Un paio di settimane fa, il gigante dell’hi-tech nipponico, Sony, entrò a gamba tesa nel segmento degli assistenti domestici virtuali – sino a quel momento dominato da Amazon Eco (Alexa), e Google Home (Assistant) – con il device Xperia Hello, un robot domestico interattivo animato da Android, e dotato di intelligenza artificiale. A quanto pare, tale tentativo non è destinato a rimanere solitario, visto che l’azienda di Minato ha appena annunciato la nuova versione di Aibo, il mitico cane robot di qualche decennio fa.
Aibo è stato – tra la fine degli anni ’90 ed il 2006 – il regalo sognato dai bambini di mezzo mondo (e non solo da loro), visto che rappresentava lo stato dell’arte della robotica a uso intrattenitivo: prima di allora, infatti, un robot vero, in grado di interagire con l’uomo, era pura fantascienza, quantomeno nel mercato consumer. Il prodotto, però, complice un prezzo di lancio di 2500 dollari, non ebbe un gran riscontro in termini di vendite, e – in pratica – non uscì dal territorio del Sol Levante.
Qualche giorno fa, il Wall Street Journal, in pieno trend “assistenti digitali”, ha notiziato il fatto che Sony avrebbe lanciato un nuovo robot, a forma di animale, questa volta decisamente più smart, mettendo a frutto le ricerche degli ultimi anni: così è stato, e Sony ha annunciato il nuovo cane robot, Aibo, sottolineando come quest’ultimo sia in grado di creare un legame affettivo con i padroni umani, rilasciando affetto ed amore in cambio del piacere che le persone troveranno nel nutrirlo ed accudirlo.
Il nuovo Aibo è in grado di muoversi grazie a dei motorini elettrici ultracompatti (2 ore di autonomia, 3 per la ricarica) che gli permettono di snodarsi lungo 22 assi, e comunica con le persone tramite il viso: gli occhi sono formati da 2 pannelli a OLED finalizzati a visualizzare varie espressioni, mentre il naso black nasconde una fotocamera, in grado di riconoscere tanto gli ostacoli dell’ambiente (per aggirarli), quanto il volto delle persone (per adeguare loro il suo comportamento). Le orecchie di Aibo sono rappresentatte da microfoni che ricevono i comandi vocali, in risposta ai quali vengono riprodotti determinati comportamenti: ad esempio, come sottolineato da “Mashable”, è possibile dire al cane di scattare una foto, o di riprendere un breve video.
I contenuti in questione saranno consultabili via app mobile, necessaria anche per variare le impostazioni del robot, e via cloud: questo, però, solo nel caso si paghi, per 3 anni, un abbonamento mensile di circa 18,8 euro (2.500 yen) che darà diritto al backup sul cloud dei video e delle foto realizzate da Aibo. La nuova versione di Aibo, però, non è solo iperconnessa, ma anche piuttosto smart: l’animaletto robotico, infatti, analizzando i dati provenienti dai suoi numerosi sensori è in grado di prendere delle decisioni autonome la cui qualità migliora col passare del tempo, in virtù del machine learning, che gli permette di analizzare anche i dati condivisi (col placet dei relativi padroni) dagli altri Aibo.
Il nuovo Aibo (2018) della Sony arriverà in commercio, dotato di un osso smart venduto a parte (l’Aibone costerà 22,4 euro, o 2980 yen), a partire dall’11 Gennaio 2018: già da oggi, però, è possibile pre-ordinarlo online, al prezzo di pressappoco 1500 euro (198000 yen).