Sanremo 2019, grande protesta per le parole di Baglioni

Durante una conferenza stampa Baglioni ha risposto ad una domanda sui migranti creando una protesta per le sue parole apparentemente contro le decisioni del governo rispetto a questo tema attuale.

Sanremo 2019, grande protesta per le parole di Baglioni

“Non si può pensare di risolvere la situazione migranti evitando lo sbarco di 40 o 50 persone, siamo un po’ alla farsa”. Queste sono alcune delle parole proferite da Claudio Baglioni in risposta ad una domanda sui migranti posta da un giornalista durante una conferenza stampa in vista della 69° edizione del Festival di Sanremo di cui è Direttore Artistico.

Il cantautore ha risposto a questa domanda facendo trapelare tutta la sua preoccupazione per una situazione così delicata che a quanto pare per lui non è gestita correttamente. “Stiamo ricostruendo muri e non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”.

Un commento così delicato non ha fatto altro che causare una bufera di commenti positivi e negativi sulle parole del cantautore che da anni con la “Fondazione O’Scià” si occupa anche del tema migranti. 

C’è chi approva la reazione di Baglioni perchè crede che tutti abbiano la possibilità di dire ciò che pensano e perchè sono d’accordo con l’idea del cantante e chi invece lo critica aspramente per il suo interesse e il suo commento che non ha nessun legame con il suo ruolo e con il Festival in generale.

Le parole sono arrivate anche al Ministro degli interni Matteo Salvini che proprio in questi giorni sta rimarcando la propria intenzione di chiudere i porti italiani allo sbarco di navi che trasportano migranti e che esorta il cantautore a cantare  e lasciare queste situazioni alle persone che hanno il diritto e dovere di occuparsene

Alla fine la situazione sembra essersi placata ma quello che è certo è che questo evento ha suscitato non poche critiche su tutto il Festival di Sanremo e sul suo legame con le situazioni di politica attuali perchè come tutti gli anni viene sottolineanto il leggero filo che separa lo spettacolo musicale dalla politica.

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