Sandro Giacobbe, artista conosciuto per i vari brani come “Jardín Prohibido” e “Signora mia”, ha fondato nel 1981 con Mogol, Gianni Morandi, Andrea Mingardi, Riccardo Fogli, Umberto Tozzi, Pupo, Paolo Mengoli, Pino D’Angiò, Gianni Bella e Oscar Prudente la Nazionale Cantanti, squadra creata esclusivamente per degli incontri sportivi dedicati alle attività di solidarietà.
L’artista è anche il secondo calciatore con più presenze nella nazionale cantanti, grazie alle sue 375 partite e 4 gol della quale è difensore centrale mentre dal 2001 al 2016 è stato pure l’allenatore del team. Proprio nella giornata di ieri è andata in onda su Canale 5 la quarantesima Partita del cuore, in cui ha visto trionfare gli artisti con il risultato di 7-5 battendo così i Campioni per la Ricerca.
Il caso di Aurora Leone
La partita però è stato seguita da un forte clima di tensione a causa della vicenda legata ad Aurora Leone, la giovane attrice dei The Jackal. Come rivelato nelle sue storie il direttore Gian Luca Pecchini, che nelle ultime ore si è dimesso dalla nazionale cantanti, avrebbe cacciato dal tavolo Aurora perché i posti sono riservati esclusivamente agli uomini.
Intervistato da “Mow Magazine” Sandro Giacobbe attacca duramente Aurora Leone accusandola di aver mentito in merito a questa vicenda: “Ma quale cacciata dal tavolo perché donna, questa è tutta una bufala per avere più follower” afferma l’artista per poi aggiungere: “Siamo stati i primi a far giocare le donne con noi, abbiamo affrontato formazioni femminili, portato chiunque a giocare e ci dicono che siamo sessisti e razzisti? È una bufala tremenda”.
Afferma che a oggi, per colpa soprattutto dei social network, basta una parola sbagliata e ci si trova di colpo a essere etichettato come un delinquente, un assassino, razzista, omofobo oppure sessista. Al momento rivela che Aurora sta vincendo questa battaglia mediatica grazie ai numerosi follower dei The Jackal su Instagram, ma si dichiara dispiaciuto per aver dovuto festeggiare i 40 anni della nazionale cantanti: “Per una stupidaggine non si può far scoppiare un caso del genere”.
Scemenza o meno numerosi artisti, presenti durante la sfuriata di Pecchini, hanno dato ragione ad Aurora Leone e la seguente lista, per solidarietà, ha deciso di non scendere in campo: Eros Ramazzotti, Andrea Mariano dei Negramaro, Random, Alberto Guidetti (de Lo Stato Sociale), Ermal Meta, Shade, Federico Rossi, Valerio Mazzei, Briga.