In arrivo da Boston Dynamics, il cane robot che aiuta i suoi padroni

Non solo cagnolini robot piccoli e simpatici che rispondono ai nostri comportamenti: la Boston Dynamics va oltre, e predispone per il futuro un prototipo di cane robot molto intelligente, che opera in autonomia e che apre persino le porte.

In arrivo da Boston Dynamics, il cane robot che aiuta i suoi padroni

Negli ultimi anni nelle nostre case, per chi li vuole e se li può permettere, hanno fatto la comparsa cani robot di ogni genere e di piccole dimensioni, i quali si muovono attorno al proprio padrone, e gli fanno compagnia, rispondendo a determinate frasi o termini, come al nome che gli è stato assegnato.

La Boston Dynamics, un’azienda statunitense che si occupa di robotica e di hi-tech, è andata ben oltre questi limiti: in occasione della completa e soddisfacente realizzazione dei propri test, questa innovativa impresa ha postato in rete un video che ha stupito tutti, in quanto relativo al prototipo del cane robot del futuro.

La Boston Dynamics, per realizzare questo incredibile animale informatizzato, ha collaborato con due grandi aziende: da una parte ha ricevuto i finanziamenti e la collaborazione di Google X, la branca del motore di ricerca che si occupa delle nuove tecnologie, mentre per gli aspetti più complessi della programmazione robotica si è affiliata a Softban, azienda leader giapponese.

Il cane è una specie di quadrupede dal corpo rettangolare giallo con una telecamera posta sulla parte frontale, quattro agili zampe nere, ed una testa che in realtà è una grande mano meccanica che gli permette di compiere le operazioni più complesse per operare in autonomia.

Nel video, si mostra uno dei due cani robot che osserva una porta chiusa: questo lancia un richiamo wireless che attira un secondo cane robotizzato che, con la sua grande mano meccanica, raggiunge la maniglia, la apre, fa passare l’altro cane e, successivamente, lo segue avanzando dietro l’uscio della porta.

A quanto traspare, la Boston Dynamics vorrebbe commercializzare in futuro questo genere di robot che in alcuni casi potrebbero sostituire i cani in carne ed ossa. In questo manca una componente fondamentale, quella affettiva, di cui sicuramente l’azienda americana terrà conto quando vorrà mettere sul mercato il suo cane robot: anche quella merita la sua attenzione nella programmazione dell’intelligenza artificiale, e si è certi che si penserà anche a questo aspetto.

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