Tommaso Zorzi, il faccia a faccia con Platinette

Tommaso Zorzi si ritrova di nuovo protagonista, questa volta riprendendo un discorso lasciato in sospeso durante la permanenza al GF Vip che riguarda anche Platinette, alias Mauro Coruzzi.

Tommaso Zorzi, il faccia a faccia con Platinette

Una diatriba indiretta che si era accesa qualche tempo fa, portata avanti proprio dal vincitore del Grande Fratello Vip, durante la sua permanenza nella casa. Parliamo infatti di Tommaso Zorzi e della sua posizione in merito ai diritti omosessuali, in particolar modo in merito alla legge contro l’omotransfobia e l’adozione di figli con maternità surrogata.

Durante il discorso tenutosi con la sua amica Stefania Orlando, Tommaso parla di Platinette (all’anagrafe Mauro Coruzzi), che attacca senza mezzi termini per la sua opinione favorevole riguardo la legge succitata. A detta di Tommy infatti pare che Platinette abbia “sputato sui diritti dei gay“, privandoli quindi della gioia di poter avere e crescere un figlio.

La posizione di Platinette

Di recente Mauro è stato intervistato da “Novella 2000” ed ha di fatto espresso, ancora una volta, il suo parere in merito, affermando di non essere il rappresentante di nessuno se non di sé stesso. A tal proposito sembra che il parere dell’opinionista non sia per nulla cambiato, da sempre a favore dei diritti delle donne, dichiarando che non sono dei forni per sfornare bambini, solo per soddisfare le coppie omosessuali.

Ecco infatti cosa dichiara al settimanale di Roberto Alessi: “Lo scontro riguarda un tema a me molto caro, la tutela dei diritti delle donne, le quali non meritano di essere utilizzate come semplici uteri in affitto“. Visto che ci si trova in un tema in cui si parla in maniera schietta, senza peli sulla lingua, anche Platinette a questo punto dichiara che questa diatriba sia nata a causa di Zorzi: “Una polemica, partita dal signor Zorzi, che non è il caso di reiterare“.

Al momento però, al netto delle opinione e dissensi esterni, sembra che la legge Zan sia momentaneamente bloccata al Senato, dopo che il partito della Lega ha chiesto espressamente al Governo di bloccare la legge. Di contro sembra però che il Pd, capeggiato da Enrico Letta, sia più che intenzionato a portare la legge avanti, per essere così approvata. Difficile per adesso fare previsione in merito, non resta che attendere.

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