiamento dei sensori fotografici mantenendo comunque un corpo più sottile. Il concept, non confermato ufficialmente, suggerisce un design che punta a coniugare eleganza e qualità fotografica. Sul fronte del Galaxy S27 Ultra, atteso nel 2027, le voci parlano invece di un cambio significativo nella fotocamera: l’eliminazione del teleobiettivo 3x a favore di un sensore Sony da 200 MP più grande, in grado di coprire l’intervallo di zoom intermedio tramite crop. Una scelta che potrebbe segnare la fine dell’attuale assetto quad-camera nei flagship Samsung, aprendo a un comparto triplo più versatile ed efficiente.
Samsung Galaxy Z Fold7: l’apertura non perfettamente piatta è voluta, non è un difetto
Il Samsung Galaxy Z Fold7 continua a far parlare di sé, complice una particolarità emersa in questi giorni e interpretata da alcuni utenti come un’anomalia. Diversi possessori del nuovo pieghevole hanno infatti notato che, una volta aperto, il display interno non raggiunge sempre una perfetta estensione a 180 gradi, restando leggermente inclinato. Tuttavia, questa caratteristica non rappresenta un difetto, bensì una scelta ingegneristica voluta da Samsung. Secondo quanto riportato su Weibo da Setsuna Digital, il comportamento sarebbe legato alla composizione stessa dello schermo, che include uno speciale adesivo multistrato. Dopo essere stato piegato a lungo, l’adesivo potrebbe impiegare qualche istante per distendersi completamente, rendendo necessario un breve periodo o una leggera pressione affinché il pannello raggiunga la sua apertura naturale, che oscilla tra i 178,5° e i 181,5°. Nulla di allarmante, dunque: si tratta di un funzionamento normale che non compromette l’esperienza d’uso, né richiede interventi di assistenza o sostituzioni.
Samsung dice stop al modding: con One UI 8 sparisce lo sblocco del bootloader
Con l’arrivo della One UI 8, Samsung ha rimosso in modo definitivo la possibilità di sbloccare il bootloader, segnando una svolta netta rispetto al passato. L’opzione “OEM Unlocking”, fondamentale per gli appassionati di modding e custom ROM, è infatti scomparsa dai dispositivi dotati della nuova interfaccia, come Galaxy Z Fold7 e Z Flip7. L’analisi del firmware ha confermato che il codice per lo sblocco è stato eliminato alla radice, rendendo impossibile qualsiasi metodo alternativo. Una scelta che, secondo alcuni, punta a rafforzare la sicurezza e ridurre le richieste di assistenza, ma che per molti utenti avanzati rappresenta un passo indietro nella libertà di utilizzo dei propri dispositivi.