Google rivoluziona il futuro della tecnologia: Android 16 Beta, AI potenziata, Pixel Watch avanzato e occhiali XR al TED2025

Google sta accelerando l'innovazione tecnologica con l'espansione di Android 16, l'introduzione dell'AI Gemini 2.5, nuove funzionalità sui Pixel Watch, chip avanzati e il debutto degli occhiali XR, portando la tecnologia mobile, l'intelligenza artificiale e l'AR a un livello mai visto prima.

Google rivoluziona il futuro della tecnologia: Android 16 Beta, AI potenziata, Pixel Watch avanzato e occhiali XR al TED2025

Google continua a espandere e innovare nel suo ecosistema, introducendo una serie di novità che abbracciano vari ambiti della tecnologia. Dalla diffusione della Beta di Android 16 su dispositivi come OnePlus e Xiaomi, all’evoluzione dell’intelligenza artificiale con Gemini 2.5 Pro, fino alle innovazioni hardware e software presentate al Cloud Next ’25, il gigante di Mountain View sta consolidando la sua posizione di leader nella tecnologia mobile e cloud. Le nuove funzionalità, come il rilevamento delle chiamate spam su Pixel Watch e il potenziamento dei chip AI Ironwood, segnalano l’ambizioso piano di Google di rendere l’intelligenza artificiale sempre più integrata nella vita quotidiana degli utenti. Con l’annuncio dei nuovi occhiali XR e la continua espansione dei suoi servizi basati sull’intelligenza artificiale, Google sta dando vita a un futuro in cui la tecnologia non è solo uno strumento, ma un assistente sempre presente e reattivo.4o mini

Android 16 Beta si espande oltre i Pixel: arriva su OnePlus 13, Xiaomi 15 e 14T 

La Beta di Android 16 si sta espandendo oltre i dispositivi Pixel, raggiungendo anche i modelli OnePlus 13, Xiaomi 15 e 14T. OnePlus ha rilasciato la Beta 2, ma la versione presenta ancora numerosi bug, limitandone l’uso quotidiano. Nonostante ciò, la compagnia ha offerto la possibilità di tornare a Android 15 stabile, con la consapevolezza che ciò comporterà la perdita dei dati utente. Xiaomi, dal canto suo, ha avviato il “Developer Preview Program” per Xiaomi 15 e 14T, ma la versione disponibile è ancora una build basilare derivata dall’AOSP, pensata per permettere agli sviluppatori di adattare le loro app alla nuova versione di Android. Questo rilascio anticipato è parte della nuova strategia di Google, che ha deciso di accelerare lo sviluppo di Android 16, con l’obiettivo di allineare meglio i lanci dei dispositivi e dei chip dei partner. Nonostante le limitazioni delle versioni Beta, l’aggiornamento promette novità significative per gli utenti nei prossimi mesi.

Deep Research potenziato con Gemini 2.5 Pro

La funzione “Deep Research” di Google, integrata in Gemini, è stata potenziata con l’adozione del modello sperimentale Gemini 2.5 Pro. Questa evoluzione offre agli utenti di Gemini Advanced capacità di analisi e sintesi delle informazioni notevolmente superiori rispetto alle versioni precedenti. Introdotta lo scorso anno, Deep Research funge da assistente di ricerca basato sull’IA, capace di esplorare argomenti complessi e generare report dettagliati con citazioni pertinenti. Con Gemini 2.5 Pro, gli utenti possono ora sfruttare questa potenza sia sul web che tramite le applicazioni Android e iOS.

Secondo i test condotti da Google, i valutatori umani hanno preferito i report generati da Gemini Deep Research con Gemini 2.5 Pro rispetto a quelli prodotti dalla funzione Deep Research di OpenAI con un margine superiore a 2 a 1. Gli utenti hanno evidenziato progressi significativi nel ragionamento analitico e nella sintesi delle informazioni, portando alla creazione di report di ricerca ancora più perspicaci. Per chi è abbonato a Gemini Advanced, è possibile selezionare il modello sperimentale Gemini 2.5 Pro dal menu a tendina e scegliere “Deep Research” nella barra di prompt per sperimentare queste nuove capacità.

Google accelera sull’IA: chip Ironwood, Gemini 2.5 Flash e sicurezza unificata nel Cloud Next ’25

Durante il Cloud Next ’25 di Las Vegas, Google ha svelato una raffica di innovazioni pensate per rendere l’intelligenza artificiale più accessibile, potente e integrata. Tra le principali novità spiccano i nuovi chip TPU Ironwood, 3.600 volte più performanti rispetto alla prima generazione, e il modello Gemini 2.5 Flash, ottimizzato per operazioni rapide in tempo reale. Entrambi potenziano l’ecosistema Vertex AI, che ora supporta anche Google Maps per risposte geolocalizzate più accurate. L’evento ha introdotto anche strumenti per sviluppare agenti intelligenti interoperabili, una rete Cloud WAN globale più veloce e conveniente, e l’inedito Unified Security, pensato per rafforzare la protezione informatica sfruttando le potenzialità dell’IA.

Google Workspace si rinnova con l’AI Gemini: audio nei documenti, analisi smart e automazioni

Google ha aggiornato Workspace con nuove funzioni basate su Gemini. Nei Documenti arriva l’integrazione audio per creare podcast dai testi e lo strumento “Help-me refine” per migliorare la scrittura. Fogli sfrutta l’AI per analizzare dati e generare insight automaticamente. Chat migliora la collaborazione tra team, mentre Vids adotta il generatore d’immagini Veo 2. Infine, debutta Workspace Flows, per automatizzare attività ripetitive e ottimizzare i flussi di lavoro.

Rilevamento delle chiamate spam in tempo reale su Pixel Watch

Con il Feature Drop di marzo, Google ha introdotto la funzionalità “Scam Detection” dedicata al rilevamento delle truffe per chiamate e messaggi sui propri smartphone Pixel. Ora, anche i Pixel Watch 2 e Pixel Watch 3 beneficiano di questa funzione, permettendo agli utenti di identificare in tempo reale le chiamate spam direttamente dal polso. Attualmente, la feature è abilitata solo negli Stati Uniti e supporta le chiamate in inglese. Richiedendo l’IA on-device di Gemini Nano presente su Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL, anche sugli orologi con connettività LTE è necessario essere connessi allo smartphone per poterla utilizzare. In caso di chiamata sospetta, un segnale acustico viene emesso all’inizio della chiamata e a intervalli regolari. Se la probabilità di truffa è elevata, l’utente riceverà una notifica, un suono e una vibrazione, permettendo di ignorare la notifica o terminare la chiamata direttamente dal Pixel Watch.

Due gravi falle zero-day corrette da Google: nel mirino anche un attivista

Google ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza per Android che corregge due vulnerabilità zero-day già utilizzate in contesti reali. Una delle falle, identificata come CVE-2024-53197, è stata scoperta da Amnesty International e Google TAG, e sarebbe stata impiegata da Cellebrite – azienda specializzata in strumenti di analisi forense – per spiare uno studente attivista serbo. Secondo Amnesty, l’attacco si è basato su una catena di tre exploit, usati per accedere in modo non autorizzato al dispositivo dell’attivista.

La seconda vulnerabilità, CVE-2024-53150, individuata sempre da Google, risiede nel kernel di Android e potrebbe avere gravi implicazioni in termini di sicurezza, sebbene non sia confermato un suo utilizzo attivo. Google ha classificato una delle due falle come critica, in quanto consentirebbe un’escalation di privilegi da remoto senza l’interazione dell’utente. Il codice delle patch verrà reso pubblico entro 48 ore, ma la reale efficacia dipenderà dalla tempestività con cui i produttori rilasceranno gli aggiornamenti, in un ecosistema Android ancora troppo frammentato.

Revisione dei prezzi per la serie Pixel fino al 2028

Secondo fonti riportate da Android Headlines, Google ha pianificato una revisione significativa dei prezzi per la serie Pixel, con strategie delineate fino al 2028. L’azienda intende mantenere la gamma attuale, includendo il modello base, due versioni “Pro”, un dispositivo Fold ogni estate e un Pixel della serie “a” ogni primavera. Entro il 2028, Google prevede di ridurre il prezzo dei dispositivi Fold a 1.500 dollari (circa 1.363 euro al tasso di cambio attuale). Il primo passo significativo in questa direzione dovrebbe avvenire già quest’estate, con il Pixel 10 Pro Fold proposto a 1.600 dollari (circa 1.453 euro), ovvero 200 dollari in meno rispetto al prezzo di lancio del Pixel 9 Pro Fold. Il modello base del Pixel 10 dovrebbe mantenere un prezzo di 799 dollari (circa 726 euro), mentre per le versioni Pro, Google prevede di mantenere il prezzo del modello compatto Pixel 10 Pro a 999 dollari (circa 849 euro), aumentando il divario con il Pixel 10 Pro XL, che dovrebbe essere proposto a 1.199 dollari (circa 1.089 euro). I modelli della serie Pixel “a” dovrebbero mantenere un prezzo di 499 dollari (circa 453 euro) fino all’uscita del Pixel 12a nel 2028. Tuttavia, queste strategie potrebbero subire variazioni a causa di eventuali modifiche alle politiche commerciali e alle tariffe imposte dall’amministrazione statunitense.

Google mostra gli occhiali XR al TED2025: l’AI indossabile è realtà

Al TED2025, Google ha sorpreso il pubblico mostrando un prototipo funzionante dei suoi occhiali Android XR, indossati da Shahram Izadi, a capo del progetto. Discreti e leggeri, questi occhiali integrano l’intelligenza artificiale Gemini e offrono funzionalità come traduzioni in tempo reale, riconoscimento di immagini e interazione diretta con altri dispositivi Android. Si tratta di un salto concreto verso l’AI indossabile, che non vive più solo nei telefoni ma davanti agli occhi dell’utente. Il design compatto li differenzia dal visore XR di Samsung, anch’esso mostrato all’evento, pensato più per l’intrattenimento immersivo. Entrambi i dispositivi puntano a sfidare Apple e a ridefinire l’esperienza AR. Anche se le date di lancio restano ignote, la presenza del prototipo sul palco segna l’inizio di una nuova era: quella dell’intelligenza artificiale che ci accompagna davvero ovunque.

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