Valentina Nappi e il commento shock su Twitter: "Meglio essere stuprata che non essere liberi sessualmente"

Un commento shock rilasciato dall'attrice a luci rosse Valentina Nappi sta facendo discutere il popolo del web, facendola arrivare in prima posizione nei trend topic.

Valentina Nappi e il commento shock su Twitter: "Meglio essere stuprata che non essere liberi sessualmente"

In passato l’attrice a luci rosse Valentina Nappi ha utilizzato il suo profilo Twitter per lanciare delle dichiarazioni pesanti. Infatti, oltre a pubblicizzare il suo lavoro, la donna usa i social network per dire la sua su svariati argomenti, come la politica e il femminicidio.

Nelle ultime ore, con delle dichiarazioni discutibili, rivela: “Preferirei essere stuprata che vivere una quotidianità dove la gente non è libera di vivere la sua sessualità come ca**o vuole. Basta con questa ipocrisia sulle donne, dietro lo sdegno c’è solo la vostra voglia di imporre il vostro modello di donna”.

Le critiche dal web

Una ragazza che ha commentato questo post aggiunge che il concetto di educare deve essere divulgato da parte di qualsiasi forma e canale di comunicazione, che sia la scuola, in famiglia, in un film oppure all’interno di un sito vietato ai minori di 18 anni.

Ma, come ci si poteva immaginare, Valentina Nappi non sembra essere molto d’accordo con questa dichiarazione: “E chi dovrebbe educare, voi ‘femministe’? Meglio nessuna educazione. Meglio lo stupro alla limitazione di libertà a cui vorreste sottoporci. Ma lo sapete che per la legge italiana anche una mano sul c*lo è ‘stupro’?”.

In realtà non è la prima volta che Valentina Nappi parla dell’argomento stupro sui social network. Nei mesi scorsi ha infatti dichiarato di essersi sentita stuprata da Matteo Salvini, poiché avrebbe riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, rappresentata dal trio Dio-Patria-Famiglia.

Valentina Nappi, a causa di queste dichiarazioni forti, ha ricevuto numerosi attacchi su Twitter. Uno dei tanti utenti ha infatti dichiarato: “Ti ricordo che le femministe sono quelle ti hanno permesso di poter votare e di scegliere il lavoro che fai. Se preferisci essere stuprata trasferisciti in un paese in cui le bambine vengono allevate solo per essere un buco per gli uomini e poi ne riparliamo”.

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