Viterbo, commerciante terrorizzata da Can Yaman: “Era una furia perché tenevo la musica alta in negozio”

Una negoziante locale ha riferito di essere stata verbalmente attaccata da Can Yaman, che è entrato nel suo negozio e ha chiesto di spegnere la musica. La situazione è peggiorata quando Yaman ha tentato di avventarsi su Nelli.

Viterbo, commerciante terrorizzata da Can Yaman: “Era una furia perché tenevo la musica alta in negozio”

La tranquillità del pittoresco paesino di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, è stata interrotta da un fatto accaduto sul set della serie televisiva “Viola come il mare 2“, che ha coinvolto l’attore turco Can Yaman. Il noto attore si trova nella cittadina per girare la seconda stagione della serie al fianco dell’ex miss Italia Francesca Chillemi. Tuttavia, i rapporti tra la produzione e i commercianti locali sembrano essere diventati tesi, culminando in una vicenda spiacevole.

La negoziante coinvolta di questa controversia è Nelli, che gestisce un negozio situato proprio nel cuore delle riprese. Nelli ha raccontato al Messaggero di essere stata oggetto di un’attacco verbale da parte di Can Yaman. Secondo il suo resoconto, l’attore è entrato nel suo negozio con furia e le ha chiesto di spegnere la musica che stava diffondendo, poiché disturbava le riprese e gli attori presenti, compresa Francesca Chillemi. La situazione è poi degenerata quando Yaman ha tentato di avventarsi contro la negoziante, costringendo altre persone presenti a intervenire per trattenere l’attore. Nelli ha dichiarato di essere rimasta profondamente spaventata dalla vicenda.

La vicenda è avvenuta il 4 settembre, il giorno in cui il set di “Viola come il mare 2” è stato allestito a Civita Castellana. In occasione delle riprese, Piazza Matteotti è stata chiusa al traffico e molti negozi hanno dovuto chiudere i battenti per permettere lo svolgimento delle riprese.

Nelli ha espresso la sua frustrazione per l’interferenza delle riprese con la sua attività commerciale, affermando di aver sollecitato l’amministrazione comunale e la produzione a trovare una soluzione e di aver richiesto un risarcimento per i mancati introiti dovuti alla chiusura forzata del negozio.

In seguito alla vicenda, la produzione ha offerto a Nelli un risarcimento di 600 euro, che è stato però rifiutato. L’avvocato Giuseppe Romano, che rappresenta la commerciante, ha commentato che la proposta di risarcimento sembrava essere un tentativo di tamponare la situazione, ma ha sottolineato che non tutto è stato organizzato nel migliore dei modi. Romano ha anche evidenziato il danneggiamento della serranda del negozio di Nelli, sospettando che possa essere stato causato durante l’evento.

La produzione della serie non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda, ma potrebbe coinvolgere i carabinieri, che potrebbero ascoltare i testimoni presenti sul luogo durante l’evento. La controversia sembra essere destinata a continuare, gettando ombre sulla produzione di “Viola come il mare 2” e suscitando interrogativi sulla gestione delle riprese sul territorio locale.

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