La foto di Vanessa Incontrada su Vanity Fair sta facendo il giro del web e non solo. L’attrice è apparsa senza veli sulla copertina del noto settimanale per ribadire ancora una volta quanto sia importante l’accettazione del proprio corpo e la stima per noi stessi, grazie allo slogan “Nessuno mi può giudicare (nemmeno tu)“.
In queste ore la Incontrada ha pubblicato un monologo sul suo profilo ufficiale Instagram che “è un atto d’accusa verso una società che intrappola le donne cercando di rinchiuderle in modelli antiquati e mortificanti. A cui è arrivato il momento di ribellarsi”, così come scritto affianco al post sulla sua pagina ufficiale.
Il monologo di Vanessa Incotrada
Vanessa Incontrada, con sguardo fiero e fisso sulla telecamera, inizia a parlare rivolgendosi a tutte quelle persone che hanno dovuto fare i conti con stereotipi imposti da una società che troppo spesso ci vuole imprigionare in modelli prestabiliti e oppressivi, con la supponenza di conoscere ogni singolo aspetto della nostra personalità.
“Quando vedo abbassare lo sguardo di una donna perché viene criticata per come si veste, per come si trucca, se è magra, se è grassa, quanto profumo si mette, come guida, quanto parla, quante persone frequenta. Se vuole un figlio, se non lo vuole, se è troppo maschile, se è troppo femminile, se è troppo libertina è una poco di buono, se non lo è, è troppo rigida. Ogni volta mi ricordo di quante volte io ho abbassato lo sguardo per quello che mi son sentita dire, finché ho capito che nessuno mi può giudicare, perché ho capito che nessuno ti può giudicare”.
Sempre in prima linea contro il body shaming, Vanessa Incontrada è la testimonial perfetta per lanciare questo messaggio di positività. Lei stessa anni indietro – precisamente nel 2008 – ha dovuto subire gli attacchi di haters che la bombardavano con insulti e prese in giro per il suo aspetto fisico. A quel tempo Vanessa aveva messo su qualche chilo dopo la nascita del figlio Isal e il suo corpo aveva subito qualche cambiamento dopo la gravidanza, per questo era stata massacrata sui social.
Da qui è nata la sua voglia di rivincita e la necessità di gridare al mondo di non uniformarsi a ciò che la società chiede, ma di imporre il proprio modo di essere a quella stessa società. Mai come in questo momento un messaggio del genere assume un’importanza fondamentale, se si pensa ai modelli di bellezza imposti dalla moda, dai social e dalla tv che rischiano di diventare ossessionanti per le nuove generazioni.