Già in passato, Huawei si è cimentata nella realizzazione di occhiali smart, gli Huawei X Gentle Monster Eyewear II: quest’anno, messa da parte la collaborazione con il celebre brand dell’occhialeria, il marchio cinese ha sfoderato i comunque eleganti Huawei Smart Glasses, animati da HarmonyOS.
I nuovi occhiali intelligenti di Huawei possono essere preferiti nei telai (impermeabili IPX4) Boston, Aviator e Wellington, adottando in ogni caso lenti da sole (1.899 yuan o 263 euro) o da vista (1.699 yuan o 235 euro): le stanghette supportano i comandi touch e, in questo modo, tramite il tocco (e il numero di tocchi), lo sfioramento e la pressione, sull’asta di sinistra, permettono di gestire la musica (anche nel volume), le telefonate, e di interpellare l’assistente virtuale Celia, che può leggere gli SMS, ricordare i taxi e i voli da prendere, rendere note le previsioni meteo, menzionare il nome di chi ci sta chiamando, etc.
A livello audio, gli Huawei Smart Glasses integrano speaker da 128 mm², che evitano di disperdere il suono e tutelano la privacy dell’utente direzionando l’output audio direttamente alle sue orecchie mediante la tecnica del campo sonoro inverso: il design a doppio microfono, invece, supporta la cattura dei suoni ambientali per ridurre il rumore del vento e assicurare buone conversazioni anche negli ambienti rumorosi.
Sul versante smart, negli Huawei Smart Glasses la connessione con la sorgente audio è possibile in multi-point, con due dispositivi in contemporanea tra cui operare un rapido switch e, condividendo lo stesso sistema operativo di altri prodotti del marchio, l’utente può reindirizzare dagli stessi agli occhiali la fonte del suono. Rispetto a diversi altri prodotti simili, gli occhiali Huawei Smart Glasses sono dotati anche di funzioni per la cura del benessere fisico.
Ciò è possibile vista la presenza di sensori che monitorano la postura del collo e della colonna vertebrale in modo che, mettendo a frutto la collaborazione del dipartimento di medicina riabilitativa dell’ospedale che collabora con l’Università di Sun Yat-sen, si possano ottenere in tempo allarmi in merito alla salute di queste due componenti fisiche. In tema di autonomia, con una ricarica magnetica effettuata, si ottengono 16 ore di funzionamento ma, grazie alla carica rapida, dopo appena 10 minuti di rabbocco si può già godere di 80 minuti di playing musicale.