Durante la recente presentazione della linea Galaxy S24, Samsung ha svelato uno sviluppo entusiasmante nel campo della tecnologia indossabile: il Galaxy Ring, un anello intelligente progettato per monitorare la salute dell’utente.
Questa anticipazione ha confermato le lunghe speculazioni sul possibile ingresso di Samsung nel settore degli smart ring, e sembra che i prototipi siano già in fase di test. L’analista Avi Greengart, ex dirigente di Intel, ha avuto l’opportunità di testare in prima persona il Galaxy Ring nell’uso di tutti i giorni e ha sottolineato un punto di forza fondamentale: l’estrema leggerezza dell’anello. Dopo poche ore di utilizzo, l’anello diventa praticamente impercettibile, offrendo un comfort senza pari per chi preferisce soluzioni più discrete rispetto agli orologi intelligenti tradizionali.
Samsung prevede di commercializzare il Galaxy Ring in tre diverse finiture, offrendo una gamma di dimensioni che arriva fino a 13 opzioni, garantendo una vestibilità adeguata alle diverse dimensioni delle dita degli utenti. L’obiettivo principale del Galaxy Ring è quello di fornire un’alternativa agli utenti che preferiscono evitare l’ingombro di uno smartwatch al polso. Tuttavia, nonostante le dimensioni ridotte, il Galaxy Ring si propone di offrire funzionalità avanzate di monitoraggio della salute. Tra queste, il supporto per il monitoraggio della frequenza cardiaca, letture dell’ossigenazione del sangue e monitoraggio del sonno.
Sebbene il dispositivo potrebbe ancora essere in grado di registrare l’attività fisica, l’utente dovrà accedere all’app Health di Samsung per visualizzare in dettaglio tali informazioni. I dirigenti di Samsung considerano il Galaxy Ring come un complemento ideale al Galaxy Watch. Questo significa che gli utenti potrebbero lasciare l’orologio in carica durante la notte e utilizzare l’anello per monitorare il sonno in modo continuo.
Nonostante non ci sia ancora una data di lancio ufficiale, Avi Greengart suggerisce che il Galaxy Ring potrebbe essere annunciato entro la fine dell’anno, aprendo le porte a una nuova era di dispositivi indossabili più discreti e centrati sulla salute.