Sharon Stone parla del figlio: "Quando ho perso la custodia di Roan riuscivo solo a piangere"

In una recente intervista Sharon Stone ha parlato del periodo in cui ha perso la custodia legale del figlio Roan, andata nel 2008 all'ex marito Phil Bronstein.

Sharon Stone parla del figlio: "Quando ho perso la custodia di Roan riuscivo solo a piangere"

Sharon Stone ha deciso di aprirsi in una intervista su un periodo buio della sua vita privata, la battaglia per la custodia del figlio Roan in seguito al divorzio dal giornalista Phil Bronstein avvenuto nel 2004. L’attrice di “Basic Instinct” perse l’appello per la custodia principale del figlio, che all’epoca aveva solo otto anni, nel 2008 dopo quattro anni di battaglie legali con Bronstein.

In un’intervista con la rivista Saga che sarà pubblicata interamente la prossima settimana, la star di Hollywood ha svelato che dopo aver perso la custodia del bambino “non riuscivo a fare niente” e passava le sue giornate piangendo. Secondo i documenti del tribunale, che vennero pubblicati all’epoca della sentenza, la Stone voleva fare delle iniezioni di Botox ai piedi del bambino perché puzzavano troppo.

Il giudice decise che l’esagerazione della Stone di fronte ai problemi medici era un problema doloroso per il bambino. “Dopo aver perso la custodia principale di Roan, non riuscivo a fare niente. Stavo sdraiata sul divano. Ero sempre stanca, e piangevo“, ricorda Sharon. “Non riuscivo a concentrarmi su niente altro che non fosse riavere il mio bambino tra le braccia. Non importava altro, solo riaverlo“.

Da allora Sharon ha firmato un accordo di riservatezza sulla battaglia per la custodia del figlio, e non ha più parlato dei nuovi accordi che sono stati raggiunti nel corso degli anni. Sharon e Phil Bronstein sono stati sposati dal 1998 al 2004. All’apice della sua carriera, il giornalista era un corrispondente di guerra e giornalista investigativo molto conosciuto, arrivando ad essere uno dei finalisti per il premio Pultizer.

Prima di adottare Roan nel 2000, Sharon ha sofferto tre aborti spontanei. Sharon ha pubblicato una autobiografia, “The Beauty of Living Twice”, nel quale si è aperta candidamente sulle sue battaglie personali, tra cui gli abusi sessuali subiti da bambina e l’ictus che ha dato uno stop alla sua carriera nel 2001, quando aveva solo 43 anni.

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