Nel corso del day one della kermesse High-End Munich 2022, diversi brand hanno presentato i loro dispositivi audio premium, tra cui (per citare quelli della casa madre Sound United) Denon, che ha svelato due amplificatori stereo e un lettore CD evoluto, e Marantz che ha ufficializzato il lettore CD 60.
Partendo da Denon, il primo prodotto portato all’attenzione del mercato è consistito nel PMA-900HNE (Giugno, 1.999 euro): si tratta di un amplificatore con accorgimenti anti-vibrazioni, esplicati in piedini in resina ABS, placche d’acciaio da 1 mm, e strutturazione a 6 blocchi. che integra un DAC Burr-Brown PCM1795 accreditato di 140 W x 2 su 4 ohm o di 70 W x 2 su 8 ohm di potenza, di una distorsione armonica pari a 0.01, e del supporto alla riproduzione ad alta risoluzione (384 kHz / 32-bit in PCM).
Gli algoritmi della tecnologia Advanced AL32 Processing Plus riscostruiscono una forma d’onda prossima a quella del segnale originale, mentre la funzione Analog Mode evita che la sezione digitale influisca con i suoi circuiti su quella digitale e la funzione Source Direct bypassa gli interventi sul segnale sorgente. Associabile a due diffusori, il PMA-900HNE comprende un coassiale, due ingressi digitali ottici, 1 uscita e 3 ingressi analogici su RCA, 1 ingresso di tipo EXT.PRE qualora si intenda ricorrere a un pre-amplificatore esterno.
Il PMA-900HNE (Luglio, 999 euro), sempre strutturato per minimizzare le vibrazioni, a partire dalla Signal Level Divided Construction che gestisce i percorsi del segnale, è un amplificatore che integra un’architettura Advanced HC Single Push-Pull cui si deve una potenza di 2x85W/4 ohm o di 2x50W/8ohm, sempre con un’insignificante distorsione armonica del segnale (0,01%). Sono presenti le connettività Apple AirPlay 2, Wi-fi ac dual band e Bluetooth, lo streaming da Spotify, Deezer, TuneIn, Amazon Music, la compatibilità con Assistant e Alexa, il supporto verso gli standard Roon Ready e, in quota multi-room, Heos.
Tra le porte, non mancano le uscite sub e pre, quella per i giradischi con testine MM o MC, tre ingressi analogici, quattro ingressi S/PDIF e una USB Type-A (con carica a 5 V , 1 A e supporto per la musica liquida).
Degno compagno di questo amplificatore è il lettore CD DCD-900NE (Giugno, 499 euro). Tale dispositivo minimizza le interferenze accorciando i percorsi del segnale e riduce le vibrazioni con accorgimenti strutturali, come il trasformatore collocato verso il fondo: dotato quale DAC di un ESS 32 bit, e dell’AL32 Processing Plus che si occupa dell’upsampling ricostruendo la forma d’onda analogica, dalla USB Type-A sul davanti supporta la musica in alta risoluzione, mentre la meccanica CD legge anche i CD riscrivibili (solo una volta R, o più volte RW) con predisposizione verso i formati audio con perdita di qualità (WMA, AAC ed MP3) o senza (ALAC, FLAC, DSD, AIFF). La preservazione della purezza del suono analogico è conseguibile con la funzione Pure Direct che spegne le uscite digitali e il display per evitare impatti sulla sezione analogica: sul piano delle porte, infine, vi sono quelle digitali (coassiale e ottica) e la RCA.
Da Marantz arriva il lettore CD 60 (Giugno, 799 euro). Quest’ultimo ha uno chassis in lamiera metallica spessa 1 mm, con fondo rinforzato antivibrazione e frontale stilisticamente mutuato dall’amplificatore Model 40n, stante l’impiego di una piastra anteriore piatta e di lati – con trama – leggermente concavi: ancora a livello strutturale, è presente una collocazione simmetrica, sulla scheda audio, del circuito Hyper Dynamic Amplifier Modules (HDAM) e del trasformatore EI tal che, disegnato un percorso più diretto per il segnale, alle alte frequenze tocchino meno distorsioni.
In ragione del convertitore analogico digitale ESS ES9016K2M sono gestiti i campionamenti del segnale sino a 5,6 MHz in DSD e sino a 192 kHz a 24-bit: la resa sonora può beneficiare, comunque, di due filtri digitali ad hoc. Nell’ascolto in cuffie, intervengono il circuito (con tre livelli di guadagno) HDAM-SA2 e un amplificatore, escludibile – se non usato – per evitare interferenze.
Anche in questo caso la meccanica CD legge i supporti ottici rimasterizzabili una o più volte contenenti brani nei formati MP3 e WMA mentre, in merito alla porta USB Type-A sul davanti, la stessa legge pennette formattate nei file system fat16/32, contenenti brani in formati lossy (MP3, WMA e AAC) o loseless (WAV, FLAC, ALAC, AIFF e DSD).