Google: novità Gemini AI, Google Play Games, Gmaps, Google Play Games, Pixel, ricerca

Google sta facendo passi avanti nell'integrazione dell'assistente vocale Gemini AI con Spotify, l’implementazione di nuove funzionalità in Google Maps, e il crescente successo dei suoi dispositivi Pixel. Nel frattempo, affronta sfide legali e tecniche con un bug in Google Play Games e modifiche alla ricerca in Europa in risposta al Digital Markets Act.

Google: novità Gemini AI, Google Play Games, Gmaps, Google Play Games, Pixel, ricerca

Google continua a espandere il proprio ecosistema tecnologico con tre importanti novità: l’integrazione dell’assistente Gemini AI con Spotify, una novità per Google Maps e la crescente diffusione degli smartphone Pixel, che stanno guadagnando terreno nel competitivo mercato mobile. Nel contempo, è emerso un bug nei Google Play Games, e si prospetta una causa legale, oltre a cambiamenti alla ricerca in Europa. 

Gemini AI si integra con Spotify: comandi vocali per la musica

Gemini AI, l’assistente intelligente di Google, ha compiuto un passo significativo integrandosi con Spotify, il noto servizio di streaming musicale. Questa innovazione permette agli utenti di controllare la musica con semplici comandi vocali, utilizzando un linguaggio naturale per selezionare brani, artisti, album o playlist. Si tratta della prima estensione di Gemini con un’app musicale di terze parti, dopo il debutto con WhatsApp.

Disponibile inizialmente solo in inglese e su dispositivi Android compatibili, questa funzionalità consente un’interazione fluida con Spotify, rendendo più semplice la riproduzione musicale. Tuttavia, alcune limitazioni restano evidenti: non è possibile creare playlist o stazioni radio direttamente tramite l’assistente vocale, e il supporto multilingua, inclusa la versione italiana, arriverà in futuro. L’integrazione è particolarmente utile per chi ha configurato più servizi musicali, come YouTube Music. In questo caso, sarà necessario specificare quale app utilizzare al primo comando, mentre Gemini ricorderà automaticamente l’ultima scelta per le richieste successive. Questa caratteristica semplifica l’accesso ai contenuti, ottimizzando l’esperienza d’uso.

Google Maps indica la presenza di scale lungo i percorsi a piedi

Google Maps ha introdotto una nuova funzionalità che segnala la presenza di scale lungo i percorsi a piedi, migliorando così l’esperienza degli utenti con difficoltà di mobilità. Questa novità, disponibile su dispositivi iOS e Android, è particolarmente utile per chi si sposta su sedia a rotelle, ha problemi di deambulazione o porta carichi pesanti come borse o valigie. Quando ci sono scale nel percorso selezionato, un’icona circolare con il simbolo delle scale appare sulla mappa, indicando la loro posizione esatta. In questo modo, gli utenti possono facilmente decidere se proseguire lungo il percorso od optare per un’alternativa senza scale, aumentando la comodità e l’accessibilità dei percorsi a piedi. Questa funzione si inserisce in un più ampio progetto di Google volto a rendere Maps sempre più inclusivo, con altre opzioni di accessibilità già disponibili nelle impostazioni dell’app, come la visualizzazione dei servizi dedicati alle persone in sedia a rotelle.

Google Play Games: nuovo bug visualizza il pulsante di aggiornamento anche senza una nuova versione disponibile

Google Play Games sta affrontando un bug fastidioso che ha creato confusione tra gli utenti dell’app. Da ottobre 2024, diversi utenti hanno segnalato, attraverso piattaforme come Reddit, che l’app visualizza erroneamente un aggiornamento disponibile, nonostante non ci sia una nuova versione da installare. Sebbene questo problema non influenzi le prestazioni generali dell’applicazione, l’avviso persistente sull’aggiornamento crea frustrazione, poiché non scompare facilmente. Il problema si presenta solo nella schermata di gestione dell’app, dove l’unica opzione visibile è “Disinstalla” o “Apri“, ma non quella per verificare manualmente la disponibilità di aggiornamenti. Google è al corrente della situazione e sta lavorando per risolverla, come confermato nella sezione “Problemi noti” della community.

Pixel cresce nel mercato: quota triplicata in pochi mesi

Parallelamente, Google registra progressi significativi con la linea di smartphone Pixel, che ha visto un notevole incremento della propria quota di mercato negli Stati Uniti. Secondo i dati di StatCounter, i dispositivi Pixel hanno raggiunto una quota del 12,2% a partire da ottobre 2024, un risultato impressionante rispetto al modesto 4% di pochi mesi prima. Questa crescita triplicata dimostra l’interesse crescente dei consumatori verso i telefoni di Google, noti per il supporto prolungato e le prestazioni ottimizzate con Android.

Nonostante i numeri mostrino un trend positivo, la concorrenza rimane agguerrita. Apple continua a dominare il mercato statunitense con una quota del 52,9%, seguita da Samsung al 23,8%. Tuttavia, l’incremento della popolarità dei Pixel rappresenta una tendenza promettente per Google, che punta a conquistare nuovi segmenti di utenti, soprattutto con il lancio di Android 15 e delle sue funzionalità avanzate.

Google cita in giudizio OpenAI, Perplexity e Microsoft nell’ambito del processo antitrust

Nel contesto del processo antitrust che coinvolge Google, il gigante della ricerca ha citato in giudizio i suoi principali concorrenti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, OpenAI, Perplexity e Microsoft. La causa arriva mentre Google si prepara a difendersi dalle accuse di monopolio illegale nel settore della ricerca, confermate da una sentenza emessa ad agosto dal giudice Amit Mehta. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto a Google di disinvestire da Chrome e da altri asset legati alla ricerca e alla pubblicità basata sull’intelligenza artificiale, ma Google sta cercando di opporsi a queste richieste. In questa fase, ha richiesto l’accesso a dati sensibili delle aziende concorrenti, tra cui informazioni finanziarie e sugli utenti, nonché dettagli sugli accordi di licenza con altre entità. Le aziende citate, in particolare quelle nel campo dell’IA, stanno opponendo resistenza, cercando di proteggere la riservatezza delle informazioni richieste. Il caso potrebbe portare a un importante punto di svolta per il futuro della concorrenza nel settore della ricerca online e dell’intelligenza artificiale.

Google propone nuovi cambiamenti alla ricerca in Europa

In risposta alle preoccupazioni sollevate da siti di comparazione prezzi come Booking.com e Airbnb, Google ha avanzato una proposta per modificare il modo in cui questi siti vengono visualizzati nei risultati di ricerca in Europa, al fine di adeguarsi al Digital Markets Act (DMA). Tale legge impone che le piattaforme dominanti come Google non favoriscano i propri prodotti nei risultati di ricerca. Per conformarsi a questa normativa, Google ha proposto di introdurre nuove unità espanse e formattate in modo uniforme, che permettano agli utenti di scegliere tra i siti di comparazione prezzi e i siti dei fornitori. Inoltre, la società ha suggerito di testare la rimozione della sua mappa degli hotel in paesi come Germania, Belgio ed Estonia, come risposta alle richieste dei concorrenti che chiedevano un “divieto totale” su formati di ricerca più complessi. Questi cambiamenti arrivano dopo che Google è stata accusata di monopolizzare il mercato della ricerca online, con un recente giudizio che ha stabilito che l’azienda gestisce un monopolio illegale, mentre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto sanzioni che includono la cessione di Chrome.

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