Chuwi, produttore asiatico di minicomputer e portatili, capaci di imitare lo stile premium dei brand più blasonati, offrendo anche ottime performance dal punto di viste delle specifiche, dopo aver commercializzato l’ultrabook Chuwi LapBook SE (seguito del modello di Gennaio), è tornato nel mondo della tecnologia lillipuziana, col minuscolo Chuwi Minibook, anche in questo caso animato da Windows 10.
Partendo dai notebook più tradizionali, è impossibile non menzionare il Chuwi LapBook SE, un ultraportatile simil MacBook intravisto ad IFA 2018, che – all’interno di un leggero (1.44 kg) e silenzioso (fanless) chassis in alluminio spazzolato (317 x 215 x 15.9 mm) mette una batteria da 5.000 mAh (quindi da 33.7Wh) a supporto di un versatile (viste le espansioni via microSD, HDMI, due porte USB 3.0, e jack da 3.5 mm) hardware impostato, dal punto di vista logico, su 4 GB di RAM (di tipo LPDDR4) ed uno storage ibrido (32 GB eMMC più 128 GB di SSD M.2) in appoggio al processore quad-core (da 1.1 a 2.4 GHz in Turbo Boost) Intel N4100 della generazione Gemini Lake, ed alla GPU integrata UHD Graphics 600.
Quest’ultima si occupa delle elaborazioni grafiche relative al display, sormontato da una webcam da 2 megapixel (per Skype e Cortana, vista la presenza di ben due microfoni), formato da un pannello LCD IPS da 13.3 pollici redatto in risoluzione FullHD: in tema audio, invece, verranno senz’altro apprezzati i quattro speaker.
Provvisto di connettività senza fili, tramite un modem per il Wi-Fi ac a doppia banda (sia da 2.4 che da 5 GHz) e il Bluetooth 4.0, ma anche di una pratica tastiera retroilluminata, il Chuwi LapBook SE è listato intorno ai 328 euro, con spedizioni tramite importatori orientali.
Quello che manca al terminale appena visto sembra, paradossalmente, essere stato inserito nell’ancora inedito Chuwi Minibook (codename iLife NG08), un pocket notebook convertibile (vista la cerniera a 360°) appena visto nel corso della Global Sources Electronics Fair 2019 svoltasi ad Hong Kong.
Nello specifico, si tratta di un microscopico portatile che riesce a contenere le dimensioni mantenendo solo i pulsanti del touchpad, sostituito da un trackpoint in stile Lenovo ThinkPad, ed optando per un touchscreen OGS (one glass solution) da 8 pollici, FullHD e con aspetto panoramico a 16:10: la webcam, presente argutamente (ma insolitamente) nella cornice di sinistra, arriva a 2 megapixel, e non mancano nemmeno due speaker.
Presenti ai lati varie porte (microSD, jack da 3.5 mm, due porte USB di cui una 2.0 e una 3.0, una Type-C per l’alimentazione, una microHDMI), all’interno il processore Intel Gemini Lake N4000 (sino a 2.6 GHz), messo in tandem con una GPU integrata di 9° generazione, è dotato di un sistema di dissipazione attiva del calore, espulso dalla griglia sottostante, vicina allo slot M.2 che permette di aggiungere un SSD in appoggio all’hard disk (eMMC) da 64 o 128 GB: la memoria RAM (LPDDR3), invece, è da 4 od 8 GB.
La batteria del Chuwi Minibook (simile alla dinastia dei GPD Pocket) arriva a 3.500 mAh, più che sufficienti per 6 ore di uso medio, che scendono a 4 focalizzandosi sulla riproduzione video, mentre le connettività contemplano il Bluetooth, il Wi-Fi ma, in più, anche il 4G/LTE per un uso pienamente indipendente quando in mobilità.