Negli ultimi giorni, Google ha avviato una serie di aggiornamenti che stanno ridisegnando l’esperienza d’uso delle sue principali app e servizi, ma non senza qualche intoppo. Mentre la beta di Google Messaggi crea grattacapi a chi la utilizza, altrove prende forma una nuova filosofia grafica, il Material 3 Expressive, che sta colorando il Play Store, la Pixel Camera e molte altre app di sistema. Tra miglioramenti visivi, novità hardware e battaglie contro la pirateria o i blocchi pubblicitari su YouTube, il colosso di Mountain View si muove lungo un percorso di rinnovamento profondo, che prepara il terreno per Android 16.
Google Messaggi Beta: il bug che blocca l’app e come affrontarlo
La versione beta di Google Messaggi (20250610_00_RC02.phone.openbeta_dynamic) sta creando non pochi problemi su smartphone Pixel e Samsung, causando continui blocchi dell’app. Il problema si manifesta principalmente quando si tenta di selezionare i destinatari per inoltrare messaggi o immagini: premendo il tasto “Inoltra” l’app va in crash, interrompendo la condivisione. Anche il tentativo di condividere link da Chrome usando Messaggi come metodo di condivisione provoca lo stesso errore, costringendo gli utenti a copiare manualmente i link.
Per le immagini, un possibile workaround consiste nel salvarle prima in galleria e poi caricarle dall’app Messaggi. In attesa di una patch ufficiale da parte di Google, chi partecipa al programma beta può uscire dal testing e reinstallare la versione stabile dal Play Store per tornare a un funzionamento senza intoppi. Questa fase critica arriva mentre Google Messaggi si prepara a ricevere un aggiornamento grafico con Material 3 Expressive, che promette una nuova esperienza visiva.
Google Play Store si rinnova con un look più colorato grazie a Material 3 Expressive
Google ha iniziato a distribuire un aggiornamento visivo per la scheda di ricerca del Play Store, visibile dalla versione 46.5.19 dell’app, che introduce icone più colorate e vibranti in sostituzione del design minimalista blu utilizzato fino a oggi. Questa trasformazione fa parte della transizione verso il Material 3 Expressive, una nuova filosofia grafica che valorizza la gerarchia delle informazioni, la personalizzazione e un uso più esteso dei colori nell’interfaccia. Sebbene la forma delle icone resti invariata, l’adozione di tonalità più vivide facilita la distinzione tra le categorie, migliorando così la chiarezza visiva e l’esperienza di navigazione all’interno del negozio digitale.
Questo aggiornamento via server sarà disponibile progressivamente per tutti gli utenti, anticipando un’implementazione più ampia prevista con l’arrivo di Android 16, che adotterà lo stesso stile Material 3 Expressive in molte app del sistema operativo.
La Pixel Camera si rinnova: il Material 3 Expressive colora l’esperienza d’uso
Google continua a spingere sull’evoluzione grafica delle sue app, e ora tocca alla Pixel Camera abbracciare il nuovo stile Material 3 Expressive. Con la versione 9.9.106.767010485.16, analizzata in anteprima da Android Authority, emergono i primi indizi di un cambiamento che punta a rendere l’interfaccia più dinamica e accessibile. Il menu delle impostazioni, sebbene ancora non visibile pubblicamente, è stato sbloccato manualmente, rivelando una veste più colorata, rettangoli bianchi attorno alle voci e nuovi toggle intuitivi con segni di spunta o crocette.
Questo nuovo look, che potrebbe non entusiasmare chi ama la pulizia estrema del Material Design tradizionale, migliora però l’usabilità, grazie a un’organizzazione visiva più chiara e leggibile. Secondo quanto anticipato, il restyling non si fermerà alle impostazioni: anche il mirino e altre sezioni dell’app potrebbero presto ricevere lo stesso trattamento. Material 3 Expressive, infatti, punta proprio a un’esperienza più coinvolgente e personalizzata, combinando elementi vivaci e animazioni fluide senza sacrificare la semplicità. L’obiettivo è offrire all’utente un’interazione più intuitiva, coerente e al passo con le tendenze estetiche attuali.
Google Pixel 10: macro perfette grazie a due fotocamere posteriori
I rumor più recenti suggeriscono che i Google Pixel 10 potranno scattare foto macro utilizzando sia la fotocamera ultra grandangolare sia il teleobiettivo, lasciando allo smartphone il compito di scegliere automaticamente quale delle due utilizzare in base alla situazione. Questa doppia opzione migliora notevolmente la qualità delle macro, sfruttando il teleobiettivo per mantenere maggiore distanza dal soggetto e ottenere dettagli superiori, ideale per fotografare piccoli oggetti o insetti senza disturbarli.
Una novità che distingue i Pixel 10, confermando l’attenzione di Google a spingere sempre oltre le capacità fotografiche dei suoi top di gamma, offrendo risultati professionali con semplicità anche agli utenti meno esperti.
Piracy Shield, Google inizia a bloccare i siti segnalati, ma solo alcuni
Google ha avviato il blocco dei siti segnalati da Piracy Shield, la piattaforma gestita dall’AGCOM per contrastare lo streaming illegale, ma i risultati appaiono parziali e selettivi. Secondo un’indagine recente, su oltre 20.000 domini indicati solo circa 1.000 risultano effettivamente bloccati dai server DNS di Google, mentre la maggior parte rimane ancora accessibile. Questo comportamento alimenta dubbi sulla reale efficacia e coerenza dell’intervento del colosso di Mountain View. Il dibattito si concentra anche sulla legittimità di imporre tali blocchi tramite DNS non legati ai provider internet tradizionali, come Google e Cloudflare, quest’ultimo ancora impegnato in contenziosi legali.
Alcuni osservatori ipotizzano che Google stia conducendo una sorta di esperimento o tentativo di pressione verso altri provider affinché aderiscano alla causa, in particolare per rafforzare un fronte unito nella lotta contro la pirateria. Tuttavia, se i blocchi non saranno applicati in modo uniforme, l’effetto deterrente rischia di risultare molto limitato, dato che gli utenti possono facilmente aggirare le restrizioni cambiando server DNS. La sfida per un contrasto efficace rimane dunque aperta, con l’urgenza di trovare soluzioni condivise e operative.
YouTube limita la riproduzione per chi usa blocchi pubblicitari: cosa cambia a giugno 2025
Google ha intensificato le restrizioni contro l’uso dei blocchi pubblicitari su YouTube, causando interruzioni nella visione dei video per molti utenti che utilizzano queste estensioni. Negli ultimi giorni, diversi utenti hanno segnalato pause forzate di 5-10 secondi all’inizio dei contenuti, accompagnate da messaggi che invitano a disattivare i blocchi per evitare ulteriori limitazioni. Alcuni browser, come Brave, mostrano lo schermo nero per un tempo corrispondente a uno o due annunci, prima di riprendere il video normalmente. Questa mossa di Google mira a promuovere l’adesione a YouTube Premium, il servizio a pagamento che elimina le pubblicità e aggiunge funzionalità extra. La battaglia tra Google e gli strumenti di blocco annunci si intensifica così, con l’azienda che sostiene come la pubblicità sia indispensabile per mantenere i contenuti gratuiti e ricorda che l’uso di ad-block viola i termini di servizio della piattaforma.
Gemini sempre più comoda: su Android debutta il menu laterale per una gestione smart delle conversazioni
L’esperienza d’uso dell’app Gemini di Google su Android si arricchisce con l’introduzione del menu laterale, una novità che punta tutto su praticità e accessibilità. Grazie al nuovo pulsante “hamburger” posizionato nella parte superiore dell’interfaccia, gli utenti possono ora accedere con un semplice tocco a un drawer laterale che include l’elenco completo delle conversazioni recenti, i “Gems” salvati, la funzione per avviare nuove chat e il collegamento rapido a “Esplora Gem”. A differenza della versione precedente, in cui le interazioni recenti erano limitate e nascoste dietro più passaggi, il nuovo layout garantisce uno scorrimento continuo e la possibilità di fissare in alto le conversazioni più importanti. La vera svolta, però, è nell’usabilità: il menu resta accessibile anche durante la consultazione di una chat e non copre più lo schermo, ma lo fa scorrere lateralmente, rendendo più fluido il passaggio tra le sezioni. Sui tablet, il menu è sempre visibile in stile desktop e può essere nascosto all’occorrenza.
Disponibile nella beta 16.23 dell’app Google, questa interfaccia riprende fedelmente quella web, offrendo una continuità visiva e funzionale che migliora l’esperienza cross-device. Chi non dovesse ancora vedere il nuovo menu può forzare l’arresto dell’app tramite le impostazioni per forzarne l’attivazione.