Ultimamente Chuwi, brand cinese esperto in miniPC e ultrabook economici, ha abbandonato il suo abituale “tono basso” per tentare di stupire gli appassionati dell’hardware informatico, come già fatto col Chuwi AeroBox, decisamente potente in quando basato sull’hardware di una Xbox One S. A tale device presto si affiancherà anche il nuovo miniPC Chuwi LarkBox, presentato come il più piccolo computer capace di supportare il 4K.
Chuwi LarkBox ha una forma cubica e dimensioni così compatte, pari a 61 x 61 x 43 mm, da poter stare nel palmo della mano, quasi fosse un grosso yo-yo o una mela: in più, già adatto a fungere da supporto per l’operatività base da ufficio, essendo dotato di un attacco VESA, può essere abilmente celato dietro la TV del salotto, per smartizzarla in modo discreta, rivestendo il ruolo di minimale ed elegante media-center.
Nonostante la compattezza dello chassis, il terminale, capace di connettersi al web via Wi-Fi e di supportare i combo tastiera-mouse via Bluetooth 5.0, non si fa mancare una sufficiente dotazione di porte: queste ultime, nello specifico, prendono forma in un jack da 3.5 mm, in una USB Type-C, in due USB Type-A, e in una HDMI.
Sotto il cofano, il miniPC LarkBox di Chuwi implementa un poco energivoro (4.8 W di SDP, Scenario Design Power) processore Intel Celeron a 4 core (da 1.1 a 2.4 GHz in TurboBoost) di 8a generazione, ovvero l’Intel N4100, provvisto di una scheda grafica Intel UHD Graphics 600, ovviamente integrata, ma comunque capace di supportare, sulle televisioni compatibili, lo streaming di flussi video 4K a 60Hz. In termini di memorie, rispondono all’appello 6 GB di RAM (LPDDR4) ed un hard disk a stato solido, quindi SSD, da 128 GB.
Grazie al poco calore generato da dissipare, pari a 6 W di Thermal Design Power (TDP), il costruttore ha potuto smaltire i bollenti spiriti del comparto elaborativo, anche quando impegnato a pieno carico, mediante una piccola ma veloce ventola, che risulta sempre molto silenziosa.