Huawei e General Electric investono nell’Italia e nei suoi talenti

Periodo di grandi investimenti tecnologici in Italia. Qualche settimana fa Apple annunciò la creazione di un centro di programmazione iOS a Napoli ed oggi, Huawei e General Electric comunicano investimenti ed assunzione di talenti in Italia.

Huawei e General Electric investono nell’Italia e nei suoi talenti

Qualche giorno fa abbiamo aggiornato i lettori su una bellissima novità per il nostro Paese. Apple, per bocca del suo CEO, Tim Cook, aveva illustrato l’intenzione di aprire il primo polo di programmazione europeo per app iOS proprio nel Bel Paese e, in particolare, a Napoli.

A distanza di qualche giorno anche altri big tecnologici mostrano manifestazioni d’interesse per la nostra penisola: Huawei e General Electric, in particolare, hanno annunciato diverse forme di investimento in Italia.

In particolare, per quanto riguarda la cinese Huawei (nota non solo per gli smartphone, vedi i bellissimi smartwatch presentati al CES 2016, l’azienda in questione ha partecipato alla serata conclusiva del Talent Lab 2016, iniziativa promossa con Miur e Mise, in cui sono stati premiati, con attestati di partecipazione, 10 studenti italiani (5 maschi e 5 femmine) che hanno seguito un periodo di stage proprio presso la Huawei.

Per l’occasione, il senior vice president di Huawei – Qu Wenchu – ha spiegato di credere molto nell’Italia perché occupa una posizione strategica nel contesto europeo e perché è un ambiente favorevole alle imprese: soprattutto per la presenza di talenti. Huawei, infatti, ritiene importante investire – per le strategie aziendali – sempre di più nella ricerca e sviluppo e già nel 2014 lo ha fatto con 6,6 miliardi di dollari corrispondenti al 14% del suo fatturato globale.

Non meno importante è stata l’iniziativa della General Electric che, in seguito ad un accordo con il ministro italiano dello Sviluppo Economico, ha deciso di investire 600 milioni di dollari per realizzare un centro ingegneristico di primo livello in Toscana con la finalità di produrre grandi turbine e di raddoppiare il volume produttivo in Italia, generando – nei prossimi 5 anni – un fatturato di almeno 1,7 miliardi di dollari.

Huawei e General Electric investono in Italia perché la ritengono strategica, piena di opportunità di business e ricca di talenti. Che sia un’inversione di tendenza capace di innescare – nella stagnante economia italiana – quel circolo virtuoso che da tanto tempo si attendeva?

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