Roberto Parli condannato a 2 anni di reclusione

L'ex compagno di Adriana Volpe, lo svizzero Roberto Parli, è stato riconosciuto colpevole dal tribunale e quindi condannato a due anni e due mesi di reclusione.

Roberto Parli condannato a 2 anni di reclusione

L’ex marito di Adriana Volpe è stato condannato a due anni e due mesi dopo la vicenda legata ad Adriana Volpe. Secondo i pm, già nei mesi della partecipazione della conduttrice al “Grande Fratello” di Volpe, il marito si sarebbe reso protagonista di alcuni scatti di ira, in particolari contro i genitori della Volpe, che erano incaricati a prendersi cura del loro nipote.

Lo stesso nipote che, durante la crisi causata dalla pandemia legata alla Covid-19, era stata portata dal padre che viveva in Svizzera. Questa, è in sintesi, la ricostruzione della procura, che parla di anche di reiterati e gravi atti di abusi morali e psicologici. Negli atti si legge di come lui l’avrebbe intimorita più volte, poiché aveva come obbiettivo quello di rovinare la sua carriera e, durante i dialoghi con la figlia, le ricordava che presto o tardi sarebbe andato a Roma per riprendersela.

Nel 2022, dinanzi ai giudici di Roma, Adriana Volpe aveva parlato già dei problemi familiari che stava vivendo da un po’ di tempo: “Mio papà, mentre ero ancora al Grande Fratello, si era reso conto che mio marito era cambiato, che prelevava ingenti quantità di denaro dal mio conto, 22mila euro in un mese. Poi ha iniziato a dire davanti ai miei genitori ‘questa donna la distru**o’, ‘porto via la bambina e lei non la vedrà mai più”.

Tre anni dopo, Adriana Volpe sembra aver avuto la sua giustizia dinanzi al Tribunale. Fermandosi con i cronisti però afferma di aver fatto tutto questo solamente per donare senerità alla sua famiglia e in particolar modo alla figlia: “Non c’è intento punitivo. Spero solo che questa sentenza lo aiuti a prendere coscienza di ciò che ha fatto. L’ho fatto per nostra figlia.

Ora, fino alla fine di luglio, la difesa potrà formalizzare l’appello. Restano ovviamente in vigore il divieto di Roberto Parli di avvicinamento e l’affidamento esclusivo della minore alla madre. In caso di possibile conferma in secondo grado, l’imprenditore rischia la revoca delle attenuanti e l’eventuale sospensione della patria potestà.

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