Google continua a ridisegnare la propria esperienza utente in vista del Google I/O 2025, puntando su un’integrazione sempre più profonda dell’intelligenza artificiale e su un linguaggio visivo moderno e coerente tra le piattaforme. Dalla nuova interfaccia di gestione degli account in Maps al debutto della funzione “Remix” in Google Foto, passando per gli aggiornamenti della beta di Android 16 e il restyling della schermata di blocco dei Pixel, le novità riflettono una strategia chiara: rendere i servizi più intuitivi, intelligenti e capaci di coinvolgere l’utente anche sul piano emozionale. A completare il quadro, l’arrivo imminente di un motore di ricerca visuale e l’espansione di Gemini AI nei wearable delineano una Google più audace, pronta a sfidare il crescente peso delle piattaforme concorrenti basate su AI.
Google Maps rinnova la gestione degli account: interfaccia più chiara e coerente
Google ha iniziato a introdurre una nuova interfaccia per il selettore di account su Maps, sia su Android che iOS. Il cambiamento, ispirato al design già adottato nella versione web dei principali servizi Google, porta un layout più ordinato con l’immagine del profilo centrata, un saluto personalizzato, il pulsante per gestire il proprio account e un menu a comparsa per cambiare profilo. La distribuzione è ancora graduale, ma segna un importante passo nella direzione di un’esperienza utente unificata tra mobile e desktop, migliorando la gestione degli account multipli.
Google Fotos si evolve: in arrivo “Remix”, la funzione IA per trasformare le immagini con filtri artistici
Secondo un’analisi dell’ultima versione dell’APK di Google Fotos, la piattaforma si prepara a introdurre “Remix“, una nuova funzione che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per applicare filtri creativi alle foto archiviate dagli utenti. La novità, scoperta sotto il nome in codice “bluejay”, permetterebbe di modificare le immagini con stili visivi come anime, claymation e disegni a mano, similmente a quanto già visto con Galaxy AI di Samsung o alcune funzioni di ChatGPT.
Attivabile dal pulsante “+” dell’app, la funzione richiederebbe il backup preventivo delle immagini, suggerendo un’elaborazione lato server. Non mancherebbero strumenti per annullare i cambiamenti e sistemi di controllo per evitare usi impropri. L’interfaccia appare già ben definita, lasciando intuire che l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già durante il Google I/O 2025.
Android 16 Beta 4.1 disponibile sui Pixel: fix critici e patch di aprile
Google ha rilasciato Android 16 Beta 4.1 per i dispositivi Pixel, un aggiornamento focalizzato sulla correzione di numerosi bug segnalati dagli utenti. Tra i problemi risolti figurano quelli relativi alla vibrazione tattile, alla registrazione video in 4K, al consumo anomalo della batteria e alla visualizzazione della mappa meteo. La build BP22.250325.012 include anche la patch di sicurezza di aprile 2025 ed è disponibile via OTA per un’ampia gamma di dispositivi, dal Pixel 6 al nuovo Pixel 9 Pro Fold, consolidando ulteriormente il percorso verso la versione stabile del sistema operativo.
Pixel si rifà il look: la nuova schermata di blocco tra eleganza e funzionalità
Nella breve GIF ufficiale condivisa da Google emergono dettagli inediti sulla prossima schermata di blocco dei Pixel, che abbraccia lo stile Material 3 Expressive con un’interfaccia più raffinata e razionale. Il nuovo Always on Display adotta uno sfondo desaturato per contenere i consumi energetici, che torna alla sua vivacità originale con un semplice tocco. Accanto all’orologio compaiono ora le “complicazioni” meteo e data, mentre le notifiche vengono sintetizzate in piccole icone ordinate in basso, offrendo un colpo d’occhio pulito e immediato. Queste novità, che non faranno parte della prima versione stabile di Android 16, potrebbero arrivare più avanti tramite aggiornamenti QPR o con Android 17.
Google punta sulla scoperta visuale per contrastare la fuga di ricerche verso l’IA
Durante il Google I/O 2025 sarà svelato un nuovo motore di ricerca visivo che, ispirandosi a piattaforme come Pinterest e Cosmos, offrirà risultati sotto forma di immagini tematiche in ambiti come moda e interior design. L’obiettivo è chiaro: trattenere gli utenti sul proprio ecosistema e recuperare i ricavi pubblicitari erosi da soluzioni IA concorrenti come ChatGPT. La novità sarà affiancata da un agente AI per sviluppatori, utile per automatizzare l’intero ciclo del software, e da una versione vocale di Gemini AI integrata nei dispositivi wearable, a dimostrazione di come Google stia ripensando il suo futuro nel segno dell’intelligenza artificiale e della scoperta immersiva.