Google, Apple e Samsung: le ultime novità che ridefiniscono casa, dispositivi e realtà estesa

Le principali aziende tecnologiche lanciano aggiornamenti e dispositivi che puntano a rendere l’interazione con la tecnologia più intuitiva, sicura e immersiva, tra intelligenza artificiale, privacy e realtà estesa.

Google, Apple e Samsung: le ultime novità che ridefiniscono casa, dispositivi e realtà estesa

Il panorama della tecnologia continua a evolversi a ritmo serrato, con Google, Apple e Samsung che guidano innovazioni significative nei rispettivi ecosistemi. Da un lato, Google trasforma la casa intelligente con Gemini for Home e rende l’interfaccia dei suoi chatbot più proattiva e interattiva, puntando a un’esperienza utente più naturale e intuitiva. Apple, dal canto suo, migliora Mappe con iOS 26 grazie ad Apple Intelligence, mentre ricalibra le proprie priorità sugli occhiali smart e sul chip M5, confermando l’attenzione alla grafica e alla realtà aumentata. Samsung, invece, rafforza la domotica, introduce strumenti avanzati per la privacy e la salute sui suoi dispositivi, e avanza nella realtà estesa con il Galaxy XR, mostrando come innovazione software e hardware possano convergere per offrire nuove esperienze agli utenti. In questo contesto, le tre aziende non solo competono, ma delineano anche la direzione futura della tecnologia quotidiana, tra intelligenza artificiale, sicurezza e interazione più naturale con i dispositivi.

Mondo Google

Google Home Premium: la casa intelligente diventa ancora più smart

Google Home si rinnova con l’integrazione di Gemini for Home, l’intelligenza artificiale che sostituisce Google Assistant su smart speaker e display, rendendo le interazioni più naturali e proattive. Grazie a Gemini, gli utenti possono gestire luci, dispositivi e liste della spesa con comandi vocali complessi, mentre le videocamere intelligenti analizzano le immagini in tempo reale, generando riepiloghi e notifiche dettagliate. Alcune di queste funzioni avanzate, come Gemini Live, Home Brief, Ask Home e la ricerca nella cronologia video, sono disponibili tramite l’abbonamento Google Home Premium, offerto in due versioni: Standard a 10 € al mese o 100 € all’anno e Advanced a 18 € al mese o 180 € all’anno, con differenze nella durata della cronologia video e nelle notifiche AI. Gli abbonamenti Google AI Pro e Ultra includono senza costi aggiuntivi rispettivamente le versioni Standard e Advanced, mentre l’accesso alle nuove funzionalità sarà graduale, con rilascio completo previsto entro inizio 2026, trasformando Google Home da semplice assistente domestico a un vero centro di controllo intelligente per tutta la casa.

Google Gemini: verso un’interfaccia più proattiva e interattiva

Google sta sperimentando un’evoluzione dell’interfaccia di Gemini, il suo chatbot basato su intelligenza artificiale, con l’obiettivo di renderla più proattiva e guidare l’utente attraverso suggerimenti di prompt e attività possibili. L’idea è di rendere la schermata iniziale più vivace e intuitiva, con chip di esempio accompagnati da immagini generate dall’AI o sfondi colorati, così da mostrare in modo immediato le potenzialità del servizio. Alcuni prompt saranno dedicati alla generazione di contenuti visivi, altri a compiti testuali come programmazione o sintesi di notizie personalizzate. La modifica mira soprattutto a supportare gli utenti meno esperti, offrendo indicazioni chiare su come interagire con Gemini. Al momento si tratta di una funzione nascosta nella versione 16.38.62.sa.arm64 dell’app Google e non è ancora chiaro quando sarà resa disponibile, ma rappresenta un segnale chiaro dell’orientamento di Mountain View verso un’interfaccia più dinamica e coinvolgente.

Mondo Apple

Apple Mappe con iOS 26 diventa più naturale grazie ad Apple Intelligence

Con l’arrivo di iOS 26, l’app Mappe riceve un miglioramento sostanziale: grazie all’integrazione di Apple Intelligence, la ricerca diventa capace di interpretare il linguaggio naturale, permettendo di formulare richieste complesse nello stesso modo in cui si parlerebbe a una persona, rendendo i risultati più pertinenti e l’esperienza di navigazione molto più intuitiva.

Apple mette in pausa il nuovo Vision Pro per accelerare sugli occhiali smart con IA

Apple ha deciso di sospendere lo sviluppo della prossima versione del visore Vision Pro per concentrare le proprie risorse sugli occhiali smart, considerati ormai la vera frontiera tecnologica. L’azienda di Cupertino sta lavorando a due modelli distinti: uno più semplice, collegato all’iPhone e privo di display, e un altro con schermo integrato capace di sfidare i nuovi Ray-Ban Meta. Gli occhiali Apple punteranno sull’intelligenza artificiale e sui comandi vocali, con design differenziati, speaker, fotocamere e funzionalità di tracciamento della salute. La scelta arriva dopo l’accoglienza tiepida del Vision Pro, giudicato costoso e poco pratico dal grande pubblico, e conferma la volontà di Apple di inseguire un mercato emergente in cui Meta ha già mosso passi importanti.

Apple M5, tra aspettative e realtà: CPU in ombra, GPU in primo piano

I primi benchmark emersi sul nuovo chip Apple M5 mettono in evidenza un quadro contrastante che non manca di sorprendere. Se sul fronte CPU i miglioramenti rispetto all’M4 si rivelano piuttosto contenuti, con incrementi che non superano la soglia dell’11% nei test single-core e un netto svantaggio in multi-core rispetto a Snapdragon X2 Elite e M4 Pro, il comparto grafico sembra invece rappresentare il vero punto di svolta. Nei test GPU con Metal, infatti, l’M5 registra progressi significativi, segnando un +26% che conferma il focus di Apple sull’elaborazione visiva, probabilmente in vista di applicazioni sempre più legate a realtà aumentata e rendering avanzato. Un risultato che pone il nuovo chip in una posizione ibrida: deludente per chi sperava in un salto netto nelle prestazioni generali, ma promettente per gli utenti che fanno della potenza grafica il cuore della loro esperienza digitale.

Mappe di Apple si fa più intelligente con il linguaggio naturale

Apple ha recentemente integrato Apple Intelligence nell’app Mappe, portando la ricerca vocale a un livello più naturale e intuitivo. Gli utenti di iPhone compatibili, a partire dal modello 15 Pro, possono ora effettuare ricerche usando frasi come “Trova bar con Wi-Fi gratuito”, senza dover semplificare il linguaggio. Questa novità sfrutta gli stessi strumenti di intelligenza artificiale già impiegati per riepiloghi delle notifiche, categorizzazione delle email e risposte intelligenti, consentendo a Mappe di interpretare richieste più complesse e realistiche. L’aggiornamento rende l’esperienza più fluida e vicina al linguaggio comune, migliorando la pianificazione di spostamenti e attività quotidiane. Parallelamente, Google Maps introduce modifiche minori all’interfaccia, come il pulsante di richiamo della posizione e l’icona dei livelli, ma senza impatto sulla funzionalità di ricerca vocale, confermando come Apple punti a una maggiore interattività attraverso l’AI.

Mondo Samsung

Registrazione a schermo parziale: la novità di One UI 8.5 Con One UI 8.5

Samsung punta ad arricchire l’esperienza utente con una funzione che strizza l’occhio a quanto già offerto da OnePlus: la possibilità di registrare solo una porzione dello schermo, includendo anche l’audio. Si tratta di un miglioramento concreto rispetto alla funzione attuale, che si limita alla creazione di GIF senza suono e con qualità ridotta. La novità, avvistata in una build di test e segnalata dal leaker Ice Universe, consentirà quindi di focalizzare le registrazioni su un’area precisa, evitando distrazioni e migliorando la qualità dei contenuti, particolarmente utile per chi realizza tutorial o condivide clip di app specifiche. Anche se non vi è ancora la certezza della sua introduzione definitiva, questa funzione conferma l’impegno di Samsung nel rendere la sua interfaccia sempre più versatile e orientata ai creator digitali.

Good Lock semplifica la gestione degli aggiornamenti dei moduli

Con l’ultima versione 3.0.14.1, Samsung ha introdotto in Good Lock un sistema più chiaro per monitorare e applicare gli update dei moduli, mostrando le note di rilascio direttamente nella sezione Plugin della Galaxy Store e rendendo così più semplice per gli utenti comprendere le novità e mantenere aggiornate le personalizzazioni della One UI.

SmartThings abbatte le barriere tra hub e reti Thread

Samsung compie un passo decisivo nel mondo della domotica annunciando che SmartThings supporterà la nuova funzione di Matter dedicata alla “two-way Thread network unification”. In pratica, gli hub SmartThings potranno essere inseriti facilmente in reti Thread già esistenti, anche se non generate da dispositivi Samsung, e viceversa: sarà possibile collegare hub di altri produttori a una rete creata da SmartThings. Questo aggiornamento rende molto più semplice costruire un ecosistema domestico connesso senza vincoli di brand, garantendo maggiore copertura, gestione più intuitiva e un’integrazione realmente fluida tra Google Home, Apple HomeKit e altre piattaforme Matter. Una novità che riduce le complicazioni tecniche e porta più vicino l’obiettivo di una smart home davvero universale.

Samsung porta il monitoraggio cerebrale sugli smartwatch

Samsung amplia il raggio d’azione dei suoi dispositivi indossabili introducendo una tecnologia che mira a supportare anche la salute cerebrale. In collaborazione con l’Università di Hanyang, l’azienda ha sviluppato un prototipo di Ear-EEG, un sensore ergonomico da indossare attorno all’bcapace di rilevare i segnali cerebrali in tempo reale, con applicazioni che vanno dal rilevamento della sonnolenza alla valutazione delle preferenze cognitive tramite intelligenza artificiale. Rispetto ai sistemi tradizionali, ingombranti e confinati ai laboratori, questa soluzione promette un monitoraggio continuo e più accessibile, rendendo gli smartwatch non solo strumenti fitness, ma veri alleati di benessere avanzato.

Galaxy S25 Ultra, difetto temporaneo nel Modo Ritratto dopo l’aggiornamento a One UI 8

L’arrivo della One UI 8, basata su Android 16, ha portato novità importanti all’interfaccia della fotocamera del Galaxy S25 Ultra, ma anche un imprevisto che sta facendo discutere gli utenti. Alcuni possessori del dispositivo hanno infatti segnalato un bug legato al Modo Ritratto: passando dallo zoom 1x al 5x compare un bagliore anomalo nell’immagine, sintomo di una gestione imperfetta della transizione tra la lente principale e quella tele dedicata. Samsung ha già riconosciuto il problema attraverso il proprio forum ufficiale, chiarendo che si tratta di un difetto noto e temporaneo, che non incide sulla qualità finale dello scatto ma compromette l’esperienza d’uso. La società ha assicurato che una patch correttiva arriverà entro le prossime release di sicurezza, attese tra ottobre e novembre 2025.

Galaxy S26 tra innovazione e continuità: arriva lo schermo Privacy, ma la fotocamera frontale resta invariata

Il Galaxy S26 continua a far parlare di sé con due notizie che tracciano bene la direzione scelta da Samsung. Da una parte, la variante Ultra introdurrà una novità importante sul fronte della privacy: il display Flex Magic Pixel sarà in grado di adattarsi agli scenari d’uso e limitare gli angoli di visione per proteggere le informazioni da occhi indiscreti. La nuova funzione “Privacy Display”, emersa nelle schermate di One UI 8.5, consentirà di regolare il livello di protezione con modalità automatiche e personalizzabili, fino a intervenire su notifiche, inserimento di password o contenuti multimediali sensibili. Dall’altra parte, però, la fotocamera frontale della serie S26 non subirà miglioramenti rispetto agli anni precedenti: resterà il sensore da 12 MP con autofocus già visto sulle ultime generazioni. Una scelta che riflette l’approccio conservativo dell’azienda, più focalizzata sull’ottimizzazione software e sull’intelligenza artificiale che sull’hardware puro. In sintesi, il nuovo Galaxy S26 si prepara a offrire strumenti avanzati per la sicurezza e la riservatezza, ma potrebbe deludere chi attendeva un deciso salto di qualità sul fronte dei selfie e delle videochiamate.

Galaxy XR: la sfida di Samsung al mercato della realtà estesa

Con il Galaxy XR, Samsung si prepara a entrare ufficialmente nel settore della realtà estesa, segnando un punto di svolta per il proprio ecosistema tecnologico. Il visore, frutto della collaborazione con Qualcomm e Google, sarà disponibile in pre-registrazione dal 15 ottobre e presentato ufficialmente il 21 ottobre. Nonostante i dettagli ufficiali sul prezzo non siano ancora stati rivelati, le prime stime indicano un costo superiore ai 2.000 euro, posizionandolo nella fascia premium ma con un approccio più competitivo rispetto ad Apple Vision Pro. La mossa di Samsung non rappresenta solo l’introduzione di un nuovo dispositivo, ma un tentativo concreto di consolidare la propria presenza in un settore in rapida crescita, dove la capacità di integrare hardware potente con una piattaforma software dedicata potrebbe fare la differenza.

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