Mostrato di sfuggita all’evento agostano che ha avuto per protagonista il più tradizionale Amazfit GTS, dopo le conferme di inizio anno, si avvia a fare il suo esordio su Indiegogo, il 28 Aprile, il primo smartwatch curvo di scuola Xiaomi, rappresentato dall’Amazfit X del partner Huami, sovente adoperato dal colosso cinese per presidiare il settore dei wearable.
Amazfit X ha una scocca in metallo (alluminio), spessa appena 12.5 mm, impermeabile sino a 5 atmosfere (50 metri) in acqua, dominata sulla curvatura superiore del design “new moon” da un display OLED, ben leggibile all’aperto (430 nits di luminosità massima), accurato cromaticamente (100% di copertura sulla scala NTSC), da 206 x 640 pixel (326 PPI) di risoluzione che, inserito in un vetro protettivo 3D, guadagna quella curvatura del 92% che, secondo l’azienda, gli permette di mostrare molte più informazioni (+250% ) dei rivali, costringendo a un minor numero di swipe.
Corredato di pulsanti sensibili al tocco (necessari per la summenzionata impermeabilità), sul dorso, a contatto con la pelle, lo smartwatch curvo Amazfit X di Xiaomi/Huami monta un cardiofrequenzimetro ottico che, grazie al sensore BioTracker PPG, e ad un algoritmo proprietario, è in grado di eseguire per 24 ore continuate un elettrocardiogramma (ECG).
All’interno, montato su una scheda madre giocoforza tripartita, opera un processore autoprodotto, ovvero l’Huangshan 2, che porta in dote il Bluetooth necessario a ricevere le notifiche dallo smartphone e a sincronizzare con quest’ultimo i dati salutistici raccolti: la batteria, da 220 mAh, è ovviamente curva e, a carica ultimata via pin magnetici, come autonomia, assicura sino a una settimana di operatività.
Out-of-the-box con preinstallate più di 20 watchfaces, Amazfit X potrebbe esordire, secondo tracce nascoste nella FAQ di Indiegogo, a 160 dollari (prezzo che salirà in fase di distribuzione tradizionale sull’e-store Xiaomi), corrispondenti – cambio alla mano – a poco meno di 150 euro nostrani.