Silvio Berlusconi dimesso dal San Raffaele: le prime parole

Dopo 12 lunghi giorni, il premier Silvio Berlusconi è stato dimesso dal San Raffaele, dopo aver superato la fase critica dell'infezione da Covid-19. All'uscita ha rilasciato le sue primi impressioni sul Covid.

Silvio Berlusconi dimesso dal San Raffaele: le prime parole

Sembravano quasi non finire mai, 12 giorni in ospedale effetti sono tanti, considerando anche che si parla di un virus che ha causato non poche vittime. Attimi di intensa preoccupazione dunque per il premier Silvio Belusconi, che può dichiararsi tra i pochi fortunati ad aver contratto il famoso e tanto temuto Covid-19 ed essere più che in salute per poterlo raccontare.

Il giorno 3 settembre infatti il leader di “Forza Italia” risultò positivo al tampone; subito venne ricoverato al San Raffaele di Milano, centro d’eccellenza per quanto riguarda il reparto Covid. Oggi il premier ha firmato le sue dimissioni dall’ospedale, ma non è ancora completamente libero. Pare che infatti Berlusconi debba ancora trascorrere alcune settimane in isolamento, presso la sua abitazione ad Arcore, fin quando il tampone non risultati negativo.

All’uscita dall’ospedale, in molti attendevano il premier già nel cortile della struttura. La sua uscita è stata accompagnata anche da una serie di applausi, da parte di coloro che hanno molto a cuore la salute del leader. A tal proposito Berlusconi emette il suo primo, ufficioso, comunicato, ringraziando tutti i presenti, affermando: “Anche questa volta l’ho scampata“.

A tal proprosito Silvio però ha voluto sottolineare ancora una volta la reale pericolosità del virus, che non bisogna sottovalutare la sua carica infettiva: “Ognuno di noi è esposto al rischio di contagiare gli altri“. Intanto ne approfitta anche per ringraziare tutti coloro che in questi giorni gli hanno rivolto un pensiero, partendo proprio dai rappresentati delle istituzioni -prima tra tutti il presidente Mattarella – finanche i suoi rivali in politica e tutti coloro che invece fanno parte del suo partito.

Il suo pensiero ora va a chi, ancora oggi, combatte contro il virus, accusando sintomi e conseguenze ben peggiori delle sue. In ultimo il premier augura un in bocca al lupo a tutti gli studenti e docenti che oggi hanno iniziato l’anno accademico.

Continua a leggere su Fidelity News