Romano Prodi è un volto noto della politica italiana che ha guidato per ben due volte il Governo nel 1996 e a distanza di 10 anni nel 2006, in entrambi i casi conclusisi anzitempo dopo 2 anni. Parliamo di chi, insomma, di crisi di governo se ne intende, avendole vissute in prima persona.
Per l’ex premier è soprattutto una figura di spicco della politica italiana il responsabile di questa situazione. A causa delle resistenze espresse del suo partito, alla fine il presidente Draghi è stato costretto a rassegnare le dimissioni. Tuttavia, per Romano Prodi si è trattato di una mossa ‘suicida‘: ecco perchè.
Le parole di Prodi
Ormai noto soprattutto per le affermazioni tutt’altro che profetiche, quale soprattuto quella fin troppo ottimistica in merito all’euro, Romano Prodi torna a far parlare di sè per una sua dichiarazione in merito all’attuale crisi di Governo. Per l’ex premier, la scelta di Giuseppe Conte di ritirare la fiducia a Draghi, causando di fatto la caduta del Governo, è stata assolutamente una scelta ‘suicida’.
Parole particolarmente dure quelle espresse dall’economista contro l’attuale leader pentastellato: “Ragazzi, Conte si è suicidato, politicamente parlando. E poi quando ha detto ‘la mia gente mi chiede di non votare la fiducia’ mi è sembrato di ascoltare di nuovo le parole che usò Fausto Bertinotti con me”. A quanto pare la storia continua a ripetersi, e a Draghi è toccato un destino molto simile a quello dell’ex primo ministro Romano Prodi.
Nel corso dell’intervista rilasciata al ‘Il Foglio‘, il noto ex esponente del PD ha contestato anche le motivazione addotte da Conte: “Motivare una scelta politica con la scusa della tua gente che lo chiede è populismo. Non scherziamo”. Sta di fatto che dopo questa mossa del leader pentastellato, il partito di Grillo sembra proprio calare a picco nei sondaggi. Che abbia ragione Prodi? Lo scopriremo il prossimo 25 settembre, data designata per il ritorno alle urne.