Burak Karan, ex talentuosa promessa del calcio tedesco, ha perso la vita combattendo con i ribelli siriani contro le truppe di Assad.
Il 26enne tedesco, di chiare origini turche, che aveva giocato con la nazionale tedesca, nell’under 16 e nell’under 17, al fianco di futuri campioni del calibro dell’ex milanista Kevin-Prince Boateng e di Sami Khedira del Real Madrid e anche in alcune squadre della Bundesliga, improvvisamente nel 2008 aveva deciso di abbandonare il mondo del pallone. Lo avrebbe fatto per diventare un islamista, ha rivelato oggi il tabloid tedesco “Bild”.
Poi la svolta nella sua vita, quando, qualche mese fa, Burak Karan aveva deciso di iniziare a combattere a fianco dei jihadisti vicini alla coalizione ribelle; di lui non si avevano notizie dall’11 ottobre scorso, poi oggi è arrivata la conferma definitiva del fratello: l’ex stella del calcio giovanile tedesco è morto sotto le bombe dell’aviazione del regime di Bashar al Assad in una cittadina vicino Azaz, due chilometri a sud del confine con la Turchia.
Sconvolto il fratello di Burak, Mustafa, che non vuole credere che suo fratello fosse diventato un islamista combattente: “Cercava sempre video in internet dalle zone di guerra. Era disperato, pieno di compassione per le vittime. Così ha iniziato a pensare a come aiutare i suoi fratelli nella fede”. Sarebbe partito per la Siria con la moglie e i due figli per distribuire meglio gli aiuti, sostiene il fratello.
Su Twitter, il ricordo di Kevin Prince Boateng: “Riposa in pace, non dimenticherò i tempi passati insieme. Eri un vero amico. Quello che è successo dopo non lo so e non posso verificarlo”.