Negli ultimi giorni Apple e Samsung hanno fatto parlare di sé con una serie di novità che riguardano sicurezza, aggiornamenti software e innovazioni hardware. Cupertino ha puntato sulla protezione dei dispositivi, chiudendo falle critiche di iOS 26 e rinviando fino al 2027 l’impatto delle tariffe sui semiconduttori cinesi, garantendo così maggiore stabilità sui prezzi dei propri prodotti. Samsung, invece, continua a espandere i test della One UI 8.5 su nuovi tablet e porta Google Foto sulle smart TV, mentre sperimenta soluzioni estreme come il Galaxy Z TriFold e batterie da 20.000 mAh, confermando la sua ambizione di leadership tecnologica anche a fronte di sfide economiche e ingegneristiche.
Mondo Apple
iOS 26 sotto la lente: Apple chiude falle critiche e invita all’aggiornamento immediato
Apple ha rilasciato una serie di aggiornamenti di sicurezza che intervengono su vulnerabilità particolarmente delicate individuate in iOS 26 e negli altri sistemi del proprio ecosistema, invitando gli utenti a procedere quanto prima con l’installazione. Le falle, già sfruttate in casi circoscritti e molto mirati secondo quanto riferito dalla stessa azienda, interessavano il motore WebKit, componente centrale per la navigazione su iPhone e iPad e base obbligatoria anche per i browser di terze parti. In pratica, la semplice visita a una pagina web poteva esporre il dispositivo a comportamenti anomali senza richiedere ulteriori azioni da parte dell’utente. Apple ha spiegato di aver risolto il problema rafforzando la gestione della memoria e introducendo controlli di sicurezza più stringenti, evitando però di diffondere dettagli tecnici approfonditi. Le correzioni sono state estese a tutte le principali piattaforme, da iOS e iPadOS a macOS, watchOS, tvOS, visionOS e Safari, a conferma di un intervento coordinato per proteggere l’intero ecosistema. Il messaggio dell’azienda è chiaro: mantenere i dispositivi aggiornati resta uno degli strumenti più efficaci per tutelare dati personali e utilizzo quotidiano, soprattutto in una fase in cui le minacce digitali diventano sempre più sofisticate e difficili da individuare in anticipo.
Tariffe rimandate e prezzi sotto controllo: Apple guadagna tempo fino al 2027
Apple ottiene un importante margine di manovra sul fronte dei costi, riuscendo a rinviare fino al 2027 l’impatto delle nuove tariffe statunitensi sui semiconduttori prodotti in Cina, una decisione che potrebbe riflettersi positivamente anche sui prezzi di iPhone, iPad e Mac nel breve periodo. Sebbene la misura sia già formalmente in vigore, l’aliquota resterà pari a zero per circa diciotto mesi, con un eventuale aumento previsto solo a partire da giugno 2027 e annunciato con adeguato anticipo. Per Cupertino si tratta di un sollievo strategico, considerando la forte dipendenza da componenti cinesi per numerosi chip ausiliari, nonostante la progettazione interna delle serie A e M e la produzione affidata a TSMC. Il rinvio non rappresenta una cancellazione definitiva della tariffa, ma offre stabilità e prevedibilità in una fase in cui l’azienda sta accelerando la diversificazione della propria catena produttiva verso Paesi come India e Vietnam, rafforzando al contempo gli investimenti negli Stati Uniti. Con i costi temporaneamente sotto controllo, Apple può evitare aumenti immediati dei listini, ma il 2027 si profila già come un passaggio chiave per le future strategie di prezzo, soprattutto alla luce delle crescenti pressioni sul mercato delle memorie legate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Mondo Samsung
One UI 8.5: Samsung amplia i test includendo nuovi tablet
Samsung continua ad espandere i test della nuova One UI 8.5, portando la beta su diversi tablet, inclusi Galaxy Tab S8 e Tab S9 FE, confermando l’impegno della casa coreana a mantenere aggiornati anche i modelli più datati e preparando il terreno per le prossime serie Galaxy.
Google Foto sbarca sulle smart tv di Samsung
Samsung Electronics collaborerà con Google per portare Google Foto sulle proprie TV, consentendo agli utenti di visualizzare foto e video personali su uno schermo più grande. L’integrazione estenderà l’esperienza di Google Foto dagli smartphone alle TV, offrendo contenuti ottimizzati per la visione domestica. Gli utenti potranno accedere alle librerie multimediali effettuando il login con il proprio account Google e sfogliare ricordi organizzati per persone, luoghi e momenti significativi. Le foto saranno visualizzate in formato cinematografico e integrate nelle funzioni esistenti dei televisori, come Daily+ e Daily Board, per apparire in momenti contestuali durante la giornata. Samsung ha previsto tre esperienze principali: Memories, disponibile a partire da marzo 2026, che mostrerà storie curate basate sui ricordi personali; Create with AI, nella seconda metà dell’anno, con template creativi e trasformazioni artistiche; e Personalized Results, che consentirà di visualizzare slideshow tematici legati a luoghi o eventi specifici. L’integrazione sarà inizialmente disponibile sui modelli Samsung lanciati nel 2026, mentre per i TV già in commercio dipenderà dal programma di aggiornamento del sistema operativo. Kevin Lee di Samsung e Shimrit Ben-Yair di Google hanno sottolineato come questa partnership renda l’esperienza televisiva più personale, permettendo di rivivere i momenti più importanti direttamente dal salotto di casa.
Samsung Galaxy Z TriFold, un capolavoro tecnologico che pesa sui conti
Il Galaxy Z TriFold incarna una delle massime espressioni dell’ingegneria Samsung nel settore dei dispositivi mobili, ma dietro l’innovazione del design a doppia piega si cela una realtà economica complessa che mette in discussione la sostenibilità del progetto. Il modello tri-fold, pensato per superare i limiti dei pieghevoli tradizionali e rispondere alla sfida lanciata da Huawei, richiede soluzioni tecniche avanzatissime che incidono in modo significativo sui costi industriali. Secondo indiscrezioni provenienti dalla Corea, il costo di produzione di ogni unità sarebbe addirittura superiore al prezzo di vendita fissato sul mercato interno, pari a circa 2.450 euro, una cifra elevata ma comunque inferiore a quella del principale concorrente. Una scelta che non risponde a logiche di profitto immediato, bensì alla volontà di rafforzare l’immagine di leadership tecnologica del marchio, anche a costo di sacrificare i margini. La produzione limitata, l’assenza di economie di scala e l’utilizzo di pannelli particolarmente costosi rendono il Galaxy Z TriFold un prodotto dimostrativo, destinato a una nicchia di utenti e non a grandi volumi. Le stesse dichiarazioni dei vertici Samsung lasciano intendere come il dispositivo sia stato concepito più come una “special edition” che come un pilastro strategico della gamma, un esperimento necessario per esplorare nuove frontiere del design. In questo contesto, il TriFold diventa il simbolo di una fase delicata per Samsung, chiamata a bilanciare ambizione tecnologica e sostenibilità economica in un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da costi in costante aumento.
Samsung guarda oltre i limiti attuali: test interni su una batteria da 20.000 mAh
Samsung starebbe esplorando una svolta radicale sul fronte dell’autonomia, con test interni su una batteria da ben 20.000 mAh pensata per futuri smartphone, una capacità che raddoppierebbe gli standard oggi più avanzati del mercato. Secondo le indiscrezioni, la sperimentazione coinvolgerebbe Samsung SDI e una nuova soluzione al silicio-carbonio a doppia cella, composta da due moduli sovrapposti che consentirebbero di concentrare una quantità di energia finora inedita in ambito mobile. Si tratterebbe di un cambio di strategia significativo per il gruppo coreano, storicamente prudente nell’adozione di nuove tecnologie per le batterie, come dimostra l’utilizzo continuativo di celle agli ioni di litio anche su modelli recenti e particolarmente sottili. Il silicio-carbonio, già adottato da diversi produttori Android, promette una densità energetica superiore senza penalizzare eccessivamente dimensioni e peso, ma i primi test avrebbero evidenziato criticità rilevanti, in particolare un marcato rigonfiamento della cella secondaria, elemento che solleva interrogativi importanti sul piano della sicurezza. Proprio questo aspetto spiegherebbe l’approccio estremamente cauto di Samsung, che preferisce rallentare lo sviluppo piuttosto che immettere sul mercato soluzioni non perfettamente mature. Se i problemi tecnici dovessero essere risolti, una batteria da 20.000 mAh potrebbe ridefinire il concetto stesso di autonomia su smartphone, ma al momento resta un’ipotesi affascinante ancora lontana dalla produzione di massa.