Apple, Samsung e Google: le ultime novità che cambieranno la tecnologia del futuro

Apple si prepara a rivoluzionare design e intelligenza artificiale, Samsung punta su sicurezza avanzata e automazione domestica, mentre Google migliora l’esperienza Android e sviluppa innovazioni nella robotica autonoma.

Apple, Samsung e Google: le ultime novità che cambieranno la tecnologia del futuro

Nel panorama tecnologico attuale, Apple, Samsung e Google continuano a spingere i confini dell’innovazione con aggiornamenti e nuovi prodotti che abbracciano design, intelligenza artificiale e funzionalità sempre più integrate nella vita quotidiana. Apple si prepara a lanciare l’iPhone 17 Air con una nuova tonalità azzurra molto chiara e un redesign del logo posteriore, oltre a consolidare la sua presenza nell’AI e nella realtà mista con importanti acquisizioni. Samsung, dal canto suo, punta a una maggiore protezione della privacy con One UI 8 e introduce funzioni di automazione domestica più intuitive, mentre aggiorna la sua gamma di dispositivi con nuovi pieghevoli e tablet economici. Google, infine, migliora l’esperienza utente su Android 16 con strumenti di ricerca più rapidi e sviluppa tecnologie avanzate di intelligenza artificiale per robotica autonoma, pur affrontando alcune sfide legate a prestazioni su Pixel. Queste novità evidenziano come i tre colossi stiano cercando di definire il futuro della tecnologia con soluzioni sempre più sofisticate e orientate all’utente.

Mondo Apple

iPhone 17 Air, Apple punta su un azzurro chiarissimo per distinguere il nuovo modello

In attesa del debutto ufficiale, atteso per l’inizio del 2026, iniziano ad emergere indiscrezioni anche sui colori dell’iPhone 17 Air, il modello che dovrebbe sostituire l’attuale versione Plus. Secondo il leaker cinese Fixed Focus Digital, Apple avrebbe scelto come tonalità principale un azzurro talmente pallido da sembrare quasi bianco a seconda della luce. Questa tinta molto delicata dovrebbe diventare il riferimento visivo del nuovo melafonino nel materiale promozionale, anche se è plausibile che saranno offerte altre opzioni cromatiche.

Una mela più in basso: il dettaglio che potrebbe cambiare l’identità visiva di iPhone 17 Pro

Le indiscrezioni più recenti sui futuri iPhone 17 Pro e Pro Max non si limitano al modulo fotografico ridisegnato, ma toccano anche un elemento altamente simbolico: il logo Apple. Secondo il leaker Majin Bu, a Cupertino starebbero valutando un deciso riposizionamento della celebre “mela morsicata”, portandola più in basso sul retro del dispositivo. Una scelta che avrebbe motivazioni estetiche ben precise: creare un nuovo equilibrio visivo con la “camera bar“, la larga fascia che ospiterà i sensori fotografici e che dominerà la parte alta del retro. I render mostrano chiaramente come il nuovo design risulterebbe più bilanciato, soprattutto nella vista posteriore, e aprirebbe scenari inediti anche per gli accessori MagSafe, che dovrebbero adattarsi a questa nuova geometria. A questo restyling si aggiunge anche una modifica al sistema MagSafe: il tradizionale cerchio degli allineamenti magnetici è stato rimosso, e al suo posto è stato introdotto un nuovo elemento, con la mela che diventa il fulcro visivo e funzionale della disposizione degli elementi magnetici. Questo approccio non solo migliora l’estetica, ma potrebbe semplificare anche l’allineamento con accessori compatibili. Sebbene Apple non abbia confermato nulla, il dibattito è già aperto: la mela più bassa saprà conquistare i puristi del design o lascerà perplessi i fan più tradizionalisti?

La svolta (forse temporanea) di BOE nel mondo Apple: più della metà dei pannelli MacBook saranno cinesi

Per la prima volta nella sua storia, BOE ha ottenuto la maggioranza degli ordini per i display della prossima generazione di MacBook, conquistando il 51% delle forniture a discapito di LG e Sharp. Un traguardo che segna un momento di svolta nei rapporti, spesso complessi, tra il colosso cinese dei pannelli e la rigorosa Apple. Tuttavia, la vittoria potrebbe essere solo temporanea: il passaggio imminente agli schermi Tandem OLED, previsti dal 2026 su tutta la gamma MacBook, rimetterà in discussione gli equilibri tra fornitori, con Samsung e LG pronte a riprendersi la scena. Per BOE si tratta quindi di una conquista dal sapore agrodolce: un’occasione storica che potrebbe sfumare se non riuscirà a dimostrarsi all’altezza dei futuri standard qualitativi di Cupertino.

Apple punta su AI e realtà mista: acquisite TrueMeeting e WhyLabs

Apple ha recentemente ampliato il proprio impegno nei settori dell’intelligenza artificiale e della realtà mista acquisendo due startup strategiche: TrueMeeting, specializzata in avatar digitali iperrealistici già integrati nelle nuove Personas del Vision Pro, e WhyLabs, una piattaforma che monitora i modelli linguistici per ridurre errori e garantire maggiore sicurezza nei servizi basati su Apple Intelligence. Le operazioni, concluse a fine 2024 ma registrate ufficialmente nel gennaio 2025, confermano la volontà di Cupertino di rafforzare tecnologie chiave e consolidare il proprio ecosistema nel rispetto delle nuove normative europee.

Apple contro l’UE: il colosso di Cupertino respinge la maxi-multa sull’App Store

Apple ha ufficialmente presentato ricorso contro la maxi-sanzione da 500 milioni di euro imposta dalla Commissione Europea per presunte violazioni al Digital Markets Act, accusando Bruxelles di imporre condizioni commerciali ingiuste e di forzare modifiche gestionali ritenute “illegittime”. Secondo l’azienda, le nuove regole — che includono strutture commissionali a più livelli e l’obbligo di permettere agli sviluppatori di indirizzare gli utenti a sistemi di pagamento esterni — rendono l’esperienza più confusa e penalizzante sia per gli sviluppatori che per i consumatori. Nonostante le recenti modifiche introdotte sull’App Store per adattarsi al quadro normativo europeo, Apple considera le richieste regolatorie un abuso d’autorità e punta ora a ribaltare la sanzione davanti alla giustizia comunitaria. La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di attriti globali sull’ecosistema iOS, che potrebbe ridefinire per sempre il modello di business dell’App Store.

Mondo Samsung

One UI 8: Samsung punta sull’intelligenza artificiale per ripulire l’audio in tempo reale

Tra le novità più attese di One UI 8, l’interfaccia basata su Android 16 che accompagnerà il lancio dei nuovi Galaxy pieghevoli, c’è l’evoluzione della funzione “Regola Audio”. Introdotta con One UI 7 per rimuovere rumori di fondo indesiderati nei video, questa funzione sembra ora destinata a un importante upgrade: secondo il leaker IceUniverse, sarà in grado di intervenire già durante la registrazione, eliminando i suoni ambientali in tempo reale. Si tratta di un passo in avanti significativo, che mette in campo l’intelligenza artificiale per migliorare immediatamente la qualità delle riprese, anche in ambienti rumorosi. Se confermata, questa funzione arricchirebbe ulteriormente il pacchetto Galaxy AI, posizionando Samsung tra i brand più avanzati nell’elaborazione audio mobile. Tutto sarà più chiaro il 9 luglio, giorno del Galaxy Unpacked, quando ogni dettaglio di One UI 8 verrà finalmente svelato.

L’orologio che pensa: Gemini AI pronta a rivoluzionare i Galaxy Watch 8

Con il lancio dei Galaxy Watch 8 ormai imminente, le indiscrezioni puntano i riflettori su una novità che potrebbe ridefinire il concetto stesso di smartwatch: l’integrazione di Gemini AI, l’intelligenza artificiale avanzata sviluppata da Google. Secondo le ultime anticipazioni, sarà proprio questa tecnologia a rendere i nuovi orologi di Samsung ancora più intelligenti, proattivi e personalizzati. L’indiscrezione, rafforzata da immagini promozionali trapelate online, suggerisce che il Galaxy Watch 8 Classic sarà il primo a integrare ufficialmente Gemini, ma è altamente probabile che l’intera gamma — che comprende anche il Watch 8 “standard” e il Watch Ultra — ne sarà dotata. Il debutto dell’AI di Google su dispositivi indossabili rappresenta un passaggio chiave nella strategia congiunta dei due colossi, unendo l’eleganza e la potenza hardware di Samsung con le capacità predittive e conversazionali sempre più evolute di Gemini.

Galaxy più sicuri: con la One UI 8 arrivano KEEP, Knox Matrix e protezione quantistica

Con l’arrivo della One UI 8, Samsung compie un salto deciso nella protezione della privacy e dei dati personali degli utenti Galaxy, introducendo innovazioni come KEEP, Knox Matrix e crittografia post-quantistica per le connessioni Wi-Fi. Il nuovo sistema KEEP (Knox Enhanced Encrypted Protection) rappresenta una svolta nell’archiviazione crittografata, poiché consente di isolare i dati sensibili di ciascuna app in sezioni dedicate e cifrate, garantendo una gestione sicura delle funzionalità AI personalizzate. A supportare questa architettura c’è anche Knox Vault, il modulo hardware blindato, e il motore PDE, che gestisce routine e preferenze senza inviare nulla ai server. Knox Matrix, invece, rafforza la sicurezza dei dispositivi connessi in rete: in caso di compromissione, è in grado di scollegare un dispositivo sospetto, impedendo accessi non autorizzati e la diffusione del rischio.

Ma l’aspetto forse più futuristico riguarda la protezione quantistica: Samsung sta infatti potenziando il Wi-Fi sicuro con crittografia post-quantistica, utile a proteggere i dati anche nel lungo termine, contro futuri scenari tecnologici più avanzati. Un livello aggiuntivo di privacy viene garantito anche tramite l’instradamento multilivello del traffico, l’attivazione automatica in hotspot pubblici e una cronologia dettagliata di reti e app protette.

SmartThings: l’automazione domestica diventa più naturale grazie all’AI

Samsung continua a perfezionare l’esperienza della smart home con SmartThings, integrando intelligenza artificiale e comandi vocali per rendere tutto più semplice e intuitivo. Tra le novità spiccano l’espansione del programma Calm Onboarding, che automatizza la configurazione dei dispositivi compatibili in 58 paesi, e il potenziamento dell’app per Apple Watch, ora più reattiva e funzionale. A rivoluzionare l’esperienza è il nuovo “Routine Creation Assistant”, che permette di creare scenari domestici complessi con una semplice frase, come “accendi la luce quando rientro a casa”, eliminando la necessità di impostazioni manuali. Migliorano anche la sicurezza e la praticità, grazie alle azioni ritardate, alla conferma di esecuzione per le routine più delicate e alla possibilità di condividere la posizione dei Galaxy SmartTag. Con la nuova Casa Virtuale, infine, si può testare tutto anche senza disporre fisicamente dei dispositivi, aprendo a una nuova era dell’automazione davvero alla portata di tutti.

Galaxy Z Flip 7 FE avvistato su Geekbench: Exynos 2400 e Android 16 tra le novità

A pochi giorni dall’evento Unpacked di Samsung, il Galaxy Z Flip 7 FE ha fatto la sua comparsa nel database di Geekbench, rivelando alcune caratteristiche tecniche fondamentali. Il dispositivo, identificato con il codice SM-F761B, sarà spinto dal chipset Exynos 2400, affiancato da 8 GB di RAM e dal sistema operativo Android 16 con interfaccia One UI 8.0 preinstallata. I risultati nei benchmark parlano chiaro: 1.940 punti in single-core e 6.136 in multi-core. Secondo i rumor, il pieghevole economico di Samsung offrirà uno schermo AMOLED principale da 6,7 pollici a 120 Hz, un display esterno da 3,4 pollici, doppia fotocamera posteriore da 12 megapixel, sensore frontale da 10 MP e una batteria da 3.700 mAh con ricarica rapida da 25W.

Samsung al lavoro su Galaxy Tab A11 e A11 Plus: nuovi tablet economici in arrivo entro fine anno

Samsung starebbe per lanciare due nuovi tablet della serie Galaxy Tab A, ovvero i modelli A11 e A11 Plus, pensati per aggiornare la gamma economica dopo due anni dal debutto dei Tab A9. Secondo quanto riportato dal portale GalaxyClub, i dispositivi potrebbero arrivare entro la fine del 2025 o all’inizio del 2026, forse in parallelo al lancio della serie premium Galaxy Tab S11. Uno dei modelli, identificato con il codice SM-X135G, potrebbe essere la versione 4G del Tab A11, mentre non sono ancora note le specifiche ufficiali. Tuttavia, si ipotizza che Samsung mantenga la stessa filosofia dei predecessori: un display compatto per il modello base e uno da 11 pollici con refresh rate a 90 Hz per la variante Plus, affiancati da chipset MediaTek o Snapdragon, memorie da 4 GB di RAM e batterie fino a 7.040 mAh.

Mondo Google

Google semplifica la condivisione: arriva la barra di ricerca nel selettore di media

Google ha iniziato a introdurre una pratica barra di ricerca nel suo selettore di media su Android 16, inizialmente disponibile sui dispositivi Pixel. La funzione, accessibile nelle sezioni “Foto” e “Collezioni”, consente di trovare rapidamente immagini recenti o salvate nel cloud, evitando di scorrere manualmente lunghi elenchi. Simile alla ricerca di Google Foto, include suggerimenti automatici e cronologia dei termini utilizzati. In arrivo anche un filtro per date, pensato per perfezionare ulteriormente la selezione. Al momento, non è chiaro se e quando l’aggiornamento raggiungerà altri dispositivi o versioni di Android.

Google Pixel con Android 16: rallentamenti dopo inattività disturbano gli utenti

Diverse segnalazioni da parte degli utenti Google Pixel aggiornati ad Android 16 evidenziano un problema di rallentamento dopo periodi di inattività, in cui lo smartphone impiega più tempo del normale per riattivare lo schermo e accedere alla schermata di blocco, causando un’esperienza d’uso meno fluida e più frustrante; il malfunzionamento, presente sia nella versione stabile sia nella beta QPR1, sembra temporaneamente risolvibile con un riavvio, ma tende a ripresentarsi, e Google non ha ancora commentato ufficialmente, anche se è probabile che sia già al lavoro su un fix da distribuire prossimamente.

Il monologo interiore dei robot: DeepMind crea una nuova frontiera per l’intelligenza artificiale

Google DeepMind ha introdotto un concetto rivoluzionario nel campo della robotica: una sorta di “voce interiore” che consente ai robot di descrivere in linguaggio naturale ciò che vedono e fanno. Questo approccio, noto come “discorso intra-agente”, mira a migliorare la capacità dei robot di apprendere nuovi compiti osservando l’ambiente e traducendo le immagini in pensieri strutturati. L’obiettivo è permettere alle macchine di generalizzare le conoscenze, come nel caso di un robot che, dopo aver compreso l’azione di afferrare una tazza, riesce a replicarla con altri oggetti mai visti prima. Oltre a potenziare l’adattabilità e l’autonomia operativa, la tecnica promette di ridurre le risorse computazionali necessarie, rendendo l’intelligenza artificiale più sostenibile e applicabile in contesti reali. Con progetti come Gemini Robotics On-Device, Google si avvicina sempre più a una robotica capace di agire in modo efficiente e indipendente, anche in ambienti privi di connettività.

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