La celebre autrice e regista Simona Izzo è tornata a far parlare di sé per l’inaspettata quanto singolare decisione di partecipare al famoso reality show di Canale 5 “Grande Fratello Vip” – mirabilmente condotto da una spumeggiante Ilary Blasi – dettata da esigenze finanziare per garantire gli studi ai suoi tre nipoti.
La moglie dell’attore e regista italiano Ricky Tognazzi, che entrerà nella casa più spiata d’Italia il prossimo 11 settembre, avrà un compito non facile, perché dovrà confrontarsi giorno dopo giorno, ora dopo ora con i tanti coinquilini dalle personalità, esperienze, provenienze più disparate che metteranno in atto ogni tipo di schema di gioco, strategia, inganno possibile per raggiungere l’ambito obiettivo della vittoria, che oltre ad un premio in denaro equivale a grande notorietà e sicuri ingaggi professionali.
Dopo che è uscita la notizia circa i nomi ufficiali dei partecipanti, sono stati in tanti a mostrare grande stupore e perplessità per la presenta nel cast del Grande Fratello Vip 2 della famosa doppiatrice italiana Simona Izzo, che è un personaggio già affermato e dall’immagine consolidata nel panorama cinematografico e dello showbiz italiano, tale da non aver alcuna necessità di implementare la sua notorietà.
E allora la domanda che non solo il gossip, ma anche i tanti fan della regista si sono posti è per quale motivo la Izzo ha voluto fare un’esperienza così unica e potenzialmente anche lesiva della sua immagine, esponendola costantemente all’occhio indiscreto delle telecamere e mettendola a confronto con le sue fragilità e debolezze.
La stessa artista romana ha voluto chiarire che la sua partecipazione al “Grande Fratello Vip” deriva da necessità economiche, perché ha preso l’impegno con suo figlio Francesco – avuto dal celebre cantante romano Antonello Venditti – di mantenere agli studi i suoi tre nipoti – Alice, Tommaso e Leonardo -.
Nel corso di una recente intervista la Izzo spiega anche di entrare nella casa del GFVip con l’intenzione di essere “la tata” di tutti, con l’obiettivo quindi di ricoprire il difficile ruolo di mediatrice e conciliatrice durante le inevitabili bagarre che accadranno durante la vita in comune con gli altri inquilini. Ci riuscirà?