Apple continua a spingere i confini dell’innovazione con una serie di aggiornamenti che uniscono tecnologia, apertura e visione strategica. Con iOS 26.1, l’azienda compie un passo storico verso l’interoperabilità permettendo i backup automatici su Google Foto e OneDrive, segno di un ecosistema sempre più flessibile e in linea con le richieste europee. Allo stesso tempo, Cupertino si trova al centro di un confronto acceso con le autorità UE sul tema della privacy, difendendo la propria filosofia di tutela dei dati personali. Infine, sul fronte hardware, l’attenzione è già rivolta al futuro iPhone 18 Pro, destinato a ridefinire la connettività mobile con l’integrazione del 5G satellitare, frutto di una possibile collaborazione con SpaceX. Tre tasselli che mostrano la volontà di Apple di reinventarsi costantemente, bilanciando innovazione tecnica, apertura normativa e una visione sempre più globale del proprio ecosistema digitale.
iOS 26.1 apre ai backup automatici su Google Photos e OneDrive
Con iOS 26.1 Apple introduce una novità attesa da tempo: il backup automatico delle foto anche su app di terze parti come Google Foto e OneDrive, eliminando la necessità di lasciare aperta l’app per completare l’upload. Grazie al nuovo framework “Background Resource Upload” integrato in PhotoKit, il sistema operativo gestisce autonomamente il caricamento delle immagini in background, ottimizzando prestazioni, consumo energetico e connessione, e garantendo continuità anche con il telefono in standby o con altre app in uso. La configurazione richiede alcuni passaggi iniziali, come l’attivazione dell’estensione e il consenso dell’utente per la gestione dei file, ma la funzione mira a replicare l’esperienza di iCloud Photos estendendola ai servizi concorrenti. Questa apertura arriva anche in un contesto normativo europeo sempre più attento alla interoperabilità digitale e promette di semplificare l’invio di grandi quantità di foto e video, anche tramite app di messaggistica, rendendo iOS più flessibile e orientato alle esigenze reali degli utenti.
L’Europa mette alla prova la privacy secondo Apple
Apple si trova nuovamente al centro di un acceso confronto con le autorità europee, accusando Bruxelles e diversi Paesi membri di ostacolare la funzione “Non tracciarmi”, introdotta con iOS 14 per garantire agli utenti un controllo reale sui propri dati personali. Secondo Cupertino, questa opzione rappresenta una conquista per la tutela della privacy digitale, ma le indagini aperte in Germania, Francia e Italia ne mettono in discussione la legittimità, ipotizzando che favorisca le app di Apple rispetto a quelle di terze parti. In particolare, l’Antitrust tedesco ha già parlato di “abuso di posizione dominante”, mentre la Francia ha imposto una multa da 150 milioni di euro. Da parte sua, Apple respinge ogni accusa, sostenendo che le sue app non condividono dati con inserzionisti esterni e che la trasparenza nel tracciamento resta un diritto dell’utente. Il rischio, però, è che le pressioni europee costringano l’azienda a modificare o rimuovere la funzione, riducendo così uno degli strumenti più efficaci per la difesa della privacy. In un contesto in cui i dati personali sono diventati la valuta principale dell’economia digitale, la vicenda rappresenta molto più di una disputa legale: è il simbolo di un conflitto tra modelli opposti di regolamentazione, in cui Apple difende la centralità dell’utente mentre l’Europa punta a garantire parità di condizioni nel mercato tecnologico.
iPhone 18 Pro e la prossima frontiera della connettività satellitare
Apple starebbe preparando un’evoluzione radicale per la connettività mobile con l’arrivo della serie iPhone 18 Pro, che potrebbe introdurre il supporto al 5G via satellite. Secondo quanto riportato da The Information, la casa di Cupertino avrebbe avviato trattative con SpaceX per sfruttare la rete Starlink, puntando così a un sistema di comunicazione non più vincolato alle infrastrutture terrestri. La tecnologia si baserebbe sullo standard 5G NTN (Non-Terrestrial Networks), permettendo di passare dall’attuale funzione di emergenza SOS satellitare a una connessione completa e stabile, capace di garantire navigazione, chiamate e servizi cloud anche nelle aree più remote del pianeta. A differenza delle soluzioni sperimentali di Qualcomm e MediaTek, Apple potrebbe essere la prima a portare concretamente questa innovazione sul mercato consumer, rendendo il 5G satellitare una realtà quotidiana. I modelli interessati sarebbero l’iPhone 18 Pro, l’iPhone 18 Pro Max e il tanto atteso iPhone pieghevole, in arrivo nel 2026. Le recenti mosse della SpaceX — come l’ampliamento dello spettro radio compatibile con quello degli iPhone — e i cambiamenti strategici in casa Globalstar, partner storico di Apple, rafforzano la credibilità del progetto. Se confermata, questa svolta renderebbe la Mela il primo produttore a offrire un ecosistema di comunicazione ibrido, capace di fondere reti terrestri e satellitari in un’unica esperienza d’uso, segnando un passo decisivo verso la connettività globale senza limiti geografici.