Un vero terremoto scuote il mondo dell’hard, e il re del porn° italiano rischia di cadere dal trono! Rocco Siffredi, il leggendario “Colosso di Ortona”, è finito al centro di un’inchiesta esplosiv@ de Le Iene che ha squarciato il velo su un tema scottante: il consenso nel porn°.
Alcune attrici del settore hanno denunciato presunti abusi sui set, con racconti da brividi che stanno facendo discutere, e non poco. Qui si fa sul serio, e il gossip è bollente! Diverse performer hanno deciso di raccontare la loro verità davanti alle telecamere di Italia 1, nel servizio firmato da Roberta Rei e Francesco Priano, andato in onda il 15 aprile 2025.
Le testimonianze sono pesanti: Gloria, una delle attrici, ha rivelato che per lei l’esperienza con Siffredi sarebbe stata una violenz@ a tutti gli effetti, spiegando che lui avrebbe continuato a sputarle addosso e a dirle frasi offensive, ignorando i suoi limiti. Lera, un’altra protagonista, ha denunciato che Siffredi avrebbe praticato un atto @nale nonostante il suo esplicito divieto, causandole addirittura un’emorragia.
Non mancano episodi fuori dal set: una ragazza ha raccontato di essere stata @ggredita in un bagno a Budapest, descrivendo un’esperienza che l’avrebbe lasciata dissociata, al punto da non sapere se fosse viva o morta, mentre lui avrebbe continuato per dieci minuti senza che lei riuscisse a reagire. Anche Ophelia Dust ha portato la sua accusa, sostenendo che Siffredi l’avrebbe costretta a pratiche anali non consensuali e, dopo il suo rifiuto a una scena di sess° @nale, le avrebbe imposto un altro atto umiliante per “guadagnarsi” il compenso.
A peggiorare il quadro, i “video-consenso”, che dovrebbero garantire l’assenza di abusi: secondo le attrici, sarebbero stati girati prima delle scene, rendendoli privi di valore legale ed etico. Siffredi, però, non ci sta a passare per il cattivo e ha replicato con decisione. Ha ammesso che in alcune scene potrebbe essere stato un po’ troppo “leggerino”, ma ha negato fermamente di aver mai compiuto violenze, sottolineando che la sua sessu@lità, per quanto forte e intensa, sarebbe sempre stata consensuale e che non si considererebbe uno stupr@tore.
L’attore ha poi avanzato un’ipotesi ch°c: secondo lui, queste denunce farebbero parte di una congiura internazionale orchestrata per screditarlo, promettendo di fornire ulteriori dettagli nel corso del servizio. Le testimonianze, però, dipingono un quadro dr@mmatico: abusi taciuti per anni, paura di rit°rsioni e un contesto in cui il consenso, anche in un’industria estrema come quella del porn°, sembra essere stato calpestato. Le attrici, provenienti da Paesi diversi e senza contatti tra loro, descrivono esperienze simili, accomunate dall’assenza di rispetto per i loro limiti. E mentre il web si divide, una cosa è certa: questa storia è appena iniziata, e le scintille sono assicurate!