Alla scorsa edizione del CES 2020 non sono mancate le cuffie smart, come dimostrato da Jabra che, nell’unveiled del 6 Gennaio, ha svelato le proprie Elite 45h. A queste – nei giorni successivi – si sono aggiunti anche i modelli di Cleer, Shure, HyperX, Sennheiser, e JBL.
Da Cleer, brand americano dell’audio premium, a Las Vegas sono arrivate in fiera due diverse tipologie di cuffie. Le Cleer Enduro ANC (da Aprile, a 200 dollari), eredi delle precedenti Enduro 100, sono di tipo over ear, per l’isolamento passivo dai rumori ambientali, con all’interno dei driver da 40 mm, senza ferro, ma con una lega di magneti (Neodimio-Ferro-Boro), capaci di garantire un suono ben definito: in termini di autonomia, offrono 60 ore, pur con la cancellazione attiva del rumore (settabile via app Cleer Connect in base all’ambiente in cui ci si trova, sino a 30 decibel massimi) in funzione, grazie all’efficientamento garantito dal processore QCC5126 di Qualcomm. La medesima pluripremiata azienda ha attenzionato anche esigenze diverse, con le Cleer Arc (a 129 dollari), delle cuffie che mantengono le orecchie libere, senza ricorrere alla bassa qualità della conduzione ossea, tramite una tecnologia di beamforming del segnale audio, instradato direttamente verso l’orecchio.
Sempre dall’America (e ancora in primavera) arriveranno le esclusive (399 dollari) cuffie AONIC 50 di Shure, realizzate con un design (over-ear) e materiali per una comodità al massimo livello, accreditate di 20 ore di autonomia: la cancellazione attiva del rumore non manca e, al pari della rivale Cleer, può essere gestita via app di riferimento, ShurePlus PLAY, in modo da regolarla in base al risultato desiderato.
La californiana Kingston, abbandonando per un attimo i supporti di memoria, grazie alla divisione gaming HyperX, dopo la comparsata al CES 2020, si accinge a immettere in commercio le cuffie Cloud Flight S (159 dollari), rispetto al modello del 2018 sempre con padiglioni ripiegabili a 90° per un agevole trasporto, driver da 50 mm al neodimio, collegamento con le Xbox via jack da 3.5 mm o con PS4 e computer via dongle wireless: ancora equipaggiato con un microfono, beneficiato dall’ANC, removibile, tale modello – accreditato (secondo l’uso dei LED in dotazione) di 30 ore di autonomia – introduce a proprio vantaggio la ricarica wireless Qi.
Da Wademark, in Germania, il brand Sennheiser ha portato le over ear HD 350BT e HD 450BT, identiche per funzioni e design, a parte il fatto che il secondo modello ha anche (tanto quando cablato che quando in wireless mode) la cancellazione attiva del rumore, con tasto dedicato: per il resto, ambedue accreditate di 30 ore d’autonomia (ripristinabile via microUSB Type-C), hanno un tasto per richiamare Assistant o Siri, e supportano il Bluetooth 5.0 a doppio punto (per 2 fonti) che, con i codec AAC, aptX, assicura un’audio di alta qualità, laddove con l’aptX LL beneficia anche di una bassa latenza (ideale quando si gioca).
Da JBL (quindi Harman Kardon, ovvero Samsung), infine, arriva l’intera linea di cuffie Club, certificate Hi-Res in quanto capaci di coprire financo le frequenze da 40kHz che, pur non udibili dall’uomo, impattano positivamente sui toni percepibili. Nello specifico, il modello entry level è formato dalle on-ear CLUB 700BT (in primavera, a 149.99 euro), con controlli sensibili al tocco sui padiglioni, per la gestione della musica (migliorata nella resa dalla tecnologia Legendary Pro Sound) e degli assistenti vocali (Assistant/Siri): in questo caso l’autonomia è di 50 ore. Le stesse specifiche arrivano nelle over-ear CLUB 950NC (a 249.99 euro), con 55 ore d’autonomia rinunciando alla qui presente cancellazione del rumore. Le Club One (349.99 euro), model top di tipo over-ear, hanno driver al grafene che, grazie all’equalizzazione Personi-Fi, alla cancellazione adattiva del rumore (rinunciando alla quale si hanno 45 ore d’autonomia), ed alla funzione (con tasto) SilentNow, permettono di ottenere un output sonoro senza eguali.