Selvaggia Lucarelli difende Giulia Sarti e inveisce contro "Le Iene" e "Otto e mezzo" raccontando un episodio del passato

Selvaggia Lucarelli rilascia un'intervista in cui commenta il caso di Giulia Sarti, prendendone le difese condanna il modo in cui fu trattata a Le Iene e Otto e mezzo e racconta di un episodio in cui fu coinvolta anni fa.

Selvaggia Lucarelli difende Giulia Sarti e inveisce contro "Le Iene" e "Otto e mezzo" raccontando un episodio del passato

Selvaggia Lucarelli in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Verità” dichiara che anni fa la chiamò Lele Mora per informarla che un tizio era in possesso di un video in cui lei faceva sesso e che fosse intenzionato a rivenderlo in giro. La Lucarelli prosegue nel racconto dichiarando che all’inizio scoppiò a piangere e fu presa dall’angoscia, ma poi si fece coraggio iniziò ad indagare fino a risalire al tizio in possesso del video e a rendersi conto che la ragazza nel video non era lei.

Sulla vicenda di Giulia Sarti, la deputata del Movimento 5 Stelle vittima in questi giorni della divulgazione di foto private in atteggiamenti intimi, la giornalista del Il Fatto Quotidiano rivela che nel 2016 ha ricevuto un messaggio di un ragazzo in cui le diceva dell’esistenza di una cartella dropbox, chiamata “La Bibbia” che conteneva foto della Sarti ancora più esplicite di quelle in circolazione in questi giorni. Alla fine la giornalista conclude dicendo che mandò un messaggio alla deputata per informarla ma non ottenne risposta.

In un suo articolo pubblicato sul Il Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli inveisce contro le Iene e Otto e mezzo chiedendosi che rilevanza politica abbiano quelle foto. Le Iene, inoltre, le stesse che hanno fatto vari servizi contro Fausto Brizzi accusandolo di molestie sessuali, poi prosciolto dalle accuse, hanno fatto un servizio contro Giulia Sarti sulle foto e video intime presenti sul computer dell’ex fidanzato, con l’inviato Filippo Roma che chiude il servizio ridendo con: “Ah se questo computer potesse parlare!.

Ad Otto e mezzo va in onda un siparietto definito dalla Lucarelli “inquietante” Paolo Mieli racconta che ha quelle foto “conservate” sul telefono e che gliele hanno inviate gli amici.

In realtà inviare foto intime senza il consenso dell’interassato è un reato.Alla fine la giornalista chiude in questo modo: “Nessuno che dica “Qui la politica non c’entra nulla, si sta umiliando una donna, non parliamo di questa schifezza pruriginosa, cancelliamo quelle foto dai telefoni e smettiamo di inviarcele, speriamo che la Sarti denunci!”. No, è che i 5 stelle volevano la trasparenza. Se poi qualcuno ha capito che volevano i muri trasparenti in camera da letto amen, mica ci indigniamo. Ci facciamo su mezz’ora di programma“.

Continua a leggere su Fidelity News