Ecco come Mojo Vision e Samsung immaginano AR e VR per il futuro

Nelle scorse ore, sono circolate in rete alcune informazioni relative ai prossimi progetti di Mojo Vision per la realtà aumentata, via lenti a contatto smart, e di Samsung per la realtà virtuale, mediante un visore dal design decisamente controverso.

Ecco come Mojo Vision e Samsung immaginano AR e VR per il futuro

Ancora per qualche anno, come dimostrato dalle attuali fiere hi-tech, saranno gli smartphone a essere la principale interfaccia tecnologica col mondo circostante anche se, dati alla mano, la categoria dei wearable è in grande spolvero, trainata soprattutto dagli auricolari senza fili. Ciò nonostante, il futuro potrebbe presto raccontare un’altra storia, secondo quanto appena emerso grazie a Mojo Vision e Samsung.

La britannica Mojo Vision, da almeno 5 anni, lavora alla progettazione e realizzazione delle prime lenti a contatto smart basate sulla realtà aumentata e, di recente, complice un round di finanziamenti ottenuti (108 milioni di dollari, con investitori come Google e l’università di Stanford), ha fatto segnare un notevole step in avanti, confermato anche dal fatto che, nel Dicembre scorso, è arrivata la certificazione per i test interni tramite i propri dipendenti.

A livello tecnico, l’invenzione di Mojo Vision si sostanzia in lenti traspiranti dotate di modulo Wi-Fi, processore, e microbatteria, soprattutto comprensive di un miniLED ad alta densità (70.000 pixel x 0.5 mm) sul quale verranno proiettate varie informazioni, a seconda del target specifico di destinazione, o dell’uso mainstream: gli ipovedenti, secondo quanto sta maturando in partnership con la FDA, beneficeranno dello zoom su alcuni particolari, e di una miglior leggibilità di testi e “volti” grazie ad apposite regolazioni di contrasto, colori, e ombre, senza contare la lettura di un testo digitalizzato preventivamente riconosciuto. I pompieri, invece, potrebbero tenere sott’occhio info urgenti, la collocazione dei colleghi e dei focolai dell’incendio: più sul versante dell’utenza comune, rientra la facoltà di consultare le notifiche, la direzione da prendere in aeroporto verso il proprio terminal, l’inclusione di parametri salutistici e da fitness

Ovviamente, tutto ciò avverrebbe durante la giornata: le lenti di Mojo Vision, che (salvo imprevisti) potrebbero arrivare in commercio tra 2 o 3 anni, dovrebbero essere rimosse di sera, e deposte all’interno di apposite custodie, per l’igienizzazione delle stesse e la ricarica delle microbatterie. 

Samsung, invece, sembra puntare ancora sulla realtà virtuale, anche se mediante un visore alquanto curioso, emerso (a suon di immagini ufficiali) da un brevetto appena approvato dall’ente cinese per la tutela della proprietà intellettuale (CNIPA), nonostante sia presentato a inizio dello scorso anno: il visore di Seoul, denominato Odyssey VR, con un design in stile “mosca umana“, dovrebbe mutuare dell’HMD Odyssey + l’integrazione delle cuffie, ma avere due videocamere puntate sull’esterno, poggiate su una struttura fissa, e non sollevabile, comunque accreditata di essere più comoda durante i lunghi impieghi, stante una più ampia superficie di sostegno e i supporti d’ancoraggio al capo in grado di connettersi in più punti.

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