L’attore americano Shia LaBeouf ci ha abituati ultimamente ad un comportamento altamente sconclusionato. Solo a partire da dicembre dello scorso anno, è stato accusato di plagio per il suo corto “Howard Cantour.com“, che si è scoperto essere completamente copiato da un fumetto del 2007 intitolato “Ghost World“. Si è scusato su Twitter facendo copia incolla da una risposta del 2010 trovata su Yahoo! Answers, ed ha poi dichiarato in una intervista che le leggi sul copyright erano troppo restrittive e non permettono alle idee di scorrere liberamente.
Ad inizio febbraio si è presentato sul tappeto rosso dalla première del film “Nymphomaniac – Volume 1” con un sacchetto di carta in testa che portava la scritta “Io non sono più famoso” ed ha inscenato pochi giorni dopo una performance dal vivo in una galleria d’arte di Los Angeles intitolata #IAMSORRY, durante la quale l’attore si è seduto in una stanza, indossando un completo elegante ed il sacchetto di carta, ed ha pianto davanti al pubblico.
Gli spettatori della performance potevano entrare solo uno alla volta, ed erano invitati a scegliere un oggetto da un tavolo di ‘attrezzi’ da poter portare con loro, tra i quali erano presenti un giocattolo della serie dei Transformers e una frusta di Indiana Jones, chiaro riferimento alla filmografia di LaBeouf, che include tre film della saga di “Transformers” e “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo“.
Shia si aspettava che le persone sarebbero state scortesi o cattive con lui, ma si è invece spesso trovato davanti a dimostrazioni di umanità. “Sono passato dall’essere una celebrità o un oggetto all’essere un altro essere umano” dice dell’esperienza.
Adesso l’attore ha affermato, nel corso di uno scambio di email con un giornalista della rivista “Dazed and Confuse”, di essere stato violentato proprio nel corso della performance. “Una donna è venuta con il suo ragazzo, che è rimasto fuori dalla porta, mi ha frustato sulle gambe per dieci minuti, poi mi ha spogliato e mi ha violentato“, scrive l’attore. “C’erano centinaia di persone in fila quando è uscita con i capelli in disordine ed il rossetto sbavato. Non è stato bello né per me né per il suo ragazzo”
L’attore racconta anche che la sua ragazza era in fila per vederlo, “visto che era San Valentino e stavo vivendo nella galleria per la durata dell’evento e non potevamo vederci né sentirci. La cosa l’ha ferita molto.”
La confessione arriva alla fine di un anno molto travagliato per Shia, che è stato anche arrestato lo scorso giugno quando, completamente ubriaco, ha interrotto lo spettacolo di Broadway “Cabaret“. Il suo film drammatico “Fury“, in cui recita a fianco di Brad Pitt, uscirà in Italia il prossimo 29 gennaio.