Assieme alla musica, presa dal revival del vinile, anche la fotografia torna a guardare al passato, grazie a sempre più realtà di settore che si interessano alla fotografia istantanea. Nei giorni scorsi, Polaroid – che l’ha inventata – ha sfornato una nuova macchina a sviluppo istantaneo, e Kodak ne ha varato una inedita col proprio brand.
Polaroid, creata nel 1937 da Edwin Land, è stata rilevata (come brand e proprietà intellettuale) – pochi mesi fa – dal team di “The Impossible Project“, un’azienda che – nata con la mission di fare manutenzione alle vecchie Polaroid – ha finito per sviluppare macchine proprie e, in seguito, per sfornare macchine fotografiche col celebre brand della grande P. Nei giorni scorsi, ai modelli già in commercio, si è andata ad aggiungere la famiglia di dispositivi “Polaroid Originals”, dedicati – appunto – agli amanti dello sviluppo istantaneo su supporto cartaceo.
Polaroid Originals comprende nuove pellicole istantanee, le i-Type – sia monocromatiche che a colori – che, grazie a nuove emulsioni, rimangono impresse e si sviluppano più celermente. Queste ultime, assieme alle tradizionali pellicole “Polaroid 600”, saranno appannaggio delle fotocamere vintage dell’attuale Polaroid, le SX-70, le 600, e le Spectra, e di un nuovo modello, la OneStep 2, creata per l’occasione, per celebrare i 40 anni dalla nascita del primo modello.
OneStep 2, sempre equipaggiata con Flash integrato e mirino ottico galileiano, come la sua antesignana, ha lo stesso meccanismo di funzionamento, in base al quale l’utente deve solo prendere la mira, scattare, ed attendere lo sviluppo dell’istantanea: in più arriva il counter per gli-autoscatti, antesignani dei moderni selfie, e una batteria dall’ampia autonomia, ricaricabile tramite la porta USB.
Per entrare in possesso della OneStep 2, bisognerà attendere ancora un paio di settimane, con la disponibilità fissata ufficialmente per Ottobre, ad un prezzo di 119,99 euro: un pacco di 8 pellicole i-Type – invece – richiederà una spesa di 15,99 euro.
Molto simile alla macchina fotografica testé illustrata, ma più compatta, è quella annunciata dalla rediviva Kodak (nel 2013 uscita dalla procedura di fallimento): in questo caso, si tratta dalla Kodak Printomatic, basata su un sensore da 10 megapixel, e capace di stampare in forma fisica foto nel formato 2×3′‘. Non utilizzando cartucce, questa macchina si limita ad usare il calore per mescolare i colori presenti sulla speciale carta Zink, ottenendo foto in bianco e nero, o colorate, a seconda della modalità di stampa che verrà prescelta. Anche, nel modello della Kodak, la batteria si ricarica via USB, ed il Flash integrato interviene alla bisogna, in caso di scarsa luce ambientale.
Kodak Printomatic arriverà in commercio un po’ prima, verso la fine del mese in corso, ad un prezzo di 70 dollari, offerta che comprende anche un pacchetto di 10 fogli Zink.