Apple, Google e Samsung: aggiornamenti e novità tecnologiche tra sicurezza, AI e contenuti digitali

Negli ultimi giorni Apple, Google e Samsung hanno introdotto aggiornamenti di sicurezza, funzionalità potenziate e nuovi contenuti, confermando l’attenzione dei colossi tech su protezione dei dati, intelligenza artificiale e piattaforme multimediali.

Apple, Google e Samsung: aggiornamenti e novità tecnologiche tra sicurezza, AI e contenuti digitali

Negli ultimi giorni i principali protagonisti del settore tecnologico hanno presentato una serie di novità e aggiornamenti che abbracciano sicurezza, intelligenza artificiale e contenuti digitali. Apple, Google e Samsung si concentrano non solo sulla protezione dei dispositivi e dei dati degli utenti, ma anche sull’ottimizzazione dell’esperienza d’uso e sull’espansione dei servizi, confermando l’importanza di un ecosistema integrato e costantemente aggiornato.

Mondo Google

Apple e Google corrono ai ripari contro vulnerabilità zero-day già sfruttate

Negli ultimi giorni Apple e Google hanno rilasciato in parallelo patch di sicurezza straordinarie per contrastare una campagna di attacchi informatici particolarmente sofisticata e mirata, che avrebbe coinvolto un numero imprecisato di utenti. Le informazioni ufficiali restano volutamente limitate, un approccio comune quando sono già in circolazione exploit funzionanti, ma gli indizi fanno pensare a operazioni di spionaggio o comunque a iniziative sostenute da entità governative. Tutto è partito da Google, che ha corretto una falla critica nel browser Chrome, confermando che la vulnerabilità era già attivamente sfruttata. Solo in un secondo momento è emerso che l’individuazione del problema è stata frutto di una collaborazione tra il team di sicurezza di Apple e il Threat Analysis Group di Google, specializzato nel monitoraggio di attività riconducibili a hacker governativi e spyware mercenario. In modo coordinato, anche Apple ha distribuito aggiornamenti di sicurezza per l’intero ecosistema, da iPhone e iPad fino a Mac, Apple Watch, Apple TV, Vision Pro e Safari, ammettendo che almeno una delle falle corrette era stata utilizzata in operazioni “estremamente sofisticate” contro obiettivi specifici. L’assenza di dettagli tecnici e di numeri precisi suggerisce che la priorità, in questa fase, sia mettere in sicurezza il maggior numero possibile di dispositivi prima di rendere pubbliche ulteriori informazioni, a conferma di quanto il tema delle vulnerabilità zero-day rimanga centrale e delicato anche per i colossi della tecnologia.

Gemini 2.5 potenzia Google Translate e Ricerca: traduzioni più naturali e audio live in cuffia

Google ha avviato l’integrazione delle nuove capacità di Gemini 2.5 all’interno di Translate e del motore di Ricerca, con l’obiettivo di rendere le traduzioni più contestuali, fluide e vicine al linguaggio reale. Grazie ai modelli Gemini 2.5 Pro e Flash Native Audio, il sistema è ora in grado di interpretare correttamente espressioni idiomatiche, modi di dire e slang, superando la semplice traduzione letterale per restituire il significato effettivo delle frasi, come avviene già quando si cerca un’espressione complessa direttamente su Google Search. L’app Google Translate beneficia anche di un’evoluzione sul fronte dell’apprendimento linguistico, con strumenti che permettono di monitorare la continuità dello studio giorno dopo giorno e un’estensione della fase di test a numerosi nuovi Paesi, includendo diverse combinazioni linguistiche tra cui anche l’italiano. La novità più evidente riguarda però la funzione Live Translate: sfruttando l’audio nativo di Gemini 2.5, l’app può ora offrire una traduzione vocale in tempo reale direttamente nelle cuffie, compatibile con qualsiasi modello, preservando tono, ritmo e intonazione dei parlanti. Una soluzione pensata per conversazioni dal vivo, lezioni, conferenze o contenuti multimediali in lingua straniera, che amplia in modo significativo l’accessibilità della traduzione simultanea. La funzione è disponibile in beta su Android in alcuni mercati selezionati e supporta già oltre settanta lingue, confermando la strategia di Google di rendere l’intelligenza artificiale un assistente sempre più naturale nella comunicazione quotidiana.

Google Maps si rinnova su Android: impostazioni più chiare e debutto della modalità risparmio energetico

Con l’ultimo aggiornamento di Google Maps per Android, identificato dalla versione 25.49.06.838461706, l’app di navigazione compie un passo deciso verso una maggiore semplicità d’uso e un’attenzione più marcata all’autonomia dei dispositivi. Il primo cambiamento riguarda la schermata delle impostazioni, completamente riorganizzata per superare il vecchio elenco lungo e poco intuitivo: ora le opzioni sono raggruppate in grandi sezioni tematiche, ciascuna accompagnata da una breve descrizione che aiuta a capire subito dove intervenire, rendendo la navigazione interna più rapida e meno dispersiva. Accanto a questa revisione dell’interfaccia arriva anche una novità funzionale di rilievo, ovvero la modalità risparmio energetico pensata per la navigazione, che riduce al minimo le informazioni visualizzate sullo schermo mostrando solo gli elementi essenziali, come le prossime indicazioni di svolta. Questa funzione, al momento riservata ai Pixel 10 ed attiva di default, permette di contenere il consumo della batteria durante i viaggi più lunghi ed è facilmente gestibile con un semplice tocco del tasto di accensione per entrare e uscire dalla visualizzazione a basso consumo. Un aggiornamento che conferma la volontà di Google di rendere Maps sempre più pratico, ordinato e attento alle esigenze quotidiane degli utenti.

Google presenta Disco, il browser sperimentale che mette l’intelligenza artificiale al centro della navigazione

Con Disco, progetto nato nei laboratori di Google, prende forma una visione radicalmente nuova del browser, pensato non più come semplice contenitore di schede ma come ambiente dinamico capace di comprendere gli obiettivi dell’utente e trasformarli in strumenti operativi. Al centro dell’esperimento c’è GenTabs, tecnologia basata su Gemini 3 che analizza le schede aperte, la cronologia e il contesto delle attività in corso per generare vere e proprie mini web app interattive, costruite in tempo reale senza bisogno di scrivere codice. L’utente può descrivere in linguaggio naturale ciò che vuole fare e Disco si occupa di organizzare link, informazioni e risorse utili, mantenendo sempre il collegamento diretto alle fonti originali presenti sul web. L’esperimento, al momento disponibile solo per un numero ristretto di utenti negli Stati Uniti e limitato a macOS, non nasce per sostituire immediatamente Chrome, ma rappresenta un banco di prova per capire come l’AI possa rendere la navigazione più intelligente, personalizzata e orientata ai risultati. Google lascia infatti intendere che le funzioni più mature di Disco potrebbero in futuro confluire nei suoi prodotti principali, anticipando un’evoluzione del browser verso una piattaforma capace di creare dashboard, pannelli di confronto e strumenti su misura in base alle esigenze del momento.

Mondo Apple

Pagamenti mobili sotto osservazione: la Svizzera apre un’inchiesta sull’NFC degli iPhone

La Svizzera ha deciso di approfondire il comportamento di Apple in materia di pagamenti digitali, avviando un’indagine preliminare sulle condizioni imposte alle aziende di terze parti per l’accesso alla tecnologia NFC degli iPhone. La Commissione della concorrenza elvetica intende verificare se i vincoli contrattuali previsti da Cupertino garantiscano davvero una competizione equa con Apple Pay o se, al contrario, finiscano per favorire la soluzione proprietaria. Dopo le aperture forzate introdotte nell’Unione Europea e successivamente estese anche ad altri mercati, inclusa la Svizzera, l’attenzione ora si concentra sulle differenze di trattamento rispetto allo Spazio Economico Europeo. Secondo l’autorità, alcune clausole applicate alle aziende svizzere potrebbero creare ostacoli indiretti allo sviluppo di sistemi di pagamento alternativi, sollevando dubbi di conformità con la normativa antitrust nazionale. L’inchiesta dovrà chiarire se queste condizioni siano giustificate da esigenze tecniche o di sicurezza, oppure se rappresentino un limite alla concorrenza, in un contesto in cui i pagamenti contactless sono sempre più centrali per utenti, banche e operatori digitali.

Aggiornamento corale per l’ecosistema Apple: iOS 26.2 e compagni portano nuove funzioni e rifiniture

Apple ha avviato la distribuzione simultanea di iOS 26.2, iPadOS 26.2, watchOS 26.2, tvOS 26.2, visionOS 26.2 e macOS Tahoe 26.2, segnando uno degli aggiornamenti più completi dell’anno per l’intero ecosistema. Su iPhone spiccano le novità per Podcast, che ora offre capitoli generati automaticamente, collegamenti diretti ai contenuti citati negli episodi e una sezione dedicata ai riferimenti menzionati dai creator, mentre Apple News diventa più modulare grazie a nuove aree tematiche pensate per interessi specifici. Cresce anche il ruolo di Apple Games come centro di gestione del gaming, con filtri avanzati, sfide più dinamiche e una migliore integrazione dei controller. Non mancano interventi trasversali, come le migliorie a CarPlay, la nuova gestione della trasparenza dell’orologio nella schermata di blocco e l’integrazione più stretta tra Promemoria e Sveglia. L’aggiornamento tiene conto anche delle normative europee, ampliando la libertà di scelta degli assistenti digitali e abilitando funzioni come la traduzione live con AirPods, mentre sugli altri sistemi arrivano affinamenti mirati, dall’illuminazione intelligente durante le videochiamate su macOS Tahoe alle novità per il monitoraggio del sonno su watchOS, fino alle nuove modalità dedicate ai più piccoli su tvOS.

Aggiornamenti di sicurezza anche per i Mac meno recenti: Apple non dimentica Sequoia e Sonoma

In parallelo al rilascio di macOS Tahoe 26.2, Apple ha esteso il ciclo di aggiornamenti anche alle versioni precedenti del suo sistema operativo desktop, pubblicando macOS Sequoia 15.7.3 e macOS Sonoma 14.8.3, una scelta che conferma l’attenzione dell’azienda verso la sicurezza dell’ecosistema anche per chi non è ancora passato all’ultima release. Si tratta di update mirati esclusivamente a rafforzare la protezione del sistema, senza introdurre nuove funzioni o modifiche grafiche, ma fondamentali per correggere vulnerabilità potenzialmente sfruttabili. Le nuove build, identificate rispettivamente dai numeri 24G419 e 23J220, sono già disponibili tramite il consueto percorso nelle Impostazioni di Sistema e sono fortemente consigliate a tutti gli utenti che utilizzano ancora queste versioni di macOS. Apple ha inoltre pubblicato i dettagli tecnici delle correzioni sulla propria pagina di supporto, offrendo piena trasparenza soprattutto a professionisti IT e amministratori di sistema, ribadendo così una strategia chiara: garantire continuità, affidabilità e protezione anche al di fuori dell’ultima major release.

Apple TV+ punta forte sul 2026: tra grandi ritorni e cinema d’autore, l’anno si apre col botto

Apple TV+ guarda già oltre il presente e prepara un inizio di 2026 particolarmente ambizioso, come conferma il teaser ufficiale che anticipa cinque produzioni di primo piano destinate a rafforzare l’identità della piattaforma. La strategia è chiara: puntare su serie consolidate, capaci di garantire continuità e pubblico fedele, affiancandole a proposte cinematografiche di prestigio. Nei primi mesi del nuovo anno torneranno titoli molto amati come Hijack, pronta a rilanciare la tensione del thriller con Idris Elba, e Shrinking, che continuerà a raccontare con equilibrio ironia e introspezione emotiva. Spazio anche al mistero con The Last Thing He Told Me e all’universo spettacolare dei kaiju con Monarch: Legacy of Monsters, due serie che hanno dimostrato di saper costruire mondi narrativi solidi e coinvolgenti. A sorprendere è soprattutto Eternity, film firmato A24 con un cast di alto profilo, che segnala la volontà di Apple di rafforzare il legame con il cinema d’autore e di portare sullo streaming storie pensate anche per un pubblico più esigente. Il messaggio è evidente: Apple TV+ vuole aprire il 2026 con un’offerta varia, riconoscibile e di qualità, confermando un percorso di crescita che punta più sulla forza dei contenuti che sulla quantità.

Mondo Samsung

Galaxy S25 inaugura le patch di dicembre 2025: Samsung avvia gli aggiornamenti dalla Corea

Samsung ha iniziato il rilascio dell’aggiornamento software di dicembre 2025 per la serie Galaxy S25, segnando come di consueto la Corea del Sud come primo mercato interessato. L’update, disponibile per Galaxy S25, S25+ e S25 Ultra, integra la patch di sicurezza di dicembre e interviene su 57 vulnerabilità, confermando l’attenzione del produttore coreano per la protezione dei dati e la stabilità del sistema. Il pacchetto ha un peso di circa 578 MB e non introduce novità funzionali evidenti, concentrandosi esclusivamente sul rafforzamento della sicurezza. L’estensione del rilascio ad altri Paesi è attesa nei prossimi giorni e potrà essere verificata direttamente dalle impostazioni di sistema. In parallelo, cresce l’attesa per l’apertura del programma beta di One UI 8.5, che secondo le indiscrezioni dovrebbe partire proprio dalla gamma Galaxy S25 prima di coinvolgere i pieghevoli e i modelli precedenti, delineando così i prossimi passi della strategia software di Samsung.

 

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