Al Ces 2017 di Las Vegas, molte delle proposte presentate riguardano la smartizzazione dell’ambiente domestico, ovvero la domotica. Dopo Samsung, che si è concentrata sulla cucina, con frigoriferi, piani cottura, e forni smart, vediamo quali sono le proposte di Lenovo, Soraa, Sleep Number, e Symantec per una casa sempre più connessa, sicura, ed intelligente, al servizio dei suoi ospiti.
Una delle soluzioni più interessanti è quella messa a punto dalla compagnia svedese Soraa che, al Ces 2017 di Las Vegas, ha presentato Helia, la sua prima lampadina smart: per differenziarsi dalla concorrenza, anche illustre (vedi Philips Hue), gli svedesi di Soraa hanno concepito una lampadina che regola la luce a seconda dell’ora del giorno e che, nell’appropinquarsi delle ore serali, è capace di contenere l’emissione blu – dannosa per il sonno – inoltrando una tonalità violetta che ricorda molto da vicino quella del tramonto.
Le lampadine Soraa Helia, comunicano tra loro grazie alla corrente elettrica, trasformata in rete Ethernet dalla stessa tecnologia HomePlug Green Phy di alcuni ripetitori Wi-Fi e, inoltre, possono acquisire nuove funzionalità (es. accendere in presenza di una persona, rilevare la luminosità ambientale) grazie al meccanismo degli “Smart Snap” intercambiabili (29,95 $ cadauno): la programmazione delle medesime avviene tramite un’app per Android e iOS, mentre la gestione può essere fatta anche con l’assistente domestico Amazon Echo, o con il gestore di routine IFTT. Le Soraa Helia saranno in vendita a 49.95 $ cadauna, con un dongle Cloud Connect da collegare al router, a partire dalla prossima primavera.
Sulla camera da letto, invece, si è orientata la proposta di Sleep Number che, al Ces di quest’anno, ha presentato il “360 smart bed”, un letto evoluto che si propone di migliorare la qualità del sonno. Il letto in questione, grazie ad un sistema di sensori alloggiati al suo interno, è capace di capire la posizione dei dormienti, e di modificare la sua forma, attraverso due camere d’aria che si sollevano, o si abbassano, a seconda dei casi, in modo da assicurare sempre il setting migliore per un proficuo riposo. Oltre a questo, il “360 smart bed” è dotato anche di sistemi di monitoraggio del respiro, dei movimenti, e del battito cardiaco, in modo da attribuire un punteggio alla qualità del nostro sonno, utile per apportarvi dei correttivi: in tal senso, grazie all’app dedicata, potremo anche sapere quante ore effettive abbiamo dormito, quando sarebbe meglio mettersi a letto, e decidere di farsi svegliare nella fase più leggera del nostro riposo.
Non solo: per i più freddolosi, la creazione di Sleep Number mette a disposizione un sistema scaldapiedi, e una regolazione del calduccio compatibile con la temperatura corporea (magari misurata con un wearable Fitbit), o quella ambientale (rilevata dal termostato googleiano Nest). Dotata di un sistema di illuminazione a favore di chi si alza nel cuore della notte, “360 smart bed” sarà in vendita ad un prezzo da definire a partire dalla prima metà del 2017, sia nei negozi specializzati, che negli store online.
Per controllare tutti i device della casa domotica, sarà ovviamente necessario un assistente domestico. A tal proposito, Lenovo si è cimentata nel settore con il suo “Lenovo Smart Assistant”, una sorta di cilindro animato – lato hardware da un processore Intel Celeron N3060, e – lato software – dall’intelligenza artificiale di Amazon, Alexa: la parte superiore, metallica, ha due microfoni per recepire i comandi vocali, con i quali si potranno fare ricerche in internet, farsi ricordare le scadenze, ordinare prodotti, stilare liste, e richiedere della musica. Quest’ultima verrà instradata attraverso la parte bassa, rivestita di tessuto (nelle colorazioni verde, grigio, ed arancione), attraverso un sistema di altoparlanti forniti direttamente (179 $), o indirettamente (129 $), dalla Harman Kardon.
Infine, la sicurezza. Nei prossimi due anni, si stima che le nostre case di popoleranno sempre di più di dispositivi smart, all’insegna della domotica. Pensare di installare un antivirus su ogni device intelligente della nostra SSH (smart sweet home) non sempre è possibile, per quanto auspicabile (vedi il caso “Mirai“): Symantec, la realizzatrice del Norton Antivirus, ha trovato la quadratura del cerchio, presentando – al Ces 2017 – Norton Core, un router con antivirus incorporato.
Quest’ultimo, è in grado di proteggere 20 device (pc, tablet, smartphone etc) e un numero sterminato di elettrodomestici smart grazie ad una sapiente combinazione di DNS proprietari, machine learning, analisi dei comportamenti, criptazione dei dati, e soluzioni antivirali (Norton Core Security Plus). Grazie ad un’app mobile, è in grado di informare l’utente sugli attacchi parati, su quelli in corso, sui device compromessi che, poi, possono essere isolati dalla rete in modo da non propagare l’infezione. Non manca nemmeno il controllo genitoriale per i device dei pargoli, ed un sistema QoS per dare priorità a determinati usi piuttosto che ad altri (privilegiare lo streaming, o il gaming etc). Norton Core è preordinabile a 200 $ con spedizioni – per gli States – cadenzate: poi, nelle colorazioni Granite Gray e Titanium Gold, sarà prezzato a 280 $.