Quando si utilizza uno smartphone, uno degli aspetti più importanti riguarda la sua resistenza agli urti. Molto spesso un utente possiede uno smartphone con un valore notevole (anche migliaia di euro, in alcuni casi) e, per questo motivo, è fondamentale che venga garantito un minimo di resistenza ai danni da caduta.
Se questo problema era meno evidente in passato, quando la maggior parte degli smartphone era realizzata in policarbonato, oggi riveste un’importanza fondamentale. Sempre più smartphone sono realizzati completamente in vetro, una scelta estetica particolarmente azzeccata (l’utente medio preferisce smartphone realizzati con questo materiale in quanto più ‘eleganti’) ma che espone il prodotto ad un rischio maggiore relativamente alla sua rottura. Per tentare di arginare questo fenomeno, Corning ha appena presentato il suo nuovo vetro protettivo.
Chiamato Gorilla Glass 6, dalla presentazione ufficiale si evince come l’azienda si sia concentrata sul progettare un vetro in grado di garantire l’integrità dello smartphone in caso di cadute multiple. La nuova soluzione protettiva sarebbe stata realizzata con materiali completamente diversi e con un processo chimico tale da conferire a questo prodotto una resistenza praticamente doppia rispetto alla soluzione precedente.
Stando ai dati pubblicati da Corning, il nuovo Gorilla Glass 6 sarebbe stato progettato per resistere a circa 15 urti da cadute che avvengono a circa 1 metro di altezza (quelle che, secondo Corning, sono le più frequenti, a contatto con un materiale ‘duro’). Secondo l’azienda, il vetro ha le potenzialità per proteggere il dispositivo per circa 2 anni, considerando il fatto che, in media, ciascun utente faccia cadere il proprio smartphone sette volte all’anno.
Oltre a garantire la resistenza del prodotto sul quale la protezione è montata, il vetro di Corning è completamente trasparente e permette la ricarica wireless del dispositivo (solo in alcuni smartphone selezionati). È offerta anche un’ottima sensibilità al tocco e, già da oggi, non darebbe ‘fastidio’ alla possibile implementazione di un sensore biometrico al di sotto del vetro protettivo (come nel Vivo X20 Plus UD).