Che ormai tra Tina e Gemma non corresse buon sangue, quello lo avevamo capito, però ora sembra proprio che la cosa stia degenerando in maniera vergognosa. Durante l’ultima puntata di Uomini e Donne Over, il programma di Maria de Filippi in onda ogni pomeriggio su Canale 5, le due dame hanno mostrato il peggio creando non poca tensione non solo in studio, ma anche con i telespettatori da casa.
In moltissimi in queste ore hanno commentato sui social il disappunto per il vergognoso teatrino e la “brutta piega” che sta prendendo il programma proprio per colpa dei continui screzi e le male parole tra la Cipollari e la Galgani che, ormai od ogni puntata, non mancano di attaccarsi arrivando ultimamente quasi alle mani.
Anche questo pomeriggio durante la nuova puntata trasmessa su Canale 5 c’è stato un litigio sfociato a causa di un ballo tra la dama torinese ed il bel gabbiano Giorgio, ma l’intromissione di Tina ha fatto infuriare Gemma che non ha mancato di dire la sua sull’invadenza dell’opinionista.
Quest’ultima stanca ormai del vittimismo e del “mai una gioia” da parte della dama Torinese l’ha prima attaccata verbalmente e poi le si è scagliata contro prendendola letteralmente di petto.
Insomma un siparietto vergognoso che non è passato inosservato nemmeno a Maurizio Costanzo che, non ha perso occasione per dichiarare di essere abbastanza contrariato da tutto quello che si vede in trasmissione nelle ultime settimane all’interno dello studio di Uomini e Donne Over dando ragione a tutte le lettrici che, ormai stanche da questo comportamento, si lamentano di continuo nella rubrica che Maurizio tiene sul giornale Nuovo Tv.
Questa la risposta di Costanzo: “Ogni tanto in tv si usano toni troppo elevati, e sarebbe bene abbassarli per non trasformare gli studi televisivi in ring. Quanto a Tina Cipollari e Gemma Galgani, spero che capiscano di doversi ridimensionare: ormai sono due personaggi importanti del trono over di Uomini e Donne, e ogni tanto i loro battibecchi sono simpatici e coloriti, però devono capire che a tutto c’è un limite”.